In attesa della fine dei cantieri castellani lavoratori e studenti dormono al lavoro o a scuola (potrebbe accadere)
Inutile richiamare cabine di regia o ragionevolezze, i lavori stradali ai Castelli Romani seguono protocolli casuali: così ci si ritrova con strade chiuse dalla sera alla mattina per ‘lavoretti’ che in situazioni normali richiederebbero non più d’un paio d’ore ma che col traffico mattutino scuola-lavoro, migrazione verso la Capitale, portano via intere giornate.
Il ponte di Ariccia non si poteva chiudere durante i ripetuti lockdown, ma adesso sì e fino ad ottobre così il traffico delle strade, prima non di grande percorrenza, da e verso Monte Gentile e via di Miralago la mattina e la sera pullulano di veicoli grandi e piccoli, e non è che tutti vadano a velocità controllata. Gli automobilisti sono sempre in torto, ovvio!, ma per attraversare un territorio di pochi chilometri si devono superare numerosi cantieri e sbarramenti (chiuso ancora l’arco vicino al Seminario di Albano Laziale, quartiere di San Paolo?) e, last but not least, arretrare la sveglia di altri cinque/dieci minuti per ogni cantiere che si frappone tra il pendolare e la sua meta. Sarà conveniente fra poco, per chi va giornalmente, puta caso, da Velletri a Marino o da Frascati a Genzano, restare direttamente a scuola o sul posto di lavoro in attesa …del giorno? No, in attesa che finiscano i cantieri!! (Serena Grizi)
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