“Fortezza Libano” della giornalista Fausta Speranza il 28 ottobre a Roma
Roma – Fortezza Libano della giornalista Fausta Speranza, Infinito edizioni, sarà presentato a Roma il 28 ottobre presso la Chiesa dell’Immacolata Monastero San Charbel dell’Ordine libanese maronita, Via Monza 21, dal Professor Massimo Campanini, che ha firmato la prefazione, e dal Professor Gianfranco Lizza, nel comitato scientifico dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), già docente di Geografia politica ed economica all’Università di Roma Sapienza.
«Avvicinamento tra Israele e Libano sulla questione dei confini marittimi per lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nella zona. Non è proprio un passo di normalizzazione dei rapporti, ma una apertura nel contesto di un equilibrio mediorientale in evoluzione in particolare per l’accordo tra Israele e Emirati Arabi Uniti. Intanto, guardando a Beirut, a due mesi dall’esplosione al porto si trova un Paese in attesa del nuovo governo e in piena emergenza economica e sociale. Restano tante incognite e l’impasse che tiene in ostaggio il più piccolo Paese dell’Asia nella più strategica posizione del Vicino Oriente. Dinamiche interne ed equilibri geopolitici dell’area mediorientale vengono analizzati, insieme ad aspetti storici e culturali, nel volume Fortezza Libano.
L’Autrice – Fausta Speranza è giornalista inviata dei media vaticani, al Radiogiornale internazionale di Radio Vaticana dal 1992 e nella redazione esteri de L’Osservatore Romano dal 2016 (prima donna a occuparsi di politica internazionale nel quotidiano della Santa Sede). Collabora o ha collaborato con Famiglia cristiana, Limes, RadioRai, il Corriere della Sera – in Prima pagina – e Il Riformista. Vincitrice di molti premi (nelle sezioni Radio, Tv e Libri), è coautrice di diversi volumi, tra cui Al mio paese. Sette vizi. Una sola Italia (2012), Europa, il futuro di una tradizione (2019) e testi dedicati ai temi della comunicazione. Ha pubblicato Messico in bilico (Infinito edizioni, 2018), con cui ha vinto il Premio Giustolisi al Giornalismo d’inchiesta 2018.
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