castelli
romani
“Chi scorda chi”: ecco a voi gli Zen
(Elisabetta Robinson) - È uscito il 29 aprile, in tutti i
negozi di dischi, il nuovo album degli Zen, la band castellana che ormai
da diversi anni riscuote un notevole successo di pubblico sia in Italia
sia all’estero, essendosi esibita in concerti e manifestazioni importanti
quali l’Heineken Jammin’ Festival e il Tim Tour. L’album ha un titolo
curioso, Wondering (Stupirsi), ed è Nick, il cantante, a spiegarci il
motivo di questa scelta: gli Zen sono molto cambiati rispetto ai loro
esordi e sperano di stupire i loro ascoltatori così come si sono stupiti
loro stessi dell’ottimo risultato artistico di questo lavoro, frutto di
due anni e mezzo di dedizione e concentrazione. I brani contenuti
nell’album sono in inglese, tranne l’ultimo pezzo Chi scorda chi, scritto
in italiano. È questo il singolo che lo scorso autunno ha catturato
l’attenzione della Carosello Records, segnando l’inizio di un’attività
discografica di prima qualità per la band.
La musica degli Zen è molto varia, dal rock più duro stile
Linkin’ Park e Red Hot Chili Peppers a quello più sofisticato stile
Incubus, al rock di
facile ascolto come quello dei Maroon 5. Brani diversi tra loro dal punto
di vista dello stile ma accomunati da una particolare accuratezza nella
scelta dei contenuti. L’aspetto che più colpisce di questo album, infatti,
è che gli Zen, a differenza di molte band giovanili preoccupate di curare
anzitutto la scelta ritmica e melodica dei brani, hanno cercato di
racchiudere in ogni canzone un messaggio ed un senso ben precisi: si parla
di amore, di vita, della difficoltà di compiere delle scelte importanti,
di amicizia. Notevole e molto toccante, ad esempio, la ballad acustica
Happy for the day I’ll die. Il 2005 sarà un anno ricco di impegni e
soddisfazioni per gli Zen, che si sono già esibiti nel mese di aprile in
diverse date importanti: a Roma, al Jail Break e al Circolo degli Artisti,
a Milano, assieme agli Sugarfree e a Napoli. In programma per l’estate c’è
un ricco calendario di concerti in Italia ed in Europa, visto che l’album
uscirà anche in Olanda e Germania. Presto, sulle maggiori emittenti
televisive musicali italiane, vedremo i video clip dei due brani Chi
scorda Chi e I choose to live, diretti dai registi Cosimo Alemà e Romana
Meggiolaro, autori dei video di gruppi ed artisti importanti, quali Le
Vibrazioni e Marina Rei. In bocca al lupo ai quattro componenti della
band, nomi d’arte Nick, Alexiis, Lupin e Walter!
ciampino
Ceramicando
(Valentina Leone) - A Casale dei Monaci, Via Superga snc,
dal 17 Aprile al 30 Maggio, per il terzo anno consecutivo, torna a
Ciampino il noto artista e
designer
Riccardo Dalisi con un’esposizione di ceramiche e dipinti, e con una serie
di incontri e laboratori sul tema del design, dell’arte applicata e
dell’artigianato in ceramica.
Il percorso delle opere presentate in mostra vuole apparire come un
viaggio fantastico da una costa all’altra fra gli splendori del
Mediterraneo: un viaggio che l’artista ha voluto vivere con il pensiero e
con il sentimento, aiutandosi con le mani, la penna ed il pennello, per
scavare nelle profondità della materia e trovare l’energia che vibra
intorno ad ogni superficie.
Essendo forse la produzione in ceramica quella più indicativa della
sensibilità e della cultura di un luogo, Dalisi ha scelto questa pratica
artistica per avvicinare, sovrapporre, armonizzare o mettere in contrasto
gli stereotipi, le forme e i temi più attraenti nel panorama del
Mediterraneo, che hanno da sempre influenzato il design: ed ecco i motivi
del mare, dell’onda, della barca, del seme, del cielo stellato, del mito,
le allusioni all’arte greca, di Creta e delle isole dell’Egeo, le
raffinate forme vegetali, le forme di animali e pesci.
Tramite la mediazione ed il contatto con i più importanti centri della
produzione ceramica campana, sono nati i vasi, le tazzine, le coppe dalla
forma arcaica e dai colori vivaci, i sofisticati bricchi, i vassoi con i
manici a forma di serpente o corallo, la zuppiera per il brodo di polpo, i
piatti decorati e tutti gli oggetti che esprimono il concetto della tavola
mediterranea come luogo della ritualità, alludono alla sacralità dello
stare a tavola.
Ognuno degli oggetti mantiene chiare le sue caratteristiche funzionali, ma
il decoro si sovrappone all’oggetto, accompagna la valenza rituale del suo
uso e permette il distacco dalla routine e dalla ripetizione. La
decorazione è in alcuni casi usata come scrittura che pervade l’oggetto:
secondo le parole dell’artista l’idea di decoro/scrittura proviene dal
mondo islamico e bizantino, e permette di non concepire la decorazione
come aggiunta, ma di far si che essa avvolga l’oggetto smaterializzandolo
e rendendolo più leggero. Ci sono anche piastrelle per pavimenti e
rivestimenti ispirati ai colori bruciati e ai disegni etnici delle terre
africane.
Fanno da sfondo alle ceramiche esposte i dipinti, realizzati su semplice
carta, a volte condotti con la rapidità di uno schizzo e poi riempiti dal
concerto delle tinte più allegre: figure umane dall’aspetto accogliente e
materno, buffi personaggi caricati da enormi sacchi, oppure solo
esplosioni di colore.
Sono a mio parere proprio queste pitture a comunicare in modo più profondo
quello che è lo spirito dell’artista, e che egli ha voluto comunicare nel
corso dei laboratori, durante i quali ha chiesto ai partecipanti di
sfogare i propri bisogni e liberare la propria creatività: alla base della
componente simbolico-fiabesca delle sue opere e di ogni suo progetto c’è
sempre un desiderio creativo primitivo, libero da condizionamenti, che gli
permette di usare il linguaggio artistico come forma di comunicazione
diretta.
«Non c’è ricerca intellettuale del simbolico, perché è l’immediatezza del
sentimento che mi interessa, questa fonte del nostro sentire da cui viene
l’amicizia, la simpatia, l’amore su cui si fonda la cultura», così egli
parla in riferimento generale alla sua opera.
Artista, designer ed architetto, nasce a Potenza nel 1931 e si laurea a
Napoli 1957, dove insegna Composizione e Progettazione dal 1969, e dirige
il Corso di perfezionamento in Disegno Industriale.
Nel corso del tempo si è avvicinato alla pittura e alla scultura e ha
condotto numerosi laboratori d’animazione presso i rioni popolari
napoletani, ricercando concretamente la pratica della partecipazione del
pubblico, e riuscendo ad avvicinare la cultura aulica ai temi della
cultura popolare.
Nel panorama variegato dell’arte contemporanea i suoi disegni e i suoi
oggetti d’uso esprimono ancora gioia di vivere e fiducia nelle possibilità
dell’uomo, e proprio per questo la sua presenza è così calzante
nell’ambito delle attività svolte presso il Centro Comunale per le Arti
Applicate e il Territorio di Ciampino “Casale dei Monaci”: l’interesse qui
sviluppato attraverso varie iniziative per l’artigianato d’arte e le arti
applicate non è fine a se stesso, ma orientato alla ricerca e alla
valorizzazione della creatività di ognuno, come fondamentale strumento di
espressione utile tanto per la scoperta di se stessi quanto per
caratterizzare un’identità collettiva e difenderne la memoria.
Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle
19:00.
frascati
Jazz session 2005
(Simone Proietti) - È stata un successo la rassegna
artistica “Jazz session 2005” tenutasi dal 30 marzo al 2 aprile presso i
locali delle Scuderie Aldobrandini di Frascati. La manifestazione,
patrocinata dal Comune di Frascati e dal Consorzio tutela denominazione
“Frascati”, è stata ideata ed organizzata dall’associazione “no profit”
Polyedro Events, dedicata allo sviluppo e promozione di eventi musicali,
artistici e culturali sul territorio dei Castelli Romani. L’evento,
articolato su quattro giornate, ha permesso di divulgare sensazioni e
sonorità della musica jazz, abbinate percettivamente a scenografie
pittoriche e fotografiche dedicate a questa musica. Si sono così succeduti
sul palco, di fronte a un numeroso pubblico, alcuni musicisti jazz, in
diverse formazioni: Marco Colonna (clarinetti), Bruno Angeloni (sax
soprano) e Marco Ariano (batteria); Michael Thieke (sax alto), Roberto
Bellatalla (contrabbasso) e Marco Ariano (batteria); il trio “Sixteen
Strings in Three”; Roberto Gavazzi (pianoforte) e Stefano Cupellini
(batteria). Il tutto contornato dalle particolari atmosfere della mostra
fotografica di Giovanni Bagni e Maurizio Frisoli, e dalla mostra pittorica
di Camilla Orlandi, sempre accompagnate da sottofondo “Jazz&Blues” e da
proiezioni visive adeguate. Le giornate si sono poi sempre concluse con la
degustazione dei migliori vini dei Castelli Romani. Un appuntamento che ha
centrato gli obiettivi preposti, concedendo alla cittadinanza
un’opportunità ulteriore di cultura e socializzazione.
grottaferrata
Donate opere d’arte all’Abbazia di
San Nilo
(Mauro Berti) - In data cinque marzo alcuni degli artisti
partecipanti alla mostra svoltasi dal 18 al 27 febbraio hanno consegnato e
donato alcune delle loro opere all’Archimandrita dell’Abbazia di San Nilo,
al fine di creare un museo di prossima realizzazione. Diciamo che la
donazione è stata molto commovente, infatti ci si è ritrovati dentro
l’Abbazia con la presenza dell’Archimandrita Esarca Padre Emiliano
Fabbricatore (nella fattispecie, una sorta di Vescovo che dipende
direttamente dal Papa), il quale dopo aver ringraziato gli artisti e
quanti si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione, ha
impartito la Santa Benedizione a tutti i presenti. Dopo i saluti, a
sorpresa il dott. Avato ha proposto ed effettuato una bellissima visita
guidata all’Abbazia di San Nilo facendo vedere e spiegando tutti i
particolari dell’incantevole luogo. |