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Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005

 I NOSTRI PAESI - pagina 13

castelli romani
“Chi scorda chi”: ecco a voi gli Zen
(Elisabetta Robinson) - È uscito il 29 aprile, in tutti i negozi di dischi, il nuovo album degli Zen, la band castellana che ormai da diversi anni riscuote un notevole successo di pubblico sia in Italia sia all’estero, essendosi esibita in concerti e manifestazioni importanti quali l’Heineken Jammin’ Festival e il Tim Tour. L’album ha un titolo curioso, Wondering (Stupirsi), ed è Nick, il cantante, a spiegarci il motivo di questa scelta: gli Zen sono molto cambiati rispetto ai loro esordi e sperano di stupire i loro ascoltatori così come si sono stupiti loro stessi dell’ottimo risultato artistico di questo lavoro, frutto di due anni e mezzo di dedizione e concentrazione. I brani contenuti nell’album sono in inglese, tranne l’ultimo pezzo Chi scorda chi, scritto in italiano. È questo il singolo che lo scorso autunno ha catturato l’attenzione della Carosello Records, segnando l’inizio di un’attività discografica di prima qualità per la band.
La musica degli Zen è molto varia, dal rock più duro stile Linkin’ Park e Red Hot Chili Peppers a quello più sofisticato stile Incubus, al rock di facile ascolto come quello dei Maroon 5. Brani diversi tra loro dal punto di vista dello stile ma accomunati da una particolare accuratezza nella scelta dei contenuti. L’aspetto che più colpisce di questo album, infatti, è che gli Zen, a differenza di molte band giovanili preoccupate di  curare anzitutto la scelta ritmica e melodica dei brani, hanno cercato di racchiudere in ogni canzone un messaggio ed un senso ben precisi: si parla di amore, di vita, della difficoltà di compiere delle scelte importanti, di amicizia. Notevole e molto toccante, ad esempio, la ballad acustica Happy for the day I’ll die. Il 2005 sarà un anno ricco di impegni e soddisfazioni per gli Zen, che si sono già esibiti nel mese di aprile in diverse date importanti: a Roma, al Jail Break e al Circolo degli Artisti, a Milano, assieme agli Sugarfree e a Napoli. In programma per l’estate c’è un ricco calendario di concerti in Italia ed in Europa, visto che l’album uscirà anche in Olanda e Germania. Presto, sulle maggiori emittenti televisive musicali italiane, vedremo i video clip dei due brani Chi scorda Chi e I choose to live, diretti dai registi Cosimo Alemà e Romana Meggiolaro, autori dei video di gruppi ed artisti importanti, quali Le Vibrazioni e Marina Rei. In bocca al lupo ai quattro componenti della band, nomi d’arte Nick, Alexiis, Lupin e Walter!


ciampino
Ceramicando
(Valentina Leone) - A Casale dei Monaci, Via Superga snc, dal 17 Aprile al 30 Maggio, per il terzo anno consecutivo, torna a Ciampino il noto artista e designer Riccardo Dalisi con un’esposizione di ceramiche e dipinti, e con una serie di incontri e laboratori sul tema del design, dell’arte applicata e dell’artigianato in ceramica.
Il percorso delle opere presentate in mostra vuole apparire come un viaggio fantastico da una costa all’altra fra gli splendori del Mediterraneo: un viaggio che l’artista ha voluto vivere con il pensiero e con il sentimento, aiutandosi con le mani, la penna ed il pennello, per scavare nelle profondità della materia e trovare l’energia che vibra intorno ad ogni superficie.
Essendo forse la produzione in ceramica quella più indicativa della sensibilità e della cultura di un luogo, Dalisi ha scelto questa pratica artistica per avvicinare, sovrapporre, armonizzare o mettere in contrasto gli stereotipi, le forme e i temi più attraenti nel panorama del Mediterraneo, che hanno da sempre influenzato il design: ed ecco i motivi del mare, dell’onda, della barca, del seme, del cielo stellato, del mito, le allusioni all’arte greca, di Creta e delle isole dell’Egeo, le raffinate forme vegetali, le forme di animali e pesci.
Tramite la mediazione ed il contatto con i più importanti centri della produzione ceramica campana, sono nati i vasi, le tazzine, le coppe dalla forma arcaica e dai colori vivaci, i sofisticati bricchi, i vassoi con i manici a forma di serpente o corallo, la zuppiera per il brodo di polpo, i piatti decorati e tutti gli oggetti che esprimono il concetto della tavola mediterranea come luogo della ritualità, alludono alla sacralità dello stare a tavola.
Ognuno degli oggetti mantiene chiare le sue caratteristiche funzionali, ma il decoro si sovrappone all’oggetto, accompagna la valenza rituale del suo uso e permette il distacco dalla routine e dalla ripetizione. La decorazione è in alcuni casi usata come scrittura che pervade l’oggetto: secondo le parole dell’artista l’idea di decoro/scrittura proviene dal mondo islamico e bizantino, e permette di non concepire la decorazione come aggiunta, ma di far si che essa avvolga l’oggetto smaterializzandolo e rendendolo più leggero. Ci sono anche piastrelle per pavimenti e rivestimenti ispirati ai colori bruciati e ai disegni etnici delle terre africane.
Fanno da sfondo alle ceramiche esposte i dipinti, realizzati su semplice carta, a volte condotti con la rapidità di uno schizzo e poi riempiti dal concerto delle tinte più allegre: figure umane dall’aspetto accogliente e materno, buffi personaggi caricati da enormi sacchi, oppure solo esplosioni di colore.
Sono a mio parere proprio queste pitture a comunicare in modo più profondo quello che è lo spirito dell’artista, e che egli ha voluto comunicare nel corso dei laboratori, durante i quali ha chiesto ai partecipanti di sfogare i propri bisogni e liberare la propria creatività: alla base della componente simbolico-fiabesca delle sue opere e di ogni suo progetto c’è sempre un desiderio creativo primitivo, libero da condizionamenti, che gli permette di usare il linguaggio artistico come forma di comunicazione diretta.
«Non c’è ricerca intellettuale del simbolico, perché è l’immediatezza del sentimento che mi interessa, questa fonte del nostro sentire da cui viene l’amicizia, la simpatia, l’amore su cui si fonda la cultura», così egli parla in riferimento generale alla sua opera.
Artista, designer ed architetto, nasce a Potenza nel 1931 e si laurea a Napoli 1957, dove insegna Composizione e Progettazione dal 1969, e dirige il Corso di perfezionamento in Disegno Industriale.
Nel corso del tempo si è avvicinato alla pittura e alla scultura e ha condotto numerosi laboratori d’animazione presso i rioni popolari napoletani, ricercando concretamente la pratica della partecipazione del pubblico, e riuscendo ad avvicinare la cultura aulica ai temi della cultura popolare.
Nel panorama variegato dell’arte contemporanea i suoi disegni e i suoi oggetti d’uso esprimono ancora gioia di vivere e fiducia nelle possibilità dell’uomo, e proprio per questo la sua presenza è così calzante nell’ambito delle attività svolte presso il Centro Comunale per le Arti Applicate e il Territorio di Ciampino “Casale dei Monaci”: l’interesse qui sviluppato attraverso varie iniziative per l’artigianato d’arte e le arti applicate non è fine a se stesso, ma orientato alla ricerca e alla valorizzazione della creatività di ognuno, come fondamentale strumento di espressione utile tanto per la scoperta di se stessi quanto per caratterizzare un’identità collettiva e difenderne la memoria.
Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.


frascati
Jazz session 2005
(Simone Proietti) - È stata un successo la rassegna artistica “Jazz session 2005” tenutasi dal 30 marzo al 2 aprile presso i locali delle Scuderie Aldobrandini di Frascati. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Frascati e dal Consorzio tutela denominazione “Frascati”, è stata ideata ed organizzata dall’associazione “no profit” Polyedro Events, dedicata allo sviluppo e promozione di eventi musicali, artistici e culturali sul territorio dei Castelli Romani. L’evento, articolato su quattro giornate, ha permesso di divulgare sensazioni e sonorità della musica jazz, abbinate percettivamente a scenografie pittoriche e fotografiche dedicate a questa musica. Si sono così succeduti sul palco, di fronte a un numeroso pubblico, alcuni musicisti jazz, in diverse formazioni: Marco Colonna (clarinetti), Bruno Angeloni (sax soprano) e Marco Ariano (batteria); Michael Thieke (sax alto), Roberto Bellatalla (contrabbasso) e Marco Ariano (batteria); il trio “Sixteen Strings in Three”; Roberto Gavazzi (pianoforte) e Stefano Cupellini (batteria). Il tutto contornato dalle particolari atmosfere della mostra fotografica di Giovanni Bagni e Maurizio Frisoli, e dalla mostra pittorica di Camilla Orlandi, sempre accompagnate da sottofondo “Jazz&Blues” e da proiezioni visive adeguate. Le giornate si sono poi sempre concluse con la degustazione dei migliori vini dei Castelli Romani. Un appuntamento che ha centrato gli obiettivi preposti, concedendo alla cittadinanza un’opportunità ulteriore di cultura e socializzazione.


grottaferrata
Donate opere d’arte all’Abbazia di San Nilo
(Mauro Berti) - In data cinque marzo alcuni degli artisti partecipanti alla mostra svoltasi dal 18 al 27 febbraio hanno consegnato e donato alcune delle loro opere all’Archimandrita dell’Abbazia di San Nilo, al fine di creare un museo di prossima realizzazione. Diciamo che la donazione è stata molto commovente, infatti ci si è ritrovati dentro l’Abbazia con la presenza dell’Archimandrita Esarca Padre Emiliano Fabbricatore (nella fattispecie, una sorta di Vescovo che dipende direttamente dal Papa), il quale dopo aver ringraziato gli artisti e quanti si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione, ha impartito la Santa Benedizione a tutti i presenti. Dopo i saluti, a sorpresa il dott. Avato  ha proposto ed effettuato una bellissima visita guidata all’Abbazia di San Nilo facendo vedere e spiegando tutti i particolari dell’incantevole  luogo.

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Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005