albano
Teatro Alba Radians: aperto o
chiuso?
(Serena Grizi) - Il cinema/teatro Alba Radians, aperto o
chiuso, fa sempre parlare di se, come nel caso dei begli articoli usciti
su Controluce di marzo ed aprile a firma rispettivamente di Musicò e
De Mutiis. Forse però ci si accanisce un po’ troppo con l’odierna
amministrazione che nella sua continuità sta più che dando i suoi frutti.
I cantieri procedono con un entusiasmo quasi fotocopia di quello
governativo. I lavori pubblici sono il fiore all’occhiello di Albano: lo
stato di avanzamento di tutte le realizzazioni è stato puntualizzato sui
manifesti elettorali con il prima, ovvero con le precedenti
amministrazioni lente e faziose, e il dopo, con l’attuale maggioranza
fattiva e concreta. A testimonianza del successo la riconferma alle
comunali nell’ultima tornata elettorale. Però non facciamoci venire grilli
per la testa: gentili associazioni culturali, ma mica si può riuscire a
far tutto! Anche il ricordo di una delle ultime recite del grande attore
Salvo Randone proprio sulle tavole navigate del palcoscenico dell’Alba Radians… nient’altro che vecchie nostalgie! Fare teatro in un teatro e
affidare addirittura la gestione artistica dell’Alba Radians ad una
associazione culturale? Va bene che è stato restaurato, ma il punto è
proprio questo: tutti i soldi spesi in un’opera di recupero del genere per
ridarla in mano ai cittadini che chissà poi come lo riducono! Già ai tempi
idealizzati dal Sig. Musicò quel luogo era mal frequentato. Tutta gente
faziosa e fanatica della cultura che, in anni che appaiono oramai
lontanissimi, invitò: La Banda Osiris, David Riondino, Alessandro Bergonzoni,
Mario Carotenuto, Peppe e Concetta Barra, Raf Vallone, le
compagnie di Geppy Gleijeses e dei fratelli Giuffrè, e tanti, tanti altri…
Ragioniamo: l’afflusso continuo di persone riduce male i muri, logora le
poltrone e produce baccano; superfluo dire, infatti, che se non riducevano
in quello stato il teatro non occorreva restaurarlo! Eppoi basta
rimuginare. Teatro e cinema chiusi (mentre negli altri centri dei Castelli
riaprono), poche o zero le iniziative culturali, scarsa promozione di
dibattito politico-culturale (ad eccezione di quello”carbonaro” nelle case
private), bar che chiudono all’ora dei frati. Pensate che dalle ventuno in
poi Albano sembra un paese fantasma? Siete faziosi! È nient’altro che il
ritratto di una produttiva e ben amministrata cittadina di provincia che
verrebbe da trasportarla in Padania per premio!
A far dimenticare i lunghi e duri inverni (va riconosciuto che a carnevale
c’erano delle belle ragazze in costume da bagno sui carri e a Natale una
specie di circo davanti alla basilica romanica di S. Pietro) ci penseranno
i bei cartelloni dell’estate albanense mai banali e mai impopolari: un po’
di comici televisivi e, dulcis in fundo, le gagliarde serate all’aperto
con i gladiatori, perché noi siamo gli eredi diretti dei legionari
Severiani dei Castra albana (nome che con un po’ di immaginazione sembra
quasi un programma politico). Dunque basta con nostalgie e lamentele, non
si può mica fare tutto, logico che ad accontentare alcuni si scontentano
altri. Senza voler offendere nessuno, ci sono cose più serie a cui pensare
che la cultura. O no?
frascati
Parole di donne nella cultura
(Eliana Rossi) - Si è aperto martedì 5 aprile il primo
ciclo, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Frascati “Basc”, sul tema
“Parole e pratiche di donne nella storia”, al quale sono intervenute Ines
Valanzuolo, presidente dell’Associazione Archivia, Casa delle Donne di
Roma, Adriana Valerio, teologa, docente di Storia del Cristianesimo
all’Università Federico II di Napoli e Flavia Zucco ricercatrice del CNR (Inemm),
presidente dell’associazione Donne e Scienza di Roma. Ha aperto la
conferenza Rosanna Massi, direttrice della Biblioteca, annunciando che “a
questi cicli di incontri parteciperanno scienziate, teologhe, giornaliste,
per fare il punto della cultura in Italia. In Biblioteca - continua Massi
- si svolgono anche gli incontri con gli scrittori del territorio dei
Castelli Romani, sono attività interessanti, volte a valorizzare quelle
risorse del nostro territorio, che trovano difficoltà nell’essere
conosciute. In Biblioteca continua la lettura dell’ “Elogio della pazzia”
di Erasmo da Rotterdam, curata dal prof. Stefano Cavalletto”. Nel suo
intervento dal titolo: “Parole e pratiche di donne nella storia”, Ines
Valanzuolo ha ripercorso la storia degli anni Settanta, legati soprattutto
al movimento femminista, anni in cui le donne che si rivolgevano al
consultorio autogestito di cui faceva parte, lo facevano per avere
maggiori delucidazioni riguardo la conoscenza del loro corpo o come
affrontare i problemi inerenti alla sessualità e alla gravidanza. “Ho
partecipato all’occupazione della Casa delle Donne - continua Valanzuolo -
un centro prestigioso, dove ha sede il foglio “Paese delle Donne”, che ha
dato ampia voce al sesso femminile. Presso questa sede è stata poi creata
nel 2003 l’Associazione Archivia, che dispone di undici fondi tra i quali
quello di Alma Sabbatini che comprende altri dieci fondi. Archivia è un
centro di documentazione sul femminismo, soprattutto riguarda la storia
italiana del Settecento, il materiale è stato reperito negli scatoloni
delle nostre cantine, è stato raccolto, selezionato e poi messo in Rete.
Si trovano nei nostri archivi anche tesi di giovani ricercatrici , poiché
il lavoro delle donne è la progettazione del presente in vista del lavoro
futuro”. La prof. Adriana Valerio, presidente delle teologhe europee,
nella sua relazione denominata “Le donne e la memoria”, ha puntualizzato
come, nel corso della storia, le donne non abbiano mai trovato una giusta
considerazione e ha elencato i tre livelli di invisibilità delle donne: le
fonti, le tradizioni e le istituzioni. Inoltre, la Valerio si è soffermata
sul significato di una parabola, nella quale una donna aveva perduto una
moneta e quando la ritrova chiama a raccolta le amiche e fa una festa.
Significativo è che Dio sia presentato sotto le sembianze di una donna e
la moneta rappresenta la ricerca della donna. La Fondazione di cui la
Valerio è presidente, ha pubblicato di recente il 1° volume “Archivio per
la storia delle donne” al quale ne seguiranno altri due. Nell’intervento,
“La scienza delle donne”, Flavia Zucco si è soffermata sulla figura
femminile, che pur essendosi accostata alla scienza, ha mantenuto sempre
una posizione marginale, “perché il suo sapere era considerato inferiore a
quello dell’uomo - spiega la Zucco - e quindi relegata al suo destino di
donna e madre”. Troviamo donne sapienti nelle classi privilegiate del
Seicento e donne di bassa estrazione sociale, che si intendevano di
pratiche connesse con la maternità e ne scrivevano nei loro appunti.
Ebbene, quando gli uomini nel Settecento, decisero di raccogliere questi
lavori e pubblicare questi studi, costituendo in tal modo la disciplina di
ginecologia, proibirono alle donne sia l’accesso allo studio sia la
partecipazione ai corsi. La donna è stata sempre considerata un essere
imperfetto che assomiglia all’uomo, ma in meno, in sottrazione. Secondo un
recente studio, da parte di ricercatrici svedesi, si è appurato che le
donne devono produrre 2,6 volte di più degli uomini per poter accedere ad
un concorso e che la ragione della loro bassa pubblicazione di testi, è
dovuta alla responsabilità nei riguardi del loro lavoro e alla ricerca di
una migliore qualità degli argomenti da trattare.
castelli romani
Archeoclub Tuscolano - Programma
maggio-giugno
7 maggio, sabato: Visita guidata alla Mostra “I tesori della steppa” a
Palazzo Venezia. Ore 14.30 sede , ore 15.30 entrata alla mostra.
9 maggio, lunedì: Conferenza della dott.ssa Graziella Bava: Il
Cristianesimo dei primi secoli: il giorno festivo e la festività di
Pasqua: i sacramenti. Ore 17.00 Palazzo Borghese Monte Porzio.
15 maggio, domenica: gita, mezzi propri, a Rocca di Cave, alla scogliera,
a Capranica Prenestina. Ore 9 sede. Prenotare per il pranzo entro il 1/5.
23 maggio, lunedì: Conferenza del dr. Bruno: Il medioevo in Calabria (in
previsione di un viaggio in Calabria). Ore 17.00 Palazzo Borghese Monte
Porzio.
28 maggio, sabato: dott.ssa G. Bava, visita guidata al Sessoriano,
all’Anfiteatro
Castrense e alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Ore 14.30 in
sede, ore 15.20 a Santa Croce in Gerusalemme. Prenotare entro il 15/5.
29 maggio, domenica: Gita a Monte Salomone (organizzata dall’Archeoclub di
Monte Compatri). Ore 10.00 Piazzale di San Silvestro Montecompatri.
4-5 giugno: Feriae Latinae Novae all’Aventino a Roma: presso l’Istituto di
Studi Romani: 1°g) conferenze visite guidate agli scavi, breakfast,
spettacolo, 2°g) pranzo e brindisi rituale: prenotazioni e programma in
Sede.
12 giugno, domenica: Gita, mezzi propri, con la dott.ssa A.M. Rybko al
convento di Palazzolo a Castel Gandolfo: pren. il pranzo (nel refettorio
del convento) entro1/6
13 giugno, lunedì: Conferenza della dott.ssa M.L. Botteri. L’Adriatico un
mare
che unisce (in previsione della gita di settembre in Istria). Ore 17.00
Palazzo Borghese Monte Porzio.
20 giugno, lunedì: Conferenza della dott.ssa A.Barra: Riti nelle sepolture
arcaiche. Ore 17.00 Palazzo Borghese. Cena sociale: prenotare entro 5/6.
Prenotare entro il 15 giugno il viaggio in Istria: programma in Sede.
frattocchie
Aperta…Mente
(Nr) - Ogni secondo sabato di ogni mese nel punto lettura di
Frattocchie Aperta...mente, a via Cardinal Pizzarro 3, presso la
parrocchia San Giuseppe di Frattocchie, si rinnova l’appuntamento che
Marino Aperta Onlus dedica ai bambini tra i 5 e gli 8 anni con l’intento
di avvicinarli alla lettura.
Aperto a tutti gratuitamente, l’appuntamento per i bambini si prefigge di
diventare uno di quelli da non mancare. APERTA...MENTE è il punto lettura
e navigazione internet gratuito a Frattocchie patrocinato dal Comune di
Marino gestito dai volontari dell’Associazione in collaborazione con la
parrocchia di Frattocchie. “Il successo ottenuto da questa iniziativa che
oramai accompagna mensilmente un gruppo nutrito di bambini nel nostro
punto lettura” afferma il Presidente di Marino Aperta Adolfo Tammaro “ci
incoraggia a continuare con impegno il lavoro di Aperta Mente. Vogliamo in
questo modo continuare ad offrire una possibilità ai bambini e alle
famiglie, specie a quelle più disagiate, per entrare in modo semplice in
contatto con i libri e la cultura”.
Info: www.marinoaperta.it oppure telefonare a Giovanna Ruffini 0693548073 |