monte
porzio catone
10 anni di “Orchidee in centro”
(Simone Proietti) - È ormai giunta alla decima edizione la
manifestazione “Orchidee in centro”, mostra-mercato
interamente dedicata alle eleganti fioriture di orchidee, nella splendida
cornice del centro storico di Monteporzio Catone.
L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Provincia di Roma,
il Comune di Monteporzio Catone, e la nuova Pro Loco di Monteporzio
Catone, sarà supportata da vicino anche dalla società Promozione
Castelli Romani Spa, impegnata da tempo nella propaganda delle attività
turistiche e culturali sul territorio castellano. Proprio una delle tappe
del percorso, che si snoda tra i vicoli del paese, sarà il “Museo
diffuso del vino”, un punto turisico cogestito dalla Promozione Castelli
Romani. Dal 22 al 25 aprile
si potrà così prender parte al prestigioso evento internazionale che
vedrà come protagonisti i più importanti coltivatori e selezionatori
nazionali e stranieri, oltre anche a prestigiosi collezionisti. Tra questi
particolare menzione va fatta per diverse aziende extra-continentali
provenienti dall’Ecuador, dal Perù, da Taiwan e dalla Thailandia.
Appassionati e curiosi potranno così osservare da vicino, inserite in
spettacolari scenografie, rarità botaniche dai colori sgargianti e dalle
forme bizzarre, oltre alle orchidee spontanee reperibili nel Parco
Regionale dei Castelli Romani, anch’esse soggetti fotografici di grande
interesse per gli amanti della natura e del nostro territorio.
castelli
romani
Istituzione del Parco archeologico
del Tuscolo
(Eliana Rossi) - In memoria dello scomparso senatore
Severino Lavagnini, il Presidente del Gruppo Margherita al Senato, Willer
Bordon e il collega Luigi Zanda, hanno proposto al Direttivo del Gruppo
Margherita di attualizzare il progetto del senatore Lavagnini per
l’istituzione del Parco del Tuscolo. “L’articolo 79 del regolamento
del Senato - spiega Bordon a Palazzo Madama - ci dà la possibilità di
garantire un iter accelerato, iscrizione in calendario entro un mese, ad
un provvedimento che il Gruppo fa proprio. Il Direttivo del Gruppo ha
deciso all’unanimità di avvalersi di tale possibilità e tutti i
senatori della Margherita hanno sottoscritto la disposizione a prima firma
Lavagnini. Nei suoi anni da parlamentare Lavagnini ha sempre posto il
territorio dei Castelli al centro della sua iniziativa politica: riportare
nell’aula di Palazzo Madama un suo provvedimento vuol dire raccogliere
simbolicamente un testimone ideale e rendere omaggio all’impegno e al
rigore morale e politico del senatore Lavagnini”.
Nel suo intervento il senatore Luigi Zanda ha voluto ricordare che il
disegno di legge per l’istituzione del Parco fu presentato dallo
scomparso senatore il 18 luglio 1995, nell’allora XII Legislatura. “A
dieci anni dalla presentazione della proposta – continua Zanda –
crediamo che l’approvazione dell’Istituzione del Parco del Tuscolo
rappresenti un dovere alla memoria di Severino Lavagnini”.
ciampino
La speranza e la tenebra
(Anna Bella Clemente) - “Essere o non essere, sempre la
scelta definitiva. E invece l’uomo è essere e non essere insieme, è
chiarezza e oscurità, contraddizione”: è da qui che si dovrebbe
partire per presentare questo bel libro di Aldo Onorati una di delle
ultime “fatiche” letterarie dello scrittore, considerato che la
stesura del romanzo ha richiesto un impegno “quasi trentennale” e che
la prima stampa è terminata nel gennaio di otto anni fa.
La contraddizione cui si riferisce Aldo Onorati è l’anima e lo spirito
che condensano tutta la vita del protagonista di “La speranza e la
tenebra”, un essere e non essere, un a luce e un buio che
accompagneranno le pagine e la storia di un uomo: Felice Fortunati. E già
il nome di per se la dice lunga Un nome ed un cognome che a dir poco si
potrebbero anche invidiare. E Felice, in effetti, è stato un fanciullo,
prima, e un ragazzo, dopo, veramente felice, contento della sua condizione
di bambino libero nella campagna e fortunato ad avere due genitori che lo
hanno amato e nutrito grandi speranze per il futuro. Una mamma dolce e
severa nello stesso tempo ed un padre, indefesso lavoratore, grande nella
sua dignità di contadino semplice e buono. Ma la vita, si sa, riserba
destini incrociati e diseguali per tutti, dispensa gioie e dolori in
quella contraddizione e unicità che mai sapremo spiegare. Così è stato
per Felice Fortunati, un uomo che a ben osservare, è l’effige di una
umanità senza tempo, di una speranza che mai si attenua per chi ha fede e
credo, e di una tenebra che sembra oscurare e togliere troppo spesso
proprio quella speranza. Ed è la stupenda e incrollabile contraddizione
che fa da filo conduttore a tutta la storia del romanzo e a tutta la vita
di un uomo in cui molti si riconosceranno. Tante e troppe, a questo punto,
sarebbero le considerazioni da fare, fino ad apparire prolissa e inutile
una dissertazione sulla libertà e la prigionia in cui purtroppo si è
costretti a vivere. Eppure proprio quel filo di speranza che rimane
impigliato tra le dita e l’ultimo rigo del libro
fanno comprendere come uno spirito libero - non ribelle - mai
riuscirà a farsi imbrogliare da una trama malvagia e disumana, né
mai cancellerà la bellezza e la grandezza di ciò che un uomo vero
ha dentro: la sua anima incontaminata e pur sempre pericolosamente esposta
all’impura e latente oscurità del male.
Un’ultima riflessione, credo, Aldo Onorati voglia farci cogliere nella
sua “Speranza e Tenebra”. Non sempre l’uomo sa cosa è il bene e il
male, ma agire durante la propria vita con coerenza, lealtà e prudente
fiducia potrebbe forse lenire una parte di quella sofferenza interiore che
ognuno di noi, inspiegabilmente, porta dentro di sé, proprio perché da
quella sofferenza si possa essere ripagati in qualche modo con esperienze,
gioie e momenti felici. |