cave
Cave, uno dei castelli della
sapienza
(Laura Sacchi) - Una interessante iniziativa, promossa
dall’assessore all’istruzione e alla cultura Sandro Vecchi, ha avuto
un concreto risvolto nel corso dell’ultimo mese: l’adesione al
consorzio “I Castelli della Sapienza”.
Il consorzio fa parte di un progetto intrapreso qualche anno fa dalla
regione Lazio intenta a promuovere interventi volti a migliorare la qualità
dell’offerta formativa e a garantire una equilibrata distribuzione della
stessa su tutto il territorio regionale attraverso sedi universitarie
decentrate. Al consorzio hanno già aderito, nell’anno 2001, Artena,
Palestrina, Gallicano, Labico, Carpineto Romano, Zagarolo, Valmontone,
Genazzano. Le finalità proprie del consorzio, come emerge dagli articoli
dello statuto che lo regola, sono la promozione dello sviluppo delle
comunità locali mediante la gestione associata di servizi pubblici tra
regione, enti locali ed università La Sapienza di Roma. Una delle linee
guida centrali del progetto è la valorizzazione del centro storico e
degli edifici più rappresentativi della memoria storica della popolazione
dei comuni aderenti al consorzio; edifici che verranno poi messi a
disposizione dell’università per le varie attività di studio e di
ricerca.
Oltre a promuovere forme associative di coordinamento tra enti locali, il
consorzio garantisce soprattutto un’ampia diffusione e fruizione
dell’offerta formativa e didattica che consiste in: Corsi post-lauream/master;
Laboratori tecnici umanistici; Corsi di formazione permanente; Foresteria;
Biblioteche; Formazione a distanza
L’adesione a tale progetto rappresenta per Cave un’ottima occasione
per valorizzare la cultura, la natura e il centro storico del paese, tanto
affascinante da un punto di vista storico-architettonico quanto trascurato
spesso per far fronte a problematiche più incalzanti di ordine
amministrativo-gestionale.
rocca
priora
Festa del volontario del Centro
Anziani
(Nicola Pacini) - Il Centro Sociale Anziani A. Grisciotti ha
organizzato per sabato 9 aprile la Seconda Giornata Socio-culturale e
Festa del Volontario, con visita alla centrale termoelettrica A. Volta di
Montalto di Castro e pranzo sociale presso il ristorante La Bella Venere
sul lago di Vico. Questa Festa del Volontario è diventata ormai una
consuetudine per i circa 100 volontari che gestiscono tutto l’anno le
attività sociali del Centro Anziani di Rocca Priora e Colle di Fuori. I
locali infatti sono auto gestiti, gli uomini provvedono al locale bar, ai
rifornimenti, alle piccole manutenzioni, ed a tutte le incombenze
organizzative. Le donne si occupano della pulizia, a turni di 2 o 3 per
volta provvedono alle pulizie, alla organizzazione delle feste,
collaborano alla gestione di tutte le attività sociali, ballo,
ginnastica, visite ai siti culturali. Coordinatrice di tutte le attività
le vice presidenti Nella Lemma per Rocca e Adriana Sabelli per Colle di
Fuori.
albano
Un milione di “volti” per un
futuro meno armato
(Serena Grizi) - Prosegue ancora per qualche mese la
raccolta di firme e volti promossa dalla Rete Italiana per il Disarmo per
dire basta al mercato incontrollato delle armi in Italia, quarto
produttore e secondo esportatore mondiale di armi leggere. Il punto di
raccolta per i Castelli è la Bottega del Mondo di Albano Laziale tutti i
sabato pomeriggio. Qui, oltre alla firma, occorrerà lasciare un segno
ancora più tangibile della propria adesione autorizzando lo scatto di una
foto del proprio viso, scatto per cui il comitato di raccolta si è
debitamente “attrezzato” di digitale. Obiettivo della campagna della
Rete in collaborazione con i negozi del Commercio Equo e Solidale è
contribuire alla mobilitazione internazionale sul problema del commercio
di armi (Campagna Control Arms) e migliorare gli strumenti legislativi e
di trasparenza (in Italia la legislazione in proposito è vecchia di 30
anni) che al momento non permettono alcun controllo sugli intermediari
internazionali di armi. La raccolta di firme, promossa da una coalizione
formata da Amnesty International, Oxfam, associazione umanitaria che ha
fra i suoi obiettivi lo sviluppo del commercio equo, e Iansa, rete
internazionale volta a fermare la proliferazione e l’abuso di armi
leggere, si prefissa l’obiettivo di raccogliere oltre un milione di
volti per chiedere l’istituzione di un trattato mondiale sul commercio
delle armi per arginare l’attuale commercio fuori controllo. La
richiesta è sostenuta da 20 premi Nobel per la Pace ed ha già ottenuto
l’adesione di dieci paesi nel mondo. La Campagna Control Arms è stata
lanciata nel 2003 e di nuovo promossa con una giornata di
sensibilizzazione presso i negozi del Commercio Equo e Solidale in Italia
il 12 febbraio 2005.
Le armi e lo tsunami
Seppure non è facile districarsi nell’immensa informazione disponibile
alla quale si può accedere attraverso stampa specializzata e siti
internet, ma per meglio chiarire l’importanza di contrastare la forte
spesa agli armamenti nel mondo basti pensare che secondo dati diffusi
dalla Rete Italiana per il Disarmo (da studi condotti con il contributo di
Action Aid International) il sud-est asiatico figura tra le regioni del
mondo in cui il commercio di armi è in enorme crescita e sottrae risorse
ad altri settori, tra cui quello della prevenzione ambientale, che oggi
avrebbero consentito di prevenire la tragedia dello tsunami. L’onda
distruttiva abbattutasi sulle coste asiatiche, infatti, ha avuto un costo
umano incalcolabile e costi economici materiali che si aggirano intorno ai
18 miliardi di dollari, pari, per quei paesi, a circa un anno e mezzo di
acquisto di armi. Ancora dai dati della Rete si evince che poiché nel
triennio 1995/97 la spesa in armi in Asia è stata di circa 35 miliardi di
dollari, si può ritenere che con un quinto di quella spesa si sarebbero
potuti dotare i paesi colpiti dal maremoto delle strutture adeguate per
prevenire il disastro.
Per ulteriore documentazione i siti:
www.disarmo.org e www.controlarms.org |