“Sono Milena, da Praga”
(Caterina Rosolino) - Dal 27 gennaio al 13 febbraio è andato
in scena al teatro Vascello di Roma lo spettacolo: “Sono Milena, da
Praga”, scritto e diretto da Caterina Venturini, prodotto da La Fabbrica
dell’Attore di Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann. Lo spettacolo,
attraverso la voce narrante di Margarete Buber-Neumann (Paola Mannoni),
ricostruisce la straordinaria vita di Milena e gli eventi storici che la
coinvolsero. Milena, interpretata dalla bravissima attrice Sara Borsarelli,
viene presentata come un personaggio con una grande energia e positività,
nonostante le difficoltà che incontra nella sua vita colpisce come non si
scoraggi mai, pronta sempre ad aiutare chi sta meno bene di lei. Veste in
modo sciatto, per dare quel che le rimane a chi non ha niente. Questa
generosità la condurrà a mettere a rischio la propria vita per
salvaguardare quella degli altri. Anche in campo di concentramento tutte
la conoscono perché Milena si preoccupa di fare l’accoglienza ad ogni
nuova arrivata. E al momento della sua morte si vede come tutte le si
stringeranno attorno. Inoltre lo spettacolo, attraverso la grandiosa
figura di Milena, ricostruisce l’atmosfera della Praga di inizio secolo
(al contempo ceca, tedesca ed ebraica) fino allo scoppio della guerra. Una
storia che è sì la storia di Milena Jesenskà, ma che è anche il racconto
di un rapporto amoroso che si esprime in quello che viene ritenuto il più
bell’epistolario d’amore del secolo ( Kafka, Lettere a Milena), nonché il
tentativo di ricostruire momenti storici importanti, e la frenetica
attività giornalistica e politica di un gruppo di giovani a ridosso della
guerra.
Biografia di Milena Jesenska (Praga 1896- Ravensbrueck 1944).
Nasce in un’agiata famiglia altoborghese. Il padre Jan, medico dentista
molto rinomato, era un conservatore dal carattere rigido e inflessibile
con cui Milena per tutta la vita ebbe un rapporto di amore odio. Frequentò
il liceo classico “Minerva” uno dei primi licei femminili europei
frequentato da giovani, molte delle quali diventarono il fulcro della
fervida cultura praghese di quegli anni. Molto bella ed elegante conduceva
una vita libera ed indipendente. Dopo diverse avventure, sposò in prime
nozze, un giovane ebreo Ernst Polak con cui si trasferì a Vienna. Poiché
il padre l’aveva rinnegata ed il marito non guadagnava, iniziò a lavorare
come giornalista e traduttrice. E fu proprio in questa veste che incontrò
Kafka a Merano dove lui era andato a curarsi e lei lo aveva raggiunto per
sottoporgli la traduzione in ceco delle sue opere. Fu una passione breve
ed intensa che Kafka interruppe perché era malato ma Milena è forse la
donna che lo ha più profondamente amato e capito. Dopo il divorzio da
Polak ed un periodo di profonda depressione (nel frattempo era tornata a
Praga), incontrò e sposò un giovane architetto austriaco Jaromir Krejcar
(che in seguito diventò piuttosto importante) con cui visse gli anni più
sereni della sua vita e da cui ebbe la figlia Honza. Anche questo
matrimonio finì, sia per il carattere tempestoso di Milena, sia per le
conseguenze del parto, che le procurarono dei grossi problemi alle gambe.
Fu il padre che la curò, ma per lenire i dolori cominciò a fare uso di
morfina. Riuscì comunque a risollevarsi anche da questa crisi, sia con il
lavoro di giornalista e scrittrice, sia con nuovi amori e con l’impegno
politico. Comunista prima, fu espulsa dal partito per le sue idee
antistaliniane e la sua simpatia per il movimento trozkista. Intanto in
Germania Hitler era salito al potere e l’Europa correva verso la
catastrofe. Quando i nazisti impongono la stella gialla agli ebrei come
segno di riconoscimento, Milena, che non è ebrea, chiese di poterla
appuntare. Iniziò ad aiutare ebrei e dissidenti a fuggire e per questo fu
arrestata dalle SS e internata nel campo di concentramento Ravensbrueck,
dove conosce e diventa amica di Margarete Buber-Neumann (moglie del
dirigente e poi dissidente del PC tedesco Heinz Neumann), che molti anni
dopo le dedicherà una splendida biografia. Morì il 17 maggio 1944 pochi
giorni prima dello sbarco in Normandia.
Scheda “Sono Milena, da Praga”, scritto e diretto da
Caterina Venturini
Milena Jesenskà Sara Borsarelli
Dott. Jesensky, padre di Milena
Felice Leveratto
Franz Kafka Andrea
Cavatorta
Margarete Buber-Neumann Cristina Faessler
Stasa, amica di Milena
Maurizia Grossi |