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Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005

 SCIENZA E AMBIENTE

Arriva Eolo, l’auto ad aria compressa
(Armando Guidoni) - Alcuni mesi fa dicevamo, su queste pagine, che l’auto del futuro sarebbe stata quella alimentata dall’idrogeno. Ora si direbbe che quel progetto sia già superato, ovvero che sia stato anticipato nei tempi di realizzazione da un altro progetto che contiene in sé vantaggi e svantaggi rispetto all’auto ad idrogeno. E già, dopo oltre dieci anni di studi e di brevetti, un francese, Guy Négre, ex ingegnere di Formula Uno, ha realizzato un’automobile che si alimenta solo con l’aria. La sua ditta, la Moteur Developpment International (MDI) sta per iniziare la produzione dell’auto ad aria MiniCat’s, dove “Cat” sta per “Compressed Air Technology”.
Di fronte all’emergenza crescente dell’inquinamento, con le vetture che vengono bloccate perché troppo inquinanti, la notizia della realizzazione di un’auto totalmente ecologica a emissioni zero ha fatto il giro del mondo. Certo che la MiniCat’s ha tutte le caratteristiche di una city car non inquinante del futuro, ideale per lo scenario urbano, contenuta nelle dimensioni, spartana negli accessori e molto leggera. Il sistema di propulsione dell’auto è relativamente semplice. Quando si rilascia l’aria da due serbatoi posti sotto la vettura e contenenti aria compressa a 300 atmosfere, l’aria si espande spingendo i pistoni di un motore a quattro cilindri per 800 cc, con una potenza di 25 cavalli.
Il peso è ridotto perché i serbatoi sono di fibra di carbonio e non d’acciaio, il motore ed il telaio sono realizzati in alluminio e la carrozzeria è in fibra e resina, per cui l’auto pesa in tutto 550 chilogrammi. Guy Négre afferma che l’auto raggiunge i 110 km orari e che i serbatoi permettono all’auto di percorrere 200 km prima di dover rifare il pieno. E allo scarico, cosa esce? Aria fredda, che potrà essere utilizzata, d’estate, per rinfrescare l’abitacolo. Per ricaricare i serbatoi è sufficiente collegare a una normale presa di corrente il compressore elettrico in dotazione nell’auto… in quattro ore si ottiene il pieno d’aria che alleggerirà il portafoglio di circa 1,5 euro. Un’opzione più veloce è quella di riempire i serbatoi direttamente da una pompa di aria compressa… in un solo paio di minuti… solo che non esiste una rete di distribuzione pubblica.
Comunque c’è un aspetto della questione inquinamento che occorre analizzare. Questo veicolo è ad emissione zero, è vero, visto che, al momento del consumo, dal tubo di scappamento esce solamente aria pura, ma quando è necessario ricaricare le bombole si deve usare energia elettrica per alimentare il compressore. Tutti sappiamo che questa energia viene prodotta in centrali elettriche che, specialmente in Italia, sono alimentate con combustibili fossili… l’inquinamento è così completamente trasferito là dove viene generata l’elettricità, nel sito della centrale elettrica. È indubbio che, comunque, ciò si risolverebbe in un beneficio ambientale potenzialmente enorme, se si riuscisse a controllare le emissioni inquinanti della centrale. Ulteriori vantaggio di tipo energetico (e quindi benefici per l’inquinamento) sono dati dal peso contenuto della vettura e dal fatto che il motore non consuma quando l’auto è ferma, ad esempio ai semafori o negli ingorghi.
La MDI pensa di realizzare circa 2mila veicoli all’anno, una quantità irrisoria, ma ha predisposto, con la vendita di 37 licenze ai consorzi in tutto il mondo che vogliono costruire la macchina, di impiantare 200 fabbriche entro il 2005. Uno di questi impianti si trova in Italia. La fabbrica e la sede si trovano a Frosinone e offre lavoro a poco meno di 90 persone. La Eolo Italia - questo è il nome dell’azienda - produce un’automobile ogni 30minuti, ma presto, con l’apertura delle nuove sedi, su tutto il territorio, si raggiungeranno numeri in grado di soddisfare tutte le richieste del mercato.
Il veicolo si chiama Eolo MiniCAT’s, è in grado di percorrere fino a 100 chilometri con poco più di 77 centesimi di euro di elettricità, costa quanto un’utilitaria e viene prodotto in quattro versioni, monovolume familiare a 6 posti, taxi a 5 posti, con ampio spazio per i bagagli nell’abitacolo, pulmino da trasporto chiuso e pick up.
Non essendoci “combustione”, la temperatura del motore non supera i 40 gradi centigradi, le parti meccaniche hanno una vita operativa molto più lunga del normale. Si riducono i costi di manutenzione (l’olio deve essere cambiato solo ogni 60.000 chilometri) e si possono usare lubrificanti economici come il normale olio da cucina. Il punto di forza di quest’auto resta comunque la sua natura ecologica.
La carrozzeria è in fibra e resina, leggera e più resistente di una carrozzeria tradizionale in lamiera, richiede spese contenute in caso di sostituzioni. Nel prossimo futuro Eolo Italia intende andare oltre producendo carrozzerie in fibra e resina vegetale, completamente riciclabili, infatti si sta avviando una ricerca con l’Enea per produrre carrozzerie in fibra di canapa e resina ricavata dai legumi.
I comandi sono posti sul volante, come nelle auto da corsa, per offrire al guidatore un maggiore controllo sul veicolo e grande comodità di guida.
Il sistema di climatizzazione in estate sfrutta i 20 gradi sotto zero dell’aria che esce dal cilindro e quindi non toglie potenza al motore. In inverno è il calore del motore a fornire aria calda.
Insomma, davvero non male per un’auto che, oltretutto, garantisce tutti i comfort delle classiche utilitarie e dovrebbe costare “chiavi in mano” intorno ai 10mila euro.
Rimane solo una questione. Che ne diranno di questo progetto le lobby dei petrolieri e gli innumerevoli sostenitori della guerra del petrolio? Potrà questa realizzazione contribuire a rendere quasi del tutto inutile una nuova guerra come quella in Iraq?

 SCIENZA E AMBIENTE

Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005