Arriva Eolo, l’auto ad
aria compressa
(Armando Guidoni) - Alcuni mesi fa dicevamo, su queste
pagine, che l’auto del futuro sarebbe stata quella alimentata
dall’idrogeno.
Ora si direbbe che quel progetto sia già superato, ovvero che sia stato
anticipato nei tempi di realizzazione da un altro progetto che contiene in
sé vantaggi e svantaggi rispetto all’auto ad idrogeno. E già, dopo oltre
dieci anni di studi e di brevetti, un francese, Guy Négre, ex ingegnere di
Formula Uno, ha realizzato un’automobile che si alimenta solo con l’aria.
La sua ditta, la Moteur Developpment International (MDI) sta per iniziare
la produzione dell’auto ad aria MiniCat’s, dove “Cat” sta per “Compressed
Air Technology”.
Di fronte all’emergenza crescente dell’inquinamento, con le vetture che
vengono bloccate perché troppo inquinanti, la notizia della realizzazione
di un’auto totalmente ecologica a emissioni zero ha fatto il giro del
mondo. Certo che la MiniCat’s ha tutte le caratteristiche di una city
car non inquinante del futuro, ideale per lo scenario urbano,
contenuta nelle dimensioni, spartana negli accessori e molto leggera. Il
sistema di propulsione dell’auto è relativamente semplice. Quando si
rilascia l’aria da due serbatoi posti sotto la vettura e contenenti aria
compressa a 300 atmosfere, l’aria si espande spingendo i pistoni di un
motore a quattro cilindri per 800 cc, con una potenza di 25 cavalli.
Il peso è ridotto perché i serbatoi sono di fibra di carbonio e non
d’acciaio, il motore ed il telaio sono realizzati in alluminio e la
carrozzeria è in fibra e resina, per cui l’auto pesa in tutto 550
chilogrammi. Guy Négre afferma che l’auto raggiunge i 110 km orari e che i
serbatoi permettono all’auto di percorrere 200 km prima di dover rifare il
pieno. E allo scarico, cosa esce? Aria fredda, che potrà essere
utilizzata, d’estate, per rinfrescare l’abitacolo. Per ricaricare i
serbatoi è sufficiente collegare a una normale presa di corrente il
compressore elettrico in dotazione nell’auto… in quattro ore si ottiene il
pieno d’aria che alleggerirà il portafoglio di circa 1,5 euro. Un’opzione
più veloce è quella di riempire i serbatoi direttamente da una pompa di
aria compressa… in un solo paio di minuti… solo che non esiste una rete di
distribuzione pubblica.
Comunque c’è un aspetto della questione inquinamento che occorre
analizzare. Questo veicolo è ad emissione zero, è vero, visto che, al
momento del consumo, dal tubo di scappamento esce solamente aria pura, ma
quando è necessario ricaricare le bombole si deve usare energia elettrica
per alimentare il compressore. Tutti sappiamo che questa energia viene
prodotta in centrali elettriche che, specialmente in Italia, sono
alimentate con combustibili fossili… l’inquinamento è così completamente
trasferito là dove viene generata l’elettricità, nel sito della centrale
elettrica. È indubbio che, comunque, ciò si risolverebbe in un beneficio
ambientale potenzialmente enorme, se si riuscisse a controllare le
emissioni inquinanti della centrale. Ulteriori vantaggio di tipo
energetico (e quindi benefici per l’inquinamento) sono dati dal peso
contenuto della vettura e dal fatto che il motore non consuma quando
l’auto è ferma, ad esempio ai semafori o negli ingorghi.
La MDI pensa di realizzare circa 2mila veicoli all’anno, una quantità
irrisoria, ma ha predisposto, con la vendita di 37 licenze ai consorzi in
tutto il mondo che vogliono costruire la macchina, di impiantare 200
fabbriche entro il 2005. Uno di questi impianti si trova in Italia. La
fabbrica e la sede si trovano a Frosinone e offre lavoro a poco meno di 90
persone. La Eolo Italia - questo è il nome dell’azienda - produce
un’automobile ogni 30minuti, ma presto, con l’apertura delle nuove sedi,
su tutto il territorio, si raggiungeranno numeri in grado di soddisfare
tutte le richieste del mercato.
Il veicolo si chiama Eolo MiniCAT’s, è in grado di percorrere fino a 100
chilometri con poco più di 77 centesimi di euro di elettricità, costa
quanto un’utilitaria e viene prodotto in quattro versioni, monovolume
familiare a 6 posti, taxi a 5 posti, con ampio spazio per i bagagli
nell’abitacolo, pulmino da trasporto chiuso e pick up.
Non essendoci “combustione”, la temperatura del motore non supera i 40
gradi centigradi, le parti meccaniche hanno una vita operativa molto più
lunga del normale. Si riducono i costi di manutenzione (l’olio deve essere
cambiato solo ogni 60.000 chilometri) e si possono usare lubrificanti
economici come il normale olio da cucina. Il punto di forza di quest’auto
resta comunque la sua natura ecologica.
La carrozzeria è in fibra e resina, leggera e più resistente di una
carrozzeria tradizionale in lamiera, richiede spese contenute in caso di
sostituzioni. Nel prossimo futuro Eolo Italia intende andare oltre
producendo carrozzerie in fibra e resina vegetale, completamente
riciclabili, infatti si sta avviando una ricerca con l’Enea per produrre
carrozzerie in fibra di canapa e resina ricavata dai legumi.
I comandi sono posti sul volante, come nelle auto da corsa, per offrire al
guidatore un maggiore controllo sul veicolo e grande comodità di guida.
Il sistema di climatizzazione in estate sfrutta i 20 gradi sotto zero
dell’aria che esce dal cilindro e quindi non toglie potenza al motore. In
inverno è il calore del motore a fornire aria calda.
Insomma, davvero non male per un’auto che, oltretutto, garantisce tutti i
comfort delle classiche utilitarie e dovrebbe costare “chiavi in mano”
intorno ai 10mila euro.
Rimane solo una questione. Che ne diranno di questo progetto le lobby dei
petrolieri e gli innumerevoli sostenitori della guerra del petrolio? Potrà
questa realizzazione contribuire a rendere quasi del tutto inutile una
nuova guerra come quella in Iraq? |