frascati
“Spazio alla fantasia”
(Eliana Rossi) - In occasione del centenario della scomparsa del grande
scrittore Jules Verne, autore di famosi testi di fantascienza (è
attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche la proiezione
del film “Il giro del mondo
in 80 giorni”n.d.r.), l’Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA) ha
organizzato, in collaborazione con il Comune di Frascati, un ciclo di
sei conferenze dal titolo “Spazio …alla fantasia”, che
inizieranno sabato 19 marzo presso le Scuderie Aldobrandini.
La giornata-evento del 19 marzo inizierà alle 10 con una serie di cineproiezioni e dibattiti che si
svolgeranno nelle Scuderie Aldobrandini, e osservazioni astronomiche che
si terranno in Piazza Marconi; alle 17,30, nelle Scuderie Aldobrandini, si
svolgerà la prima delle sei conferenze tenuta dall’astronauta Umberto
Guidoni che racconterà le sue esperienze in “La mia avventura nello
spazio”.
Le successive conferenze si svolgeranno sempre nelle Scuderie Aldobrandini
alle 17,30 con il seguente programma:
Sabato 2 aprile: “La Terra vista dallo spazio” a cura di Maurizio Fea,
responsabile della diffusione dati Meteosat ESA/ESRIN;
Sabato 9 aprile: “Scienza e Fantascienza” intervento di Italo
Mazzitelli, presidente ATA, già dirigente di ricerca IASF-CNR;
Sabato 16 aprile: “L’Italia nello spazio” conferenza curata da
Simona Di Pippo, responsabile dell’Unità Osservazione dell’Agenzia
Spaziale Italiana;
Sabato 30 aprile: “La conquista della Luna” a cura di Andrea Carusi,
primo ricercatore Istituto di astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica del
CNR;
sabato 7 maggio: “Viaggio verso Marte” intervento di Vittorio
Formisano, dirigente di ricerca Istituto di Fisica dello Spazio
Interplanetario del CNR.
Con questi incontri si intende ricostruire la storia dell’esplorazione
dello spazio con particolare attenzione verso l’impegno italiano che in
questi ultimi anni ha visto gli importanti risultati della Mars Express e
il recente lancio del satellite internazionale SWIFT.
albano
laziale
La
periferia di un teatro esanime
(Antonino Musicò) - La vicenda che racconto ha a che fare
con il tema dei destini incrociati - modello narrativo che spesso ha
trovato albergo nelle strutture formali di tanta letteratura e nei
racconti cinematografici in genere - ma questa è una storia vera e non
letteratura, i protagonisti sono un attore e un teatro. Due destini molto
separati si incrociano e si sovrappongono improvvisamente e appaiono così
simili nella loro nemesi da lasciarci un po’ increduli. È la storia
dell’indissolubile legame tra gli uomini e gli spazi entro cui essi
provano a rappresentarsi; dentro cui si materializza un’immagine che è
segno di perdita o di acquisizione; di gioia o frustrazione.
Nei primissimi anni Novanta, colsi l’occasione di un invito fattomi da
un carissimo amico che recitava in una commedia di Giuseppe Giacosa,
drammaturgo di Come le foglie e di Una partita a scacchi, per recarmi a
teatro, ma quella volta, diversamente dal solito, non si rappresentava né
uno spettacolo d’avanguardia né uno spettacolo del circuito E.T.I.,
tantomeno una recita del dopolavoro. Le due cose che mi colpirono molto
furono il luogo fisico, cioè il teatro e l’attore principale,
Il primo era un nome sconosciuto, per me che venivo da Roma: AlbaRadians e
il secondo invece era uno dei più grandi attori della scena italiana del
‘900: Salvo Randone. Mi sembravano assai stridenti le due immagini a
confronto, mi chiesi: perchè Randone in periferia? Quando entrai però mi
accorsi che quello spazio a me sconosciuto possedeva tutto il fascino di
un luogo che aveva visto sulle sue tavole salire migliaia di attori e che
non era né una cantina né un oratorio ma un dignitoso e vero spazio
teatrale con tanto di camerini per professionisti della scena. Eravamo una
ventina di persone quella sera (segno dei tempi) ad assistere alla
messinscena in cui l’ultra ottantenne Randone seppur stanco e malato,
reduce dell’ultima polemica sugli “onori” che lo Stato riserva agli
artisti in vita, riusciva ad agganciare il suo orecchio ormai senile alla
voce soffusa di un anonimo suggeritore per sciogliersi e scioglierci con
le naturali intonazioni di un logos naturalistico che un giorno fu anche
quello tragico e perfido di Jago e il giorno dopo quello del nero e geloso
Otello, accanto a un Vittorio Gassman datato 1956; ora quell’attore vero
recitava nello sconosciuto spazio oscuro dell’AlbaRadians ed era sempre
teatro, il teatro che si rigenerava nelle parole del più grande attore
pirandelliano di tutti i tempi e che prendeva vita in un paese dei
Castelli Romani. Randone aveva ridotto moltissimo la sua attività, per
vivere ancora dignitosamente, sceglieva di mettersi in gioco tutte le
sere, reggendosi in piedi a malapena e facendo ricorso alla sua grande
esperienza di cinquant’anni trascorsi sulle scene del teatro italiano.
Il grande attore siciliano di lì a poco sarebbe morto - nel 1991 -
portando con sé pochi riconoscimenti e qualche onore, ad esempio il
premio Salvo Randone dedicato al migliore attore della stagione teatrale.
Anche l’AlbaRadians avrebbe chiuso i battenti, anzi la saracinesca, si
perché per lungo tempo è stata la serranda di un normale esercizio
commerciale che ha sigillato la fine di un’epoca. Molti, solo alla
vigilia della nuova apertura di questo teatro sapranno che vicino ad un
bar e di fronte a un’edicola sul corso di Albano Laziale vi è un luogo
della memoria attraversato da qualche vero grande attore che ha lasciato
un’eredità importante che non merita di essere tradita da iniziative
senza senso e destinate solo ad ostentare particolari interessi
propagandistici. Auguri al nuovo AlbaRadians.
monte
porzio catone
Museo
Astronomico e Biblioteca Scientifica
(A.G.) - Molti non sanno che a Roma, nella Villa Mellini a
Monte Mario, la vecchia sede dell’Osservatorio Astronomico di Roma è
divenuta oggi la sede dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica). In
quegli edifici, però, è ancora custodito tutto ciò che fa parte del
Museo Astronomico e della Biblioteca Scientifica dell’Osservatorio
Astronomico di Roma. Il Museo e la Biblioteca, purtroppo, non possono più
essere visitabili dal pubblico interessato.
Il Comune di Monte Porzio Catone, dove ha sede l’Osservatorio
Astronomico, si fece portavoce, con una apposita delibera, di questa
situazione di disagio che è tutt’ora ancora esistente. Nel mese di
febbraio, la Provincia di Roma ha però approvato all’unanimità una
delibera riguardante il trasferimento a Monte Porzio, nella sede
dell’Osservatorio Astronomico, del Museo Astronomico e della Biblioteca
Scientifica dell’Osservatorio Astronomico di Roma. La delibera, inoltre,
auspica la riunificazione del materiale museale e della biblioteca.
La positività di questa decisione è evidente, in quanto a Monte Porzio
Catone, nella sede dell’Osservatorio Astronomico, sono portate avanti da
anni molte iniziative per la didattica e la divulgazione sia a livello
locale che nazionale. Negli edifici esistono già strutture dedicate alle
scuole e ai visitatori privati (Astrolab, telescopio MPT, Biblioteca
multimediale) mentre all’interno del parco dell’Osservatorio c’è la
possibilità di ospitare il materiale che dovrà essere trasferito da Roma
rispettando i moderni canoni museali.
Il trasferimento del materiale scientifico aumenterà il patrimonio
culturale dei Castelli Romani rendendolo fruibile a tutta la comunità per
le visite usando le strutture già pienamente funzionanti
all’Osservatorio di Roma.
rocca
priora
Pellegrinaggio
al santuario di Medjugorie
(Nicola Pacini) - Sono in corso le prenotazioni per il
pellegrinaggio diocesano al santuario di Medjugorie, in Iugoslavia. Il
pellegrinaggio sarà effettuato dal 21 al 26 aprile, e in seguito ripetuto
a giugno, agosto e settembre, a cura del Centro Regina Pacis, che ha sede
a Grottaferrata, presso la parrocchia di Cristo Re. Per Rocca Priora
referente è Sandra Tisbi, con la collaborazione della parrocchia s. Maria
Assunta e varie associazioni locali.
monte
compatri
Cappella
Musicale Enrico Stuart Duca di York
(Nr) - Continuaiamo a proporre, di volta in volta, gli
appuntamenti musicali presenti nel programma della Cappella Musicale
Enrico Stuart Duca di York.
Domenica 27 Marzo 2005 ore 18:30
Palazzo Annibaldeschi - Monte Compatri - Ensemble Utile Dulci
Pièces en trio (1692)
Marin Marais
Direttore al cembalo: Federico Del Sordo
Flauto traversiere: Luca Verzulli; Viola da gamba: Bruno Re
Domenica 03 Aprile 2005 ore 18:30
Palazzo Annibaldeschi - Monte Compatri - I Solisti della Cappella
Musiche di J. S. Bach, G. F. Händel, A. Vivaldi
Flauto dolce: Romeo Ciuffa, Antonio Addamiano
Clavicembalo: Pietro delle Chiaie
Violoncello: Matteo Scarpelli |