Più che la forma
Più che la forma si analizzino
le qualità dell’acqua
le tracce che nel mutuo influenzarsi
vi imprime il tragitto
stante l’analogia
con le proprietà di linguaggio
e la durezza se presente
nel carattere
dell’uomo.
Biagio Salmeri
di lui e di lei
lo stesso tradimento
uomini in corso
che dei rumori dentro
vanno a sgomento
che di salvar sé stessi
il galateo
fanno a misura
forti a cavallo
soltanto alla sfilata
che poi
difficoltà che nasce
a ritrovar colpa a compagni
fa di giustificar
del defilarsi
uomini inatti
antonio
Novella icona
Anche stasera
oltre il morente sole
una ad una
sempr’uguali stelle
si son rivelate
Configurazione
m’è apparsa
ma stasera
il color del cielo
sento mutato
e le stelle
s’offron soavemente
novell’icona
nella mia mente
Armando Guidoni
Un presente insopportabile
quanto di quello che pensavo futuro
era solo lo sterile
e ipotetico prolungamento,
soltanto immaginato,
di un presente insopportabile.
Paolo Cappai
La mia follia
La mia follia
genera fantasmi
di desiderio
e di paura
Mi manca la musica
e mi aggrappo
alla realtà del presente
che frana miseramente
Armando Guidoni
Viale
Rotaie d’autunno
Sotto fragili pizzi
Gialli e oro
Tronchi oscurati
Da polvere e smog
Un viale apre lo sguardo
All’infinito turbinio
Del sentimento
Grigia,di latte
La schiera laggiù
Soldati dell’inverno alle porte
Saldi e vaporosi
Come il sogno
Panchine scandite
E vuote
L’ora è fredda e senza tempo
Ma il verde
Delle foglie più vive
Resiste
E annuncia un mattino
Di luce e riposo
Vilma Viora
Perdersi
Vedersi arrivare
voltarsi le spalle
ricercarsi
amarsi rifiutarsi
perdersi sapendo di farlo
rivolgersi altrove
perché quanto più effimero
ciò che si puo’ trovare
tanto più facile era ottenerlo
Non dimenticarlo
mentre te ne vai
ricordati di tornare
a te
Mario Brecciaroli
La natura è eterna come il tempo
La natura è eterna come il tempo
E il tempo piega i nostri corpi
Quel tronco secolare
Ne ha viste di tutti i colori
Ed io appongo la mia firma
Come le visite al museo di storia.
Marco Saya
Verbo fatto ingrata carne
Verbo fatto ingrata carne:
sangue che discese tenebre
sopra cui nitida risplende
pioggia di negata luce.
Enrico Pietrangeli
San Valentino
Te le ricordi le vignette di Peynet
coi due fidanzatini innamorati?
Da allora un po’ di anni son passati
e dentro al cuore ancora l’estro c’e’;
e’ un estro differente, certo e’ mutato,
e’ piu’ bizzarro e un po’ piu’ indipendente
e va a braccetto coi giochi della mente
senza dare piu’ niente per scontato.
E allor San Valentino lo lascio ai pischellini
che’ a lor sussurri le prime dolci nozioni
per imparar carezze, baci, emozioni
scambiandosi biglietti e cuoricini.
Stefania Gasparotto
Il faro e il gabbiano
Ti ritrovo quando il sole si avvicina al tramonto,
e il mare è una strada che porta lontano,
quando intorno tutto ti sembra davvero perché
sei dentro le cose che non puoi vivere adesso.
Tra salite e discese cammino per incontrarti,
ma cosa c’è da scoprire ancora, e poi da vivere,
e poi da amare, se già porto nell’anima
tutto quello che questo sogno può darmi.
E fino a quando ci porteremo dentro la voglia di un sogno,
dove la speranza non è mai abitudine, allora e solo allora
può capitarci di svegliarci una mattina e di accorgerci
che quello che stiamo cercando può essere vero.
E quando poi un giorno mi chiederai: la vita cos’è?
Io dirò: è il meraviglioso viaggio che ho fatto con te.
Ma anche le nuvole hanno bisogno del cielo,
e la malinconia è quasi sempre Amore.
Nunzio Gambuti
Immigrato II *
Mentre ammiro il mio nuovo giorno
nel retrovisore
appari dal viale.
Sei tu che dormivi contro il muro di cinta
da alcune albe
Un berretto di lana smaschera almeno dodici anni
e lo sguardo attutito
che vieni da altrove
che il tempo per te
ha un padrone
Non mendicheresti mai una gomma
ma il tuo passo molle
predica mondi
che credi migliori
dove le strade sono di chewing gum
e le case le presidia Tex Willer
Serena Grizi
* alcuni versi sono apparsi sul settimanale Specchio
de “La Stampa” rubrica di M.Cucchi – dicembre 2004 |