Taccuino Ambiente di Serena Grizi
Prodotti “speciali”dai boschi di Rocca di Papa
Dai boschi di Rocca di Papa, oltre la produzione di materiale legnoso,
“vengono raccolti e commercializzati, in un contesto del tutto artigianale
e consuetudinario: strame, terriccio, felci, frascame e in misura minima
funghi.” Queste raccolte “sostengono l’attività dei cosiddetti
verdurari che riescono in tal modo a ricavare un reddito. Il terriccio
e lo strame vengono raccolti a mestiere, in punti di maggiore
accumulo della lettiera e il suolo non viene mai lasciato scoperto. Il
materiale viene proposto anche sui mercati romani come terra da invaso.
Dal frascame e dalle felci vengono confezionati vari supporti che poi i
fiorai rifiniscono per addobbi diversi. Anche questi prodotti sono
consumati in zona e nella Capitale.
La raccolta dei funghi eduli, invece, non costituisce più fonte di
reddito. Una volta abbondantissimi, da 30 anni circa la loro presenza si è
sempre più rarefatta. La causa è soprattutto da ricercarsi nel gran numero
di appassionati che si dedica alla loro ricerca. Numero che andrebbe
controllato nel tempo e nello spazio a sicuro beneficio del sistema bosco.
Andrebbe concretizzata la possibilità offerta dalla L.R. 32/98 sulla
raccolta dei funghi che ne può limitare la raccolta ai soli residenti.”
(Fonte: La gestione forestale nel comune di Rocca di Papa - Tutela,
valorizzazione e fruizione dei boschi pubblici Assessorato all’ambiente –
Testi citati del Dott. For. Delfino Di Nunzio) |