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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005

 AMBIENTE

Taccuino Ambiente di Serena Grizi
Prodotti “speciali”dai boschi di Rocca di Papa
Dai boschi di Rocca di Papa, oltre la produzione di materiale legnoso, “vengono raccolti e commercializzati, in un contesto del tutto artigianale e consuetudinario: strame, terriccio, felci, frascame e in misura minima funghi.” Queste raccolte “sostengono l’attività dei cosiddetti verdurari che riescono in tal modo a ricavare un reddito. Il terriccio e lo strame vengono raccolti a mestiere, in punti di maggiore accumulo della lettiera e il suolo non viene mai lasciato scoperto. Il materiale viene proposto anche sui mercati romani come terra da invaso. Dal frascame e dalle felci vengono confezionati vari supporti che poi i fiorai rifiniscono per addobbi diversi. Anche questi prodotti sono consumati in zona e nella Capitale.
La raccolta dei funghi eduli, invece, non costituisce più fonte di reddito. Una volta abbondantissimi, da 30 anni circa la loro presenza si è sempre più rarefatta. La causa è soprattutto da ricercarsi nel gran numero di appassionati che si dedica alla loro ricerca. Numero che andrebbe controllato nel tempo e nello spazio a sicuro beneficio del sistema bosco. Andrebbe concretizzata la possibilità offerta dalla L.R. 32/98 sulla raccolta dei funghi che ne può limitare la raccolta ai soli residenti.”
(Fonte: La gestione forestale nel comune di Rocca di Papa - Tutela, valorizzazione e fruizione dei boschi pubblici  Assessorato all’ambiente – Testi citati del Dott. For. Delfino Di Nunzio)

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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005