Peirce e l’abduzione
(Silvia Coletti) - Il concetto di abduzione non nasce in
modo perfetto dalla testa di Peirce, ma è il frutto di un lento
aggiustamento teorico e di una certa varietà terminologica. “Retroduzione”,
“ipotesi”, “pressuzione”, “argomento originario”, “abduzione”, termine che
compare solo dopo il 1901, sono le diverse espressioni utilizzate per
indicare quel tipo di ragionamento che porta alla scoperta di un’ipotesi.
Nel testo Deduzione, induzione ed ipotesi (1878) Peirce pone l’attenzione
non più sull’analisi della logica in generale, ma si sofferma in
particolare sulla dialettica tra qualitativo e quantitativo nelle
inferenze, sul valore esplicativo delle ipotesi, dove pone l’abduzione in
rapporto alla metodologia della ricerca scientifica. Per comprendere il
valore che Peirce dà all’abduzione rispetto alla deduzione e all’induzione
è necessario far ricorso ad uno degli esempi più noti della letteratura
peirciana. Se da un sacco di fagioli, di cui sappiamo che i due terzi sono
bianchi, ne prendiamo uno a caso, è inferenza deduttiva che questo fagiolo
sia probabilmente bianco, la probabilità sarà di due terzi. Riportiamo di
seguito il sillogismo corrispondente:
Regola - I fagioli di questo sacco sono due terzi bianchi
Caso - Questo fagiolo è stato estratto senza reimbussolamento, cioè
in modo tale che a lungo andare la percentuale dei fagioli bianchi tratti
in questo modo risulterà uguale al numero relativo dei fagioli bianchi del
sacco
Risultato - Questo fagiolo è stato tratto in modo tale che a lungo
andare risulterebbe per i due terzi delle volte bianco.
L’ipotesi è l’inferenza di un caso da una regola e da un risultato.
Abbiamo allora:
Deduzione
Regola -Tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Caso - Questi fagioli sono di questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Induzione
Caso - Questi fagioli sono di questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Regola - Tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Abduzione
Regola - Tutti i fagioli che provengono da questo sacco sono
bianchi
Caso - Questi fagioli provengono da questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Siamo di fronte al fatto sorprendente rappresentato da alcuni fagioli
bianchi, Peirce li definisce come “i fagioli bianchi che provengono da
questo sacco”. Provenienti da questo sacco è il termine medio che
opera. L’ inventio medii non è univoca, perché dalla conclusione
essa può condurre a più premesse alternative, alcune delle quali, pur
essendo premesse di un’inferenza corretta, non costituiscono una
spiegazione della conclusione, perché non ne danno la causa. L’inventio
medii così come è definita da Aristotele, riapre la strada al metodo
assiomatico e rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto al metodo
analitico di Platone. Questo perché valutando la premessa iniziale, per
poter applicare l’inventio medii con sicurezza, evitando di
scegliere le premesse che non danno la causa della conclusione, occorre un
criterio capace di discriminare tra le varie premesse e stabilire quali di
esse costituiscano una spiegazione alla conclusione. Ciò è possibile solo
se l’inventio medii si inserisce nel quadro di un sistema assiomatico
dato, ossia se le premesse sono proposizioni che non devono essere
dimostrate o perché autoevidenti o perché proposizioni già dedotte da
principi. Alla luce delle osservazioni, c’è differenza fra quella che
Peirce chiama ipotesi o abduzione e lo sforzo attraverso cui, Aristotele,
formula una definizione, dicendo che cosa un oggetto è con lo
spiegare a titolo ipotetico perché questo è come è, esibendo così
tutti gli elementi in grado di stabilire una deduzione secondo la quale,
se la Regola è giusta, ogni Risultato proverà che questo oggetto è?
Nell’esempio dei fagioli, Peirce avrebbe potuto stabilire che il fattore
fondamentale non era da dove quei fagioli provenissero, ma diciamo,
chi li aveva portati lì; oppure poteva presumere che i fagioli
provenissero da un cassetto o da una tazza non lontani dal sacco. Allora è
ancora il termine medio la chiave dell’intero procedimento? Sì, ma non nei
termini espressi da Aristotele. In Peirce l’abduzione è il processo
attraverso cui si forma un’ipotesi esplicativa ed è una forma di
inferenza, per quanto problematica possa essere considerata l’ipotesi e
non soltanto un connettivo logico che faccia risultare corretto il
sillogismo. Alcuni sostenitori di Peirce per giustificare il carattere
ampliativo e creativo dell’abduzione hanno formulato queste espressioni:
1. Siamo arrivati a trovare l’ipotesi A solo in quanto cercavamo di dare
una spiegazione plausibile di C.
2. Abbiamo scelto l’ipotesi A, e la scelta è un atto creativo.
3. Il fatto che la premessa preceda logicamente la conclusione non
significa che essa debba precederla temporalmente, cioè, debba essere
stata ottenuta prima della conclusione.
4. La conoscenza della premessa non si basa su un’inferenza, ma su
un’intuizione.
In realtà, pur enunciando queste premesse sull’abduzione, proprio perché
caratterizzata dalla fallibilità delle sue ipotesi, essa non rende del
tutto conto del carattere ampliativo e creativo della scoperta delle
ipotesi, come vogliono sottolineare i sostenitori di Peirce. Come dobbiamo
allora considerare questo procedimento metodologico, una volta chiariti i
passaggi immediati e inferenziali e stabilite le peculiarità nonché le
difficoltà del suddetto percorso logico? |