Guercino artista e artigiano
(Serena Grizi) - Si è chiusa in questi giorni, dopo una
lunga proroga, la mostra dedicata al Guercino ospitata nell’ala Mazzoniana
della stazione Termini.
Del pittore seicentesco, emblematico rappresentante della scuola
bolognese, scrive Vittorio Sgarbi, curatore della mostra e del catalogo:
“Nessuno più di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, ha
contribuito a smentire la contrapposizione fra artista e artigiano sulla
quale la visione romantica ha insistito fino a farla diventare un luogo
comune. (…) Guercino afferma la dignità intellettuale del suo mestiere
inducendo i committenti a rivolgersi a lui e non subendone le
prescrizioni. È un passo importantissimo nella storia dell’emancipazione
della professione artistica; il successivo, (…), ma compiuto solo
nell’Ottocento, sarebbe stato l’emancipazione delle opere, il loro essere
realizzate e vendute non per come vengono richieste da uno specifico
committente, ma per come possono essere apprezzate da qualsiasi
acquirente”. *
Interessante l’iniziativa degli organizzatori della mostra di avvicinare
il “costo dell’arte” alle tasche, ultimamente un po’ più vuote, degli
italiani proponendo una riduzione del trenta per cento sul biglietto
d’ingresso con la semplice esibizione dell’abbonamento alla rete di
trasporto pubblico, oppure del tagliando di una giocata Enalotto, oltre a
biglietti omaggio e sconti per gli studenti e la stampa accreditata,
iniziativa in parte già adottata anche in altre mostre presenti nella
Capitale.
* da “Guercino. Guida con le opere scelte da
Vittorio Sgarbi - ed. De Agostini” |