Al Sistina, Forever Tango di Luis Bravo
(Armando Guidoni) - Un tempo gli strumenti a
disposizione dell’uomo per narrare scenari di guerra, di caccia, di
conquista di
un
territorio o di una femmina erano forniti dal linguaggio del corpo: gesti,
grugniti e mimi. Attraverso i movimenti del corpo si poteva assistere ai
rituali di corteggiamento, dalla sfida fra membri maschi della comunità,
fino al coinvolgimento sensuale della femmina che eccitava il suo
pretendente con le movenze sinuose del suo corpo, gli sguardi fissi e
penetranti che promettevano il placare dei sensi. Da allora ad oggi, anche
se il rapporto comunicativo verbale ha raggiunto un livello di efficacia
indiscussa, il movimento del corpo resta sempre un mezzo espressivo molto
coinvolgente, che non ha perso la sua radice, ma al contrario ha
proseguito la sua evoluzione manifestandosi in diverse figurazioni. Una di
queste è sicuramente il ballo, ed il Tango è uno dei balli moderni che più
esprime tali gesti ancestrali. Osservando due ballerini che al suono di
un’armonia intrecciano i loro corpi in questo ballo sensuale e
sofisticato, osservando il movimento di una gamba, il tocco di una mano,
lo sguardo e l’espressione del viso si coglie l’enormità del mondo
comunicativo che viene espresso con le sue scene drammatiche e passionali,
seppur mute. Musica e corpo, amore e passione.
Le sue pause, le sue accelerazioni violente, ancorché in un contesto
ritmico costante, la complicità che traspare dagli occhi e dai gesti dei
due ballerini sul palcoscenico catturano lo spettatore. Questo ballo, più
che una danza, è musica, è dramma, è passione, è cultura dei sentimenti ed
ha conquistato il mondo fin dai suoi primi passi, agli inizi del secolo,
nei bordelli di Buenos Aires e successivamente nei salotti dell’alta
società parigina.
Si può dire che nel corso di tutta la sua storia non sia mai caduto nell’oblìo,
ma in questi ultimi anni ha riconquistato una vasta presenza nel pubblico
attivo nonché tra gli amatori. Dopo quattro anni dall’ultima tournée,
dal 5 al 17 ottobre, torna al Teatro Sistina di Roma Forever Tango
di Luis Bravo, un musical ambientato nell’Argentina degli inizi del
1900, che ripercorre, attraverso la musica e la danza, le tappe principali
della storia del Tango argentino. Lo spettacolo si divide in due atti in
cui si interpretano alcuni dei più celebri tango della storia, pescando
nel sofisticato e prezioso repertorio storico da Gardel e Troilo fino a
Piazzola e Pugliese. Nei quindici anni di rappresentazioni nel mondo
Forever Tango ha battuto ogni record di presenze e incassi, a partire
dal suo debutto nel 1990 a San Diego e poi nel 1996 al Theatre on the
Square di San Francisco, vincendo il premio Bay Area Critics
Association Award per il miglior musical in tournée. Ha continuato poi
a ricevere ampi consensi di critica e di pubblico nei teatri di Londra,
Chicago, Los Angeles, Toronto, Montreal, Boston, Filadelfia, al Festival
di Spoleto e a Broadway, dove le repliche si sono protratte per un anno.
Scheda:
Forever Tango di Luis Bravo al Teatro Sistina dal 5 al 17 ottobre
Direttore d’Orchestra:
Santos Maggi -
Cantante: Alfredo Saez
Ballerini: Claudio González & Melina Brufman, Karina Piazza & César
Coelho, Nelson Avila & Zita González, Carolina García & Julio Altez,
Ezequiel Paludi & Sabrina Masso, Mariano Suazo & Silvia Vaccaro
Musicisti: Santos Maggi, Daniel Buffa, Oscar González e Daniel Romo
(Bandoneon), Rodion Boshoer e Abraham Becker (Violino), Washington
Williman (Viola), Patricio Villarejo (Violoncello), Daniel Falasco
(Contrabbasso), Fernando Marzán (Piano), Carlos Marzán (Tastiere) |