Rieti: un meeting che fa sognare
(Mauro Proietti) - Il 5 settembre mi trovavo ad
assistere, dalla tribuna stampa dello stadio-campo Scuola Raul Guidobaldi
di Rieti, all’ormai storico (la prima edizione è del 1971) meeting
internazionale di atletica leggera.
Dopo un pomeriggio passato a gustare le varie performances dei
diversi campioni reduci dalle recenti Olimpiadi di Atene, ecco, al
tramonto, un estemporaneo spettacolo di chiusura: con appropriato
sottofondo musicale, artistiche evoluzioni acrobatiche di un aliante della
locale scuola di volo hanno dato un tocco poetico al clima prettamente
sportivo dello stadio. Con gli occhi rivolti in alto, improvvisamente il
mio pensiero prese a fantasticare come in un sogno per tutto il tempo
dell’esibizione.
Immaginavo di essere al campo di atletica “Otto settembre” di Frascati
dove si stava svolgendo l’ultima prova dello IAAF Grand Prix di atletica
leggera. Tribune colme di spettatori, venuti molti da Roma e perfino dalle
altre città italiane. La posizione unica del campo immerso nel verde delle
ville tuscolane incornicia fiabescamente lo svolgersi della
manifestazione. Lo speaker scandisce i risultati ottenuti dagli atleti che
hanno gareggiato nelle varie prove inserite nel programma. La meticolosa
organizzazione da parte dei dirigenti del Comitato Fidal Romasud, è
sicuramente invidiata dagli altri rappresentanti delle federazioni
internazionali. Nella pista un andirivieni festoso di atleti con tute di
mille colori, giudici di gara e supporter volontari. Perfino le note
dell’inno nazionale dei paesi relativi agli atleti che si sono aggiudicati
la vittoria, rende emozionante lo spettacolo per i numerosi presenti.
Campioni così a Frascati non se ne erano mai visti! Fino a quel momento
l’impegno dei vari allenatori, tecnici e managers non era bastato a
proporre una manifestazione di questo tipo, nel rinnovato campo di
atletica leggera!
Soltanto le emozioni scaturite dalle ultime Olimpiadi hanno fatto giungere
a tanto: Frascati come Rieti.
Intanto, l’aliante ha terminato le sue evoluzioni e si allontana
silenzioso; io, tornato alla realtà, scatto l’ultima foto al giovane
campione Andrew Howe Besozzi: sarebbe stato bello vederlo, insieme agli
altri grandi campioni a Frascati, ma credo che questo sogno non si
realizzerà mai! |