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Sommario anno XIII numero 10 - ottobre 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

rocca di papa
Comunità mondana (di Gianfranco Botti)

Chi si esibisce si espone ai giudizi

Comportamento provocatorio ingiustificato sarebbe quello di chi a me, che sapendo di essere stonato evito di cantare, dicesse:”Che schifo! Canti male”. Ma, se io salissi su di uno sgabello in piazza, e mi mettessi a cantare, e cantassi male (come sarebbe), ognuno potrebbe criticarmi con ragione, avendo io fornito volontariamente occasione. Chi si esibisce si espone ai giudizi. Che possono essere prevenuti, ma possono anche risultare tecnici o da conoscenza. Espressi senza malanimo, quasi suggerimenti. Anche per consentire di scrivere qualcosa, oltre l’ordinario, a chi ci prova senza presunzione. “Tu che hai fatto politica, frequenti il Centro e scrivi, che ne pensi dei 52 anziani partiti per un soggiorno in Abruzzo poche ore prima dell’apertura dei seggi, senza votare alle elezioni europee?” Tanto m’hanno chiesto i quattro.
Risposta: proprio perché conosco persone e ambiente, mi sarebbe facile commentare tale esempio non fulgido di senso civico, realizzato da un organismo che prende soldi dall’istituzione. Me lo risparmio. Non per paura d’aumentarmi rancore, già attizzato dal mancato rinnovo dell’iscrizione. Ma, perché è sufficiente quello, di commento, fatto da un altro anziano: “Se, invece di europee, si fosse trattato di elezioni amministrative, li avrei voluti vedere! (Però, non fare il mio nome)”.

Spettatori a pagamento
Dopo aver fatto teatro al Tuscolo l’anno scorso con Albertazzi, anche quest’anno la Comunità Montana ha voluto rilanciare il glorioso sito con altro spettacolo dotto. Anche questa volta, come la precedente, se ne è avuta notizia a cose fatte. È mancata per quel che riguarda Rocca di Papa, comunicazione preventiva, tipo manifesti. Per cui, chi sta fuori da certi giri politichesi, poche possibilità di assistere alla rappresentazione ha avuto. Per sperare in meglio l’anno prossimo, mi rivolgo al presidente: “Normalmente, per aver sedia in spettacoli a spesa pubblica occorre essere inseriti in un elenco, notoriamente definito “di nani e di ballerini”. In tale elenco io non ci sto ne voglio esserci. Sono disposto, invece, a far parte degli spettatori a pagamento, se mi venisse dato modo di conoscere a tempo debito data e orario.
Convinto che il caso non sia solo mio, distinti saluti”

La funzione sociale del teatro
Prendi una compagnia teatrale di fuori. Viene qui, recita, prende i soldi, se ne va. Un’ora e mezza di intrattenimento, situazione social-culturale invariata. Com’era prima, resta dopo. Prendi una compagnia teatrale rocchiciana. Sta qui, recita, non prende euro, resta qui con situazione social-culturale vitalizzata. Mesi di prove, di associazione creativa, di convivenza qualificante, per attori, musicanti, scenografi, attrezzisti, collaboratori vari. Associazione socializzante, cultura in circolo, attivismo formativo. Fermenti non ordinari per la striminzita vena medio-alta paesana. È la funzione sociale del teatro. Funzione sociale come valore che s’aggiunge a quello culturale, e che sempre si dovrebbe contemplare per qualsiasi settore della pubblica spesa. Poi, verranno le differenze, quelle di bravura, quelle di gradimento. Quando differenze ci sono, tra teatro forestiero e teatro locale.

La rivista Castelli Romani
Ho rivisto in circolazione, esattamente nella biblioteca comunale, la rivista Castelli Romani. Quella fondata nel 1956 da Vincenzo Misserville, diretta poi da Tito Basili e da Nello Nobiloni, in successione. Ho provato piacere e nostalgia. Mi ricorda Renato Lefevre, morto nel maggio scorso, e Alberto Tenerelli, che lì firmava Picipaco. Ma la rivista ha spessore in sé, per la funzione di collante che ha esercitato o può esercitare per la cultura castellana. Con i contributi di ampliamento, approfondimento e originalità che è stata capace di immettere. E che potrà seguitare a fornire, se troverà sostegno e collaborazione da chi può. Con affetto ne saluto la ripresa, e formulo voti di lunga e produttiva durata.


frascati
Scomparso don Leonardo Palladino
(Valentino Marcon) - L’aggravarsi improvviso del male che lo aveva colpito da qualche tempo ha fermato il grande cuore di Leonardo Palladino, sacerdote diocesano, vivace animatore di numerose attività anche a livello culturale in tutte le sedi dove aveva esercitato il suo ministero pastorale. Mons Palladino è morto a San Giovanni Rotondo, suo paese d’origine dove si era ritirato negli ultimi giorni e nel quale ancora giovanissimo aveva conosciuto padre Pio, di cui era stato anche ‘chierichetto’ nei servizi liturgici.
Già parroco a Colle di Fuori, dove aveva sostituito don Mario Filiberto Vinci, Palladino, negli anni ’80, dette vita a ‘Il campanile’ il periodico mensile, che, oltre a seguire le attività parrocchiali, era aperto alla cultura e alla storia locale. In particolare, partendo proprio dalle ricerche sulla parrocchia, Palladino scrisse una storia di Colle di Fuori ed una biografia del cardinal Lega. Ma a lui si deve “l’invenzione” del Festival musicale mariano, che ogni anno faceva convergere cori da tutta Italia, e anni dopo, anche da altri Paesi europei, in una gara di canti dedicati alla Madonna, anche con il patrocinio di Enti e personalità istituzionali.
Portò queste sue originali iniziative anche a Capocroce a Frascati, quando vi fu trasferito da Colle di Fuori e infine a S. Maria in Vivario in cui ha esercitato il suo ministero con abnegazione e impegno nonostante le difficoltà connesse non solo col male che lo minava ma anche con la situazione precaria e instabile della pastorale cittadina e parrocchiale in particolare. Fu anche per breve tempo, coordinatore della pagina diocesana di ‘Avvenire’ agli inizi degli anni ’90.
Autore anche di una breve biografia di un indimenticabile parroco di S. Rocco - Mons. Venturini - e molto devoto alla Madonna - da qui quel suo affaticarsi per la riuscita di iniziative come il ‘festival musicale mariano’- non è forse per caso che tutte e tre le parrocchie dove esercitò la sua azione pastorale, sono dedicate alla Madonna: S. Maria del Buon Consiglio (Colle di Fuori), S. Maria di Capocroce e S. Maria in Vivario a Frascati.
I funerali di don Leonardo sono stati celebrati a S. Giovanni Rotondo alla presenza di una delegazione del clero tuscolano con il vescovo Matarrese. Contemporaneamente celebrati a S. Maria in Vivario a Frascati, don Giovanni Busco presiedeva con altri sacerdoti diocesani una messa, animata dai canti dei gruppi giovanili che avevano grande stima dello scomparso, in memoria dello scomparso.
 

cave
Trattato di Pace di Cave 1557
 

(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Aria medioevale per le strade di Cave, nei giorni 11 e12 settembre, per la sesta edizione della Rievocazione Storica del Trattato di Pace del 1557, stipulato tra Paolo IV e Filippo di Spagna, nel Palazzo Leoncelli, che permise un secolo di tranquillità nel territorio. Grande successo di pubblico e tanta partecipazione: centinaia di figuranti, in costumi rinascimentali hanno invaso il centro storico di Cave: balestrieri, spadaccini, musicanti, cavalieri e sbandieratori si sono riuniti poi per la disputa del Palio, che come ogni anno, ripropone la gara di arcieri e balestrieri che si tenne nel 1557. La contrada di Santo Stefano si è aggiudicata il trofeo realizzato dal pittore Paolo Ruggeri. Balli tradizionali, musiche dal vivo, il palio è una grande festa per tutto il paese e uno spettacolo per i visitatori.


castel san pietro romano
Giornata dell’Anziano
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Il 12 settembre si è svolta a Castel San Pietro Romano la Giornata dell’Anziano, con attenzione alle problematiche delle persone anziane, a cui è dedicata questa festa, per valorizzarne il lavoro funzionale, sociale e culturale. In piazza i giovani insieme ai nonni e con altre persone anziane, con sfilata della Banda musicale con brani del passato. Mostra fotografica con foto d’epoca, raccolte nei cassetti delle case di Castel San Pietro, visita del centro anziani, ricordo dei centenari e drink. Santa Messa, omaggio ai caduti, con inni musicali. Infine pranzo per gli anziani del paese.


monte compatri
Doppia laurea
(Nr) - Si sono brillantemente laureati, presso l’Università La Sapienza di Roma, Gianluca Moscatelli in Scienza delle Comunicazioni e Fabio Moscatelli in Ingegneria Informatica. Tantissimi auguri dal papà Enrico, dalla mamma Elisa e dal fratello Daniele. E auguri ai due ragazzi anche dalla nostra redazione.


colonna
Rassegna di presepi
(Nr) - Per la quarta rassegna di presepi amatoriali tutti coloro che intendono partecipare con mini presepi in Grotta (Via della Libertà) a Colonna sono invitati a prendere contatto con la signora Elsa Sforza al n. tel. 069438.807 (bar Aeroplano).

monte compatri
Ciao Mister!
 

Il campionato quest’anno si gioca senza di te.
Francesco Schillaci ci ha lasciati il 22 luglio.
Ma la sua carica umana, il suo insegnamento alla correttezza e alla lealtà sono dei semi che hanno messo radici e continuano a vivere dentro di noi.
La partita continua, noi non ti dimentichiamo

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

Sommario anno XIII numero 10 - ottobre 2004