Atene,
arrivano le mitiche Olimpiadi
(Simone Proietti) - Tornano ad Atene, nel torrido mese di agosto, le
Olimpiadi, per festeggiare un secolo di Giochi olimpici con 8 anni di
ritardo. Prima Atlanta nel 1996, poi Sydney nel 2000 infatti avevano
sottratto alla capitale ellenica la gioia dell’organizzazione dei
“suoi” Giochi, grazie alle influenze di sponsor e televisioni sempre
più padroni dei grandi eventi sportivi. Ma ora sembra arrivato il momento
per rievocare il “mito” e ritornare indietro con il tempo a quel 6
aprile 1896, giorno dell’inaugurazione dei primi Giochi dell’Olimpiade
moderna. Solo 15 erano i paesi partecipanti e molti degli atleti più
forti nelle diverse specialità non presero parte alla manifestazione
poiché neanche a conoscenza della sua esistenza. Mancavano le donne, per
le quali non era prevista la competizione ufficiale, e non si vincevano
medaglie d’oro, ma un diploma, una medaglia d’argento e la classica
corona d’ulivo, massimo riconoscimento per il vincitore. Gli sport
principali erano l’atletica leggera, la ginnastica, la lotta
greco-romana, il ciclismo. Unico italiano a partecipare fu tale Carlo
Airoldi, maratoneta, arrivato ad Atene partendo da Milano, e facendo
addirittura a piedi una parte del viaggio. Fatica vana, poiché una volta
ad Atene venne squalificato dalla giuria; aveva confessato di aver
ricevuto soldi per correre, il professionismo non era ammesso. La prova
olimpica per eccellenza fu senza dubbi la maratona, ricostruita attorno
alla leggenda di Filippide, il soldato greco che nel 490 d.C. corse a
piedi dalla città di Maratona ad Atene per avvisare della vittoria dei
greci, e poco dopo arrivato, data la notizia, stramazzò al suolo per non
rialzarsi mai più. Sulle orme della leggenda la distanza era così di 25
miglia, un percorso che coprì per primo a sorpresa proprio un greco, il
portatore d’acqua Spiridon Louis. Tagliò il traguardo nello Stadio in
un mare di folla in delirio per la vittoria di quel compatriota dai modi
semplici, simbolo di una nazione da sempre profondamente legata alla terra
ed alle tradizioni. L’ultima giornata olimpica era dedicata alle
premiazioni di tutti gli atleti vincitori, tra i quali ultimo fu proprio
Spiridon Louis. Fu un successo la prima edizione dei Giochi olimpici,
l’inizio di una cronologia quadriennale che si è protratta nel tempo
sino all’ultima edizione di Sydney, in Australia, toccando, a parte
l’Africa, tutti gli angoli del pianeta. Ora tocca di nuovo ad Atene, il
13 agosto sarà l’inaugurazione, l’ennesima accensione di un braciere
che, come un secolo fa, nonostante tutto, prova a tenere unito il mondo. In bocca al lupo, atleti!
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