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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004

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La pena di morte nel mondo contemporaneo
(
Alessio Colacchi) - La pena di morte è un dramma che in alcuni paesi del pianeta ancora è realtà.
Dai dati diffusi da Amnesty International, si può evincere che attualmente la pena capitale viene applicata de facto in 83 paesi, mentre ben 112 l’hanno abolita, a livello giuridico o nella pratica. In quest’ultimo gruppo di paesi però 76 sono quelli che hanno abolito la pena di morte per ogni tipo di reato commesso, 15 l’hanno lasciata solo per alcuni tipi di reati (ad esempio quelli compiuti in tempo di guerra), mentre 21 rientrano nella categoria dei cosiddetti abolizionisti de facto, ovvero in quel gruppo di paesi che non l’applica più da almeno dieci anni, pur mantenendola nella giurisdizione, oppure ha assunto un impegno a livello internazionale per abolirla.
In particolar modo i paesi che nel corso del 2003 hanno eseguito condanne a morte sono stati: Arabia Saudita, Botswana, Ciad, Cina, Cuba, Giappone, Giordania, Iran, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Singapore, Stati Uniti d’America, Sudan, Thailandia, Uganda, Uzbekistan, Vietnam e Zimbabwe.
Per questi si è a conoscenza del fatto che in Iran siano state eseguite almeno 98 esecuzioni nel corso dello scorso anno, mentre negli USA 65; invece non sono ancora disponibili dati precisi riguardo la Cina.
Amnesty International a riguardo ha già avviato 9 azioni, a partire dall’Ottobre del 2002, nei confronti di paesi che esercitano tale tipo di condanna.
In particolare è partita nel Gennaio del 2004 l’Azione “Non uccidete il futuro. Stop alle esecuzioni di minorenni”, con l’obiettivo di porre fine alle esecuzioni di persone che al momento del compimento del reato avevano meno di 18 anni.
Del resto dal 1990 al Settembre 2002 ne sono avvenute 29 nel mondo di questo tipo di esecuzioni: 18 soltanto negli Stati Uniti d’America, mentre altre 11 in Iran, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Yemen e Repubblica Democratica del Congo.
Malgrado tutto alcuni di questi paesi hanno già dimesso tale usanza, come lo Yemen nel 1994 ed il Pakistan nel 2000, altri invece non l’applicano più da vari anni, mentre soltanto in Repubblica Democratica del Congo, Iran e Stati Uniti permane tuttora questa disciplina. Inoltre il primato delle esecuzioni di persone minorenni al momento del reato appartiene proprio agli USA.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.amnesty.it, dove sarà possibile reperire tutto il materiale utile, nonché leggere i comunicati emessi nel corso degli anni sul tema dalla sezione italiana di Amnesty International.

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Sommario anno XIII numero 7 - luglio 2004