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Sommario anno XIII numero 6 - giugno 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 13

frascati
Le guide Slow Food ai Castelli Romani
(Luca Ceccarelli ) -
Qualcuno dei nostri lettori avrà già avuto modo di apprezzare le iniziative di Slow Food, movimento internazionale fondato a Parigi quindici anni fa. Saprà dunque che ogni riferimento ai fast food è tutt’altro che casuale. È, anzi, la “ragione sociale” di una federazione di associazioni disseminate in Europa e nel mondo che, in un’epoca in cui i ritmi frenetici di vita e di lavoro impongono abitudini alimentari segnate dal nutrimento senza assaporare realmente ciò che si mangia, tende a riportare l’attenzione sul mangiare (e sul bere) come piaceri, e non come semplici esigenze corporali. In Italia Slow Food si traduce nelle condotte, radicate sul territorio, che organizzano appuntamenti per i soci, iniziative gastronomiche finalizzate alla socializzazione e insieme alla promozione dei prodotti di qualità dell’agricoltura locale, e corsi di degustazione. Il 22 maggio scorso, per iniziativa della Condotta di Frascati, di cui è fiduciario Stefano Asaro, e grazie al sostegno dell’XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Monti Prenestini (rappresentata dal suo vicepresidente Sandro Vallerotonda), e grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale Castellinarte e al patrocinio dell’amministrazione comunale di Frascati (anche il sindaco Posa ha tenuto a venire personalmente a salutare i presenti alla conferenza), è scelta la città di Frascati per la conferenza di presentazione, presso le Scuderie Aldobrandini, delle nuove guide edite da Slow Food per il 2004, e in vendita in libreria (non in edicola!): la Guida al vino quotidiano. I migliori vini d’Italia a meno di 8 euro (prezzo: 13 euro e 50) e la Guida agli extravergini 2004 (prezzo: 13 euro), al termine della quale è stata offerta ai presenti una degustazione di vini e di gastronomia locale.
Per quanto riguarda i vini non si tratta, com’è evidente dal titolo, dei migliori vini tout court. Come ha spiegato il curatore Diego Soracco, i vini per essere inseriti nella guida dovevano essere a prezzi abbordabili, e soprattutto adatti ad un pasto (non, dunque, degustazione fine a sé stessa). Incoraggiante è la presenza nella guida di ben trenta vini dei Castelli, e in particolare, della bellezza di tredici etichette di aziende vinicole di Frascati (ai partecipanti alla conferenza è stato fatto dono di una bottiglia presa tra queste ultime, su iniziativa del Consorzio Tutela Vini Frascati). Meno incoraggiante è il fatto, segnalato durante la conferenza, che in non pochi luoghi di ristorazione dei Castelli Romani sia possibile, ancor oggi, non trovare una sola bottiglia di vino locale.
Ancor più importante, ad avviso di chi scrive, la guida degli olii. Come è stato spiegato dal curatore, gli abusi e le scorrettezze che vengono compiuti nella produzione dell’olio sono assai gravi e diffuse, e riguardano, purtroppo, anche aree di produzione olearia che dovrebbero essere garanzia di qualità (la Puglia, ad esempio, o più vicino a noi, la Sabina). Particolarmente importante è, dunque, la capacità di distinguere l’olio di qualità da quello che viene spacciato come tale ma viene in realtà da uliveti della Spagna o dell’Africa del Nord ed è spesso di qualità scadente. Come ha osservato Diego Soracco un olio di scarsa qualità, o assai trattato chimicamente, può rovinare del tutto un piatto, per quanto ben preparato. Ci sono ancora troppi ristoratori, ovunque, che da questo orecchio non ci sentono molto. Particolarmente lodevoli sono pertanto i corsi di degustazione dell’olio organizzati anche dalla condotta di Frascati, che si distingue per ben due aziende olearie segnalate: L’Olivella e Tenute di Pietra Porzia.


castelli romani e prenestini
Museum  Grand Tour
(Cristina Stillitano) -
La valorizzazione del vasto patrimonio culturale del territorio dei Castelli Romani e Prenestini prosegue il suo intelligente percorso di collaborazione tra soggetti istituzionali, che ha dato vita ad un’offerta ed un’attività sempre più efficaci e coordinate nel tempo.
Il Sistema Museale dei Castelli Romani e Prenestini e l’XI Comunità Montana, in collaborazione con la Provincia di Roma, la Regione Lazio, la Soprintendenza Beni Archeologici del Lazio e i numerosi enti locali che hanno animato e sostenuto l’iniziativa, presenta oggi “Museum Grand Tour”, la prima guida dei musei storico-artistici, archeologici, scientifici aderenti al circuito museale territoriale. La pubblicazione, redatta in versione bilingue italiano e inglese ed in formato tascabile per agevolarne la consultazione e diffusione, rappresenta un contributo di notevole interesse all’elaborazione ed approfondimento di un circuito culturale e turistico provinciali, ancora poco noti rispetto a quelli tradizionali della Capitale, eppure così ricchi di suggestioni e potenzialità. “Museum Grand Tour” illustra circa 90 strutture di varia tipologia, legate a siti archeologici, medievali, patrimoni museali e storici, fornendo inoltre preziose e dettagliate informazioni sui servizi disponibili e le modalità di accesso e fruizione. La novità di rilievo è proprio il tentativo di realizzare un’offerta culturale più qualificata nell’ambito di una rinnovata concezione delle funzioni che un museo può svolgere, didattiche e scientifiche in primo luogo, ma anche di connessione al territorio e di sua valorizzazione. La guida è una delle iniziative avviate per il 2004 dal Sistema Museale, con l’attivo sostegno dell’XI Comunità Montana e l’adesione di 16 Enti locali: Cave, Colonna, Frascati, Gallicano, Genazzano, Lanuvio, Monte Porzio Catone, Montecompatri, Palestrina, Rocca Priora, Rocca di Papa, San Cesareo, San Vito Romano, Valmontone, Velletri e Zagarolo. L’obiettivo è la realizzazione di un sistema coordinato e progettuale di comuni, una sorta di “distretto culturale”, promotore di sviluppo locale attraverso la forza dell’integrazione e collaborazione. Come ha osservato l’Assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma, Vincenzo Vita, intervenuto alla conferenza di presentazione della pubblicazione, “la provincia non esiste se è un luogo chiuso”, se - cioè - non trae motivi, sostanza, identità dal territorio che rappresenta ed unifica. La normativa in materia di Beni culturali, dal 1997 sino al recente Codice, emanato con D. Lgs. N. 41 del 22.01.04, ha promosso un notevole trasferimento di funzioni in materia agli enti locali, esaltandone finalmente - in virtù del principio di sussidiarietà - il ruolo di organi più vicini al territorio di interesse e, per questa via, in grado di una gestione più sensibile delle relative esigenze e potenzialità. La speranza, espressa dal senatore Luigi Zanda al convegno di presentazione e condivisa con forza da chi scrive, è che possano trovare adeguato consolidamento anche le strutture di mobilità, accoglienza e sicurezza ausiliarie ma indispensabili per consentire una serena fruizione di una così valida iniziativa culturale. 


carchitti
Fragole, ennesimo successo
(Luca Marcantonio) -
La ventisettesima edizione della Sagra delle Fragole si è chiusa anche quest’anno con un bilancio più che positivo. Spazzati via i timori del maltempo che aveva imperversato fino a pochi giorni prima dell’inaugurazione, l’attesissimo evento si è svolto regolarmente facendo registrare il solito incredibile afflusso di persone. Sono stati infatti diverse migliaia i visitatori accorsi da ogni dove per assistere ai festeggiamenti in programma e, soprattutto, per gustare ed acquistare la fragola locale, una vera e propria delizia che da queste parti trova la sua massima espressione. Quest’anno le bizze meteorologiche non hanno consentito una produzione larghissima, tuttavia la maturazione rallentata dal clima più freddo ha fatto ottenere frutti dolcissimi e saporitissimi. Il raccolto è comunque stato notevole, tanto che tutte le tonnellate di fragole a disposizione sono state vendute fino all’ultimo minuto della sagra senza che però nessuno rimanesse senza. Un vero e proprio assalto si è avuto anche presso il banco dove si potevano acquistare fragole con la panna, tutte le cassette sono infatti sparite a velocità incredibile per la delizia dei consumatori. Il bellissimo concerto di Mariella Nava ha chiuso degnamente una sagra anche stavolta meticolosamente organizzata col solito duro lavoro e grandissimo impegno dalla Pro-Loco presieduta da Luigi Mochi, che ha voluto anche ringraziare i produttori locali per la fattiva collaborazione prestata per la buona riuscita dell’evento. Alla fine tutti soddisfatti, guardando già al prossimo anno.


marino
Le avventure di Remacchio
(Mirco Buffi) -
Come qualsiasi forma d’arte, anche il teatro può dare una molteplicità di emozioni e significati diversi da persona a persona, perché diverso è l’io che vive in ognuno di noi. È un messaggio che viene lanciato, insomma; un messaggio che arriva e contribuisce a costruire la maturità individuale. E più è spontaneo, questo messaggio, più fa riflettere. È il caso dell’opera “Le avventure di Remacchio”, una semplice ma pungente storia ambientata nella Roma settecentesca, dove un giovane, Remo, perso il suo cappello col pennacchio (da cui il nome Remacchio), vaga per la città alla sua ricerca. La perdita del cappello, in questo caso, sta a rappresentare più o meno una crisi esistenziale. Remacchio lo cerca al mercato, all’osteria, in chiesa, ma ovunque trova solo le angosce della vita: venalità. tristezza, rabbia. Un aperto contrasto con la società, con il prossimo, con se stessi, perché lo scontento è generale e genera isolamento, sfiducia, povertà interiore. Ed è proprio la perdità di se stessi (il cappello) che incute la peggiore delle paure. Viene a mancare quell’immenso punto di riferimento che è la fiducia nel proprio essere. Ma cosa accade infine a Remacchio?! Accade che nel suo vagabondare alla ricerca del suo cappello, si accorge che il suo se stesso è uguale a quello degli altri: con i medesimi desideri, i medesimi timori, le medesime gioie, le medesime tristezze. Si accorge che se si sta con gli altri e si cerca di capire gli altri, allora si capisce anche se stessi, perché uguale è la natura di ogni uomo, pur con le sue infinite sfaccettature diverse. Insomma: “Lo stare insieme agli altri permette di ritrovarsi”. Questo è il significativo messaggio lanciato da Ilaria Tucci e Maria Cristina Faraglia, poco più che ventenni, autrici e protagoniste dell’opera.
Un plauso, per la loro interpretazione molto sentita, anche agli altri attori: Alessandra Paoletti, Flavia Esposito, Alice Antimi, Agnese Campanale, Giulia Tucci, Andrea Mollica, Claudio Capulli, Irene Veri, Gessica Rossi, Elisa Bongiovanni.
La commedia, rappresentata a Marino il 23 maggio, sarà riproposta a Rocca Priora il 4 agosto. Per informazioni 347.7844486

 I NOSTRI PAESI - pagina 13

Sommario anno XIII numero 6 - giugno 2004