grottaferrata
Laboratorio di musiche
(Claudio Comandini) - La musica è ascolto, sembra facile a
dirsi: ed infatti resta un semplice luogo comune anche nella prassi di
molti esecutori, attenti nel migliore dei casi ad una partitura, nel
peggiore a spingere un tasto o un bottone, senza attenzione per ciò che
accade nel suono.
Il problema è forse che abbiamo perso la percezione del silenzio: se
l’orecchio non fosse sovraffaticato dalle attuali condizioni ambientali, i
rumori stessi rivelerebbero la loro musicalità. L’educazione musicale
canonica di certo non aiuta: l’istruzione accademica, anche se formativa,
molte volte rimane rigida e sterile, e l’autodidattismo, pur se forte
della motivazione personale, può rivelarsi un vicolo cieco a livello
tecnico ed esecutivo.
La situazione musicale attuale mette inoltre di fronte ad una serie di
stimoli non sempre facili da comprendere: alla rottura della tradizione
storicistica occidentale classica, si accompagna una vasta diffusione
delle musiche etniche; a una massiccia presenza di musiche “programmate” e
sempre uguali a se stesse, si contrappone una vasta diffusione delle
prassi di improvvisazione musicale, non sempre di origine jazzistica; e il
rock e la canzone popolare moderna, che hanno fatto la storia delle ultime
generazioni, non possono più considerarsi soltanto un fatto di costume, ma
sono (o sono state) cultura nel senso più ampio.
Resta da comprendere chi sia il musicista: l’incertezza della sua figura
sociale è perfettamente speculare sia allo statuto della sua arte,
immateriale e asemantica, che alla considerazione “economica” di cui è
oggetto: in breve, tante volte non si sa chi debba pagarlo, e come, mentre
c’è anche chi si chiede perché, convinto che la musica, come ormai
qualsiasi espressione “artistica”, si autoproduca con l’ausilio di qualche
macchina, e basta. E per questa tendenza, gli “operatori del settore” più
quotati sono quelli più simili alle macchine.
Ora, Roberto Bellatalla, contrabbasso, non ha dubbi: l’atto di ascoltare
mette ordine ai suoni e gli conferisce senso, ed in questo processo
collaborano attivamente sia l’esecutore che il fruitore, definiti come i
“due musicisti”. L’esperienza di Bellatalla ha attraversato la scena
dell’avanguardia jazz inglese, olandese e italiana, con collaborazioni nei
Dreamtime con Keith Tippet e Nick Evans (già nei colossali -50 elementi!-
Centipede, e anche su Lizard dei King Crimson, per quanto non
rappresentativo del loro stile), in varie formazioni con Elton Dean
(indimenticabile sax nei Soft Machine da Third a Fifht, e fondatore dei
Ninesense), nei Viva la Black di Luis Mohole (formazione di jazz
sudafricano dalle ampie parti improvvisate e dall’esplosivo live-act, che
riprende un discorso avviato da Chris McGregor con i Brotherhood of Breath).
Ritornato in Italia dopo un quarto di secolo di peregrinazioni musicali,
Roberto Bellatalla dal prossimo 20 aprile condurrà, in collaborazione con
l’Associazione Culturale Idee in Movimento, un seminario per lo sviluppo
dell’improvvisazione musicale individuale e collettiva dal titolo
MUSICAINSIEME. Il corso affronta lo studio delle tecniche strumentali e di
ascolto, l’analisi delle strutture delle musiche etniche e popolari, del
jazz e delle musiche contemporanee, e la relazione della musica con la
danza e la poesia. È richiesta una conoscenza musicale di base, sono
ammessi tutti gli strumenti e tutti i livelli di esecuzione, ed è
consentita la partecipazione anche come uditori.
Il corso ha durata bimestrale e si compone di 8 incontri a cadenza
settimanale, e si svolge ogni martedì alle ore 18,30 presso il Centro
Culturale Anna Frank di via Dusmet 17, Grottaferrata. Sono previsti
inoltre ulteriori appuntamenti per permettere l’approfondimento
strumentale e teorico, anche in collaborazione con altri musicisti e
insegnanti qualificati.
La quota associativa per chi intende seguire l’intero seminario è di 60 £,
mentre per gli uditori sono sufficienti 2 £ di sottoscrizione per ogni
incontro.
Per informazioni: 347.5369091 / 06.9633813 - email:
robertobellatalla@hotmail.com
marino
Le cave e il bosco Ferentino a Marino
(Francesco Comandini) -
Marino, piccola località dei Castelli Romani, è conosciuta sia per alcune
emergenze di interesse
storico
e artistico, si pensi a Palazzo Colonna, oggi sede degli uffici comunali,
o alla Fontana dei Mori nella centrale piazza Matteotti solo per citarne
un paio, sia per la sua famosa sagra dell’uva che si tiene in ricordo
della vittoria di Marcantonio Colonna nella famosa battaglia di Lepanto
(1571). Ma il piccolo centro riveste un notevole interesse anche per altri
aspetti forse meno noti: la presenza del bosco Ferentino, un luogo
naturale oggi purtroppo quasi del tutto scomparso e le antiche cave di
peperino. Nel passato la selva Ferentina era caratterizzato da una
fittissima vegetazione costituita in prevalenza da faggi (da cui il nome
macchia della Faiola). Nel Medioevo i viandanti che transitavano lungo la
via Latina, divenuta la principale via di collegamento in seguito
all’impraticabilità della via Appia dovuta all’impaludamento dell’Agro
Pontino, cadevano spesso nelle imboscate dei briganti che si nascondevano
nel fitto della boscaglia. La selva fu quasi interamente distrutta nel
1349 in occasione dell’assedio di Marino da parte di Cola di Rienzo
tribuno della repubblica Romana. Oggi ne rimane soltanto una piccola parte
che corrisponde al Parco Colonna visibile dal belvedere di Marino. Le
principali specie arboree che si possono osservare sono costituite da
lecci, aceri, olmi e tigli. Nella valle in cui sorgeva il bosco per molti
secoli sono state attive numerose cave di peperino coltivato in questa
zona anche in sotterraneo. Marino sorge infatti su uno sperone roccioso di
tufo grigio. Il peperino di Albano, il “lapis albanis” dei romani,
rappresenta una varietà di minerali e rocce sedimentarie miste a ceneri
formatosi in seguito all’esplosione che portò alla formazione della conca
di Albano occupata oggi dal lago. Il tufo grigio derivato dalla stessa
esplosione vulcanica si può presentare incoerente, dando origine ad un
sabbione vulcanico o alla pozzolana, oppure in formazione lapidea,
costituendo in questo caso il tufo grigio da costruzione denominato
appunto “peperino”. Gli antichi romani impiegavano il peperino
prevalentemente come pietra decorativa; nei secoli successivi è stato
utilizzato nell’edilizia come materiale di rivestimento, per la
realizzazione di soglie e gradini e nella realizzazione di monumenti e
sculture. Per moltissimo tempo il peperino è stato estratto dai cosiddetti
“scalpellini” che muniti di scalpello tagliavano i blocchi dall’alto verso
il basso. Attualmente l’attività estrattiva è quasi del tutto esaurita.
Nei pressi di Marino è possibile osservare lo spettacolo costituito dalle
antiche cave dismesse. Esse sembrano veri e propri edifici scavati nel
profondo del sottosuolo e documentano un’attività umana che, per molti
secoli, dovette costare in notevole prezzo di fatica e di sangue.
L’intensa attività ha portato nei secoli a modificare la morfologia di
intere aree da un paesaggio in origine caratterizzato da dolci colline in
un paesaggio segnato da profonde pareti verticali. Questa zona, come altre
simili in tante parti della nostra penisola, riveste un grande interesse
dal punto di vista dell’archeologia industriale e, nello stesso tempo,
costituisce un monito che induce a riflettere sul corretto approccio che
dovrebbe contraddistinguere qualsiasi attività legata allo sfruttamento
delle risorse della natura.
provincia di roma
Consegna lavori sulla Maremmana II
(Nr) -
Il 26 marzo alla presenza dell’Assessore alla Viabilità ed Infrastrutture
della Provincia di Roma Piero Ambrosi, è avvenuta la consegna dei lavori
di manutenzione straordinaria previsti sulla S.P. Maremmana II.
I lavori previsti per un importo complessivo di euro 750.000
interesseranno nell’insieme oltre 10 Km di strada, ed in particolare
potenzieranno il tratto iniziale. Appena fuori l’abitato di Villa Adriana,
(Comune di Tivoli) e quello che attraversa i comuni di Gallicano e
Zagarolo.
Tra il Ponte Lucano, il popoloso insediamento del Villaggio Adriano ed il
Casello di Tivoli dell’autostrada Roma – L’Aquila, verranno ripristinate
la pubblica illuminazione, con l’istallazione di 8 nuovi pali e la
sostituzione di cavi e lampade; la canalizzazione e lo smaltimento delle
acque meteoriche, la ripavimentazione e l’introduzione di nuove misure di
sicurezza (segnaletica orizzontale e verticale, bande sonore in prossimità
delle curve, ecc.).
Nel tratto della Maremmana II, in direzione di Palestrina, i lavori
riguarderanno la bonifica delle pareti rocciose, la rimozione di massi, la
collocazione di barriere metalliche, la ricostruzione di presidi idraulici
per consentire il deflusso delle acque nei fossi. Si tratta di opere utili
ad una nuova messa in sicurezza di un’arteria vitale come la ‘Maremmana
II’ che, unitamente alla A24, costituisce un’autentica ‘porta’ su Roma ed
un’adduttrice fondamentale nei collegamenti dell’area est della Provincia.
La consegna di questi lavori, avviene all’indomani della rimozione della
frana sulla stessa Maremmana, a Gallicano, ed a qualche settimana
dall’auspicata sottoscrizione di un accordo di programma con i comuni di
Tivoli e Guidonia per accelerare la fase di realizzazione del nuovo Ponte
sull’Aniene e del cavalcavia sulla Tiburtina con innesto su Villanova di
Guidonia, per dotare finalmente quel territorio di un sistema
infrastrutturale, moderno e funzionale.
VIAGGIO IN
OLANDA - II Cerchio d’Oro
5 giorni-
4 notti a euro 670,00 - a Settembre dal 6 al 10
VOLO A/R +PULLMAN +VITTO E ALLOGGIO +VISITE GUIDATE
AMSTERDAM
(Rijksmuseum, Coster Diamonds, giro sui canali, visita alla città)
L’AIA (Palazzo del Governo, Corte Internazionale di Giustizia, Panorama
Mesdag)
DELFT (ceramiche e visita alla città) PIANO DELTA (sistema di dighe)
Città del CERCHIO D’ORO (Marken, Edam, mulini, zoccoli)
Veliero BATAVIA (ricostruzione di una nave del XVII sec)
Vitto e alloggio previsto su una barca a vela (46 m. e tre alberi)
Per informazioni e programma dettagliato rivolgersi a email greenevents@tiscali.it
John de Kievit cell 333-4049210; Manuela Gentili cell 339-8988065 |