frascati
Frascati deve qualcosa a Toffanello - 3.
(Valentino Marcon) - Toffanello era un uomo di profonda
cultura e documentatissimo e, se per caso gli capitava di non essere a
conoscenza di alcuni avvenimenti, andava a studiarseli, come quella volta
che dovendosi commemorare in cattedrale il 500esimo anniversario del
cardinal Bessarione (1972), gli fu proposto di presentarne la figura, ma,
non sapendone molto, andò a documentarsi con pignoleria all’Abazia di
Grottaferrata, dopo di che, poter affrontare…la scena, alla presenza di
ben quattro cardinali di santa romana Chiesa, tra cui Alfredo Ottaviani.
In quanto ai suoi articoli di taglio storico, questi vertevano sempre su
momenti della storia frascatana o tuscolana e personaggi famosi che con
questa storia ebbero a che fare (‘vip nel tuscolano’, aveva intitolato una
sua rubrica giornalistica). Così ebbe a ricordare e descrivere le
vicende di Catone, di Cicerone e il tusculanum, Publio Valerio Catone,
Campanella e Calasanzio, Pio II, Terenzio Mamiani, i cardinali Baronio,
Bessarione, Pietro Juliano, Annibal Caro, Canova, don Bosco; senza
tralasciare i ‘vip’ stranieri, come George Sand, Montesquieu, Federico
Guglielmo III, contemporanei come Karamanlis, Paolo VI, o il salesiano
don Marescalchi (autore di diverse commedie per ragazzi), e anche alcuni
‘locali’ che, senza il suo ricordo, sarebbero senz’altro finiti nel
dimenticatoio, come Amorino De Luca, Nazzareno Mennini, ed altri ancora.
Se di alcuni di questi personaggi ne stilava brevemente alcune linee
biografiche, magari cercando puntigliosamente anche quel piccolo dato che
li aveva portati a contatto con il tuscolano e Frascati in particolare, di
altri ne descriveva più a fondo le vicende personali ed umane oltre che la
loro collocazione storica.
Negli anni ’50 e fino alla metà degli anni ‘60 le filodrammatiche nel
tuscolano ebbero ancora un certo rilievo, grazie anche all’estro di
Toffanello con la sua ‘Piccola Ribalta’, successivamente divenuta ‘Piccolo
Teatro della Città di Frascati’(o ‘di Tuscolo’, altra dizione da lui
usata, cui si aggiunsero anche alcune opere di cui era autore Lucio De
Felici, come esempio: ‘Le scempiaggini di Scarpino’, tre sketch per
riviste). Tra le rappresentazioni sceniche, letture drammatiche, spesso di
taglio religioso ed educativo, ne citiamo solo alcune, tra le tante che
pubblicava con le editrici Ancora, LES (salesiani), o con le ‘Edizioni
Tuscolo’, per il teatro giovanile, ecc.: da ‘Lo sposo di madonna povertà’
(rappresentata il 4 ottobre del 1958 sul sagrato della Chiesa di san
Bonaventura), a ‘L’albero di Natale’, da La Passione di Gesù (che lui
aveva ricavato dal suo precedente trittico, “Io Barabba” nel 1969, seguito
da “Io Pilato” del 1971 e poi da “Io Giuda” del 1972), ‘Ci è nato un
pargolo’ (presentata al teatro dell’Asilo Micara con la regia di Vittorio
Nigrelli), e poi, ‘Borgatella’, ‘Canaglie’, ecc…
Con l’inizio degli anni ’70, pur restando sulla scena cittadina con le sue
‘rappresentazioni’ e qualche articolo di taglio storico, ma non più sul
suo giornale, non seguì più la politica tuscolana (anche se lui non ne
fece mai parte se non come osservatore della cronaca amministrativa,
spesso dando qualche frecciatina più che sacrosanta come quando se la
prese con alcuni amministratori DC frascatani che decantavano…
realizzazioni solo sulla… carta!). In un colloquio che ebbi con lui nel’97,
mi disse, che dal momento che era uscito ‘Presenza’ (un ciclostilato
sorto nel 1969, di taglio socio-ecclesiale, poi vicino all’area della
sinistra DC), non c’era più la necessità del suo giornale (Il Tuscolo),
tanto più che non aveva fonti di finanziamento, ma in realtà forse non
riusciva a condividere la politica del tempo.
Mandava comunque i suoi ‘pezzi’ per la pagina settimanale di Avvenire
(‘Lazio sette’). Dal 18 novembre del 1990 alla fine di marzo del 1991, in
vista dell’ottavo centenario dalla distruzione della città, scrisse anche
una storia di Tuscolo in 15 puntate. Pur non nascondendo le sue critiche
non sempre velate, ed anche qualche puntatina polemica, l’amore per la
città di Frascati era genuino, appassionato, quasi viscerale, ma non
“’razzistico’ come quello di certe associazioni locali” - come mi disse
una volta - così come fedele credente amava la chiesa tuscolana di
Liverzani, ma anche di Matarrese. A Toffanello da vivo non sarebbero
piaciute commemorazioni, ma ora che da qualche anno non è più, non sarebbe
il caso che l’Amministrazione comunale e il mondo culturale tuscolano
ricordassero degnamente quest’uomo che ha dato tutto sé stesso per la
nostra città? (fine)
frascati
Nuova pista d’Atletica
(Gelsino
Martini) -
Frascati, campo Mamilio 22 febbraio 2004, è il giorno di precollaudo per
la nuova pista d’Atletica. Sulla nuova base in Tartan troviamo gli atleti
amatori della Tusculum ed i ragazzi dell’Atletica Castellana. Nonostante
la giornata cupa, la passione ha il sopravvento, ed i primi passi di
riscaldamento si stampano sulla pista.
L’amministrazione Comunale, promotrice della ristrutturazione del centro
sportivo, è presente con l’Assessore allo sport Roberto Buccione, il Vice
Sindaco Amedeo Frascatani, l’Assessore Angeloantoni ed il Consigliere
Bernardo Iodice autore di un buon 5.000 (naturalmente in pista).
Il tempo si mostra clemente e collabora con gli atleti, permettendo agli
amatori della Tusculum adi proporsi in due batterie sui 5.000. Coordinati
dal Presidente (con un folto staff d’atleti e consiglieri della società),
la competizione vede sigillare un tempo di tutto rispetto in 17’ 30" da
Angelo Moschitti.
I ragazzi del prof. Sandro Di Paola, si sono cimentati nei 1.000 e 3.000,
dove l’astro nascente castellano, Ermini Aurora (2° ai campionati Italiani
di cross), fissa il tempo di 10’ 20" nei 3.000.
Vorrei esprimere un augurio al nuovo centro, un rispetto di convivenza tra
il Calcio e l’Atletica, tale da proiettare in campo nazionale ed
internazionale, atleti dei Castelli Romani.Per tutti gli amanti dello
sport, ed in particolare l’Atletica, un invito a partecipare al 4° Slam
Podistico Tusculum che con la gara delle Ville Tuscolane a Frascati il 25
Aprile, da il via alle competizioni, ritrovandosi il 1° Maggio a Rocca
Priora con la Corsa del Narciso.
frascati
30.000 euro
per assicurare gli ultra sessantenni
(Massimo
Silvi) -
L’Amministrazione di Frascati ha stanziato 30.000 euro per la stipula di
un’assicurazione in favore dei cittadini ultra sessantacinquenni.
L’iniziativa, è stata inserita nel Bilancio di Previsione 2004, approvato
nel Consiglio Comunale lo scorso febbraio. Il fondo consentirà agli over
65 di essere assistiti per i danni causati da un furto, un tentativo di
furto o una rapina. In controtendenza dunque con quanto sta avvenendo a
livello nazionale, Frascati prosegue la sua politica di attenzione nei
confronti delle fasce più deboli.
L’assicurazione del Comune è stata progettata per offrire una vasta
tipologia di assistenza, affinché possa portare un primo concreto aiuto
agli anziani che hanno subito danni per scippo, furto o suo tentativo. Per
fare solo qualche esempio, se si sono subiti tentativi di scasso e sia
stata compromessa l’efficienza degli infissi, con il reale rischio di
altri furti o atti vandalici, si potrà ottenere la sorveglianza di una
guardia giurata, entro tre ore dalla richiesta con copertura fino a 10
ore, in attesa che vengano effettuate le riparazioni necessarie. Oppure si
potrà ottenere l’assistenza di un fabbro se, a causa di uno scippo, sono
state sottratte le chiavi della propria abitazione; o ancora il pronto
intervento di un vetraio per il danneggiamento di porte o finestre; oppure
l’invio di tecnici, come fabbri, falegnami, elettricisti, idraulici per
garantire la sicurezza dei locali dell’abitazione nel caso di interventi
di emergenza; la collaborazione domestica qualora la persona che ha subito
il furto necessiti di un aiuto per sistemare la casa; e addirittura il
trasferimento in albergo con le relative spese a carico della polizza
assicurativa se, per questioni di inagibilità, sia necessario lasciare
l’abitazione. E ancora, sempre che il caso lo necessiti, l’invio di un
medico entro le 24 ore dall’evento e di un infermiere a domicilio in caso
di degenza post ricovero. Sempre in questo ultimo caso caso è prevista la
copertura delle spese per la prestazione di una collaboratrice domestica
per alcune ore la settimana (fino a un massimo di due settimane); e pareri
medici immediati e informazioni sanitarie telefoniche. |