monte porzio catone
Confraternita SS. Sacramento
(Gianluca Minucci) - La Confraternita del SS. Sacramento
rappresenta la più antica associazione di Monte Porzio Catone ed è tra
quelle più longeve anche del territorio limitrofo, infatti le sue origini
risalgono alla fine del 1500 ancor prima della realizzazione dell’attuale
Duomo, quando la famiglia Borghese volle istituirla per curare le
celebrazioni sacre e per diffondere il culto per il SS Sacramento. Questo
è testimoniato da documenti storici che risalgono appunto a tale epoca,
tratti dai resoconti delle visite pastorali del vescovo tuscolano. La
Confraternita è stata sempre protagonista nella vita religiosa e civile
del nostro Comune ma solo nel settecento con il cardinale Duca di York,
fautore di un rinnovamento di queste organizzazioni, venne stilato un
nuovo statuto nel quale sono stati delineati gli scopi e le motivazioni
che devono animare la vita associativa. Lo statruto è giunto fino ai
giorni nostri, rinnovato nel 1987, ed è ancora questo documento che, sotto
la protezione dei nostri protettori S. Filippo Neri e S. Carlo Borromeo,
ci ispira e ci guida nelle nostre decisioni.
La vita di un confratello deve essere guidata dalla SS Eucarestia, deve
infatti partecipare intensamente alle celebrazioni e deve, con la carità
verso i fratelli, testimoniare la propria fede cristiana. L’attività della
Confraternita, inoltre, è anche improntata verso una profonda vita
associativa che si concretizza in incontri conviviali, in gite sociali ed
in manifestazioni organizzate dalla Confraternita stessa. La stessa
associazione, inoltre, è responsabile dei locali della parrocchia e del
materiale in essi contenuto, oltre ad essere proprietaria di un oratorio e
di opere di elevato valore storico ed artistico, tra cui un crocefisso
datato 1575 in legno, uno stendardo di notevoli dimensioni del 1807 e
l’immagine del S.Bambino in cera del 1700.
Dal 1932, con Decreto Regio, la Confraternita è divenuta un’organizzazione
civilmente e giuridicamente riconosciuta; infatti, da poco tempo, è
responsabile della gestione delle luci votive del Cimitero comunale,
appalto che Le è stato affidato dall’Amministrazione Comunale.
Della Confraternita fa parte il Gruppo Amici del Presepe che organizza la
Mostra Internazionale dell’Arte Presepiale ed il famoso presepe in Duomo
che è ormai diventato una tradizione di profondo richiamo nei Castelli
Romani.
La nostra Organizzazione aspetta anche un Tuo interessamento affinché si
realizzino insieme progetti sempre più importanti per scoprire il vero
senso della vita per la maggior gloria di Dio e per il bene nostro e dei
fratelli .
Contatti: gianlucaminucci@tiscali.it - tel.fax.069447445
Programma attività 2004
Settimana Santa: celebrazione eucaristica del Giovedì Santo con lavanda
dei piedi , Deposizione dalla Croce e processione del Cristo Morto il
Venerdì Santo.
Il 26 maggio sarà organizzata la Festa di S.Filippo Neri presso la nostra
sede con un incontro conviviale tra i confratelli.
Domenica 13 Giugno festeggeremo il CORPUS DOMINI con processione ed
Infiorata per le vie del paese.
Sabato 19 Giugno sarà organizzata la IV Festa della Confraternita e della
solidarietà in collaborazione con la Delegazione della Croce Rossa di MPC
con una cena di beneficenza e con una messa solenne con adorazione
Eucaristica in piazza Duomo; a questa festa sono invitate tutte le
associazioni di Monte Porzio che svolgono delle attività nel campo sociale
per stare insieme e conoscerci e le Confraternite della zona.
1-9 Settembre: festeggiamenti patronali.
Il 4 novembre festeggeremo il patrono S.Carlo Borromeo presso la nostra
sede.
A Dicembre ci sarà la festa della Madonna di Loreto in Duomo. Nello stesso
periodo ci sarà la VII Mostra Internazionale dell’arte presepiale e il
presepe in Duomo.
L’attività della Confraternita sarà anche rivolta alla gestione delle luci
votive il cui contratto è stato firmato il 6 Aprile 2001 con apertura
dell’ufficio settimanalmente.
Nello stesso anno realizzeremo anche alcune opere di beneficenza in
collaborazione con altre realtà di Monte Porzio.
palestrina
La Cattedrale - La storia
(Tania Simonetti-Marco Cacciotti) - Eretta su un
antichissimo edificio in opera quadrata, sembra fosse utilizzata
originariamente ad
uso
civile, lo confermerebbe l’esistenza sulla facciata di una meridiana
solare, celebre ai tempi, che non è pensabile fosse stata apposta in una
costruzione ad uso religioso: le tracce dell’antico orologio solare sono
ancora oggi visibili sul prospetto principale della Basilica. Tuttavia la
cosa è discussa e vi è chi ha indicato nell’edificio un luogo di culto e
precisamente il Tempio dedicato a Giove fanciullo dove sarebbe stato
portato il giovane Agapito perché abiurasse la sua fede. Nella Basilica,
nell’anno 898 d.C., venne collocata la salma di sant’Agapito, che non era
più possibile conservare ed onorare in località Quadrelle, fuori delle
mura della città, per l’insicurezza del territorio causata dalle continue
scorrerie di bande armate. La traslazione avvenne in un memorabile
tripudio commosso di popolo: le spoglie del Santo in quell’occasione
furono sistemate sotto l’altare maggiore. La Basilica cristiana mantenne
le strutture e la forma originaria fino all’inizio del 1100 d.C.
allorquando il Vescovo prenestino Conone, uomo di vedute e di energie
eccezionali, ne decise l’ampliamento. Si costruirono allora due navate
laterali e si aprirono nell’aula preesistente degli ampi fornici di
comunicazione. L’edificio originale venne inoltre modificato a monte,
occupando una parte di quella che era stata la basilica pagana realizzando
ivi il presbiterio con l’altare maggiore e l’abside. Si innalzò inoltre la
torre campanaria e la facciata della Basilica venne adornata di un
timpano. Sotto il presbiterio venne ricavata una cripta, alta circa 2
metri, e della superficie di circa 100 mq. e vi furono deposte le reliquie
di s. Agapito. A lavori ultimati, lo stesso Pontefice, papa Pasquale II,
volle consacrare la Basilica così restaurata: era il 16 dicembre del 1117
d.C. I secoli che seguirono furono tra i più foschi e tragici della storia
di Palestrina che subì tutte le conseguenze della lotta di potere tra i
Colonna, signori della città, ed il papato. E così, nel 1298, la città
venne messa a ferro e fuoco dalle truppe del papa Bonifacio VIII, ma,
fortunatamente, almeno la Basilica, venne rispettata e si salvò dalla
furia distruttiva.
Negli anni successivi, le rinnovate fortune dei Colonna consentirono un
periodo di relativa tranquillità e se ne avvalsero i costanti prenestini
per ricostruire la loro città, ma già un secolo e mezzo più tardi un’altra
e più grave sventura si abbatterà su Palestrina. Artefice ne fu il
cardinale Giovanni Vitelleschi di Corneto, comandante dell’esercito del
papa Eugenio IV, il quale, a freddo, solo per prevenire ogni eventuale
iniziativa dei Colonna, in contrasto in quel momento con il Pontefice,
decise di distruggere la città dalle fondamenta. Nel marzo del 1437, dati
sei giorni di tempo ai cittadini per sloggiare, il Vitelleschi effettuò la
demolizione sistematica di Palestrina e questa volta nemmeno la Basilica
si salvò dalla furia distruttiva. Abbattuta la fortezza e le case della
città, vennero asportate le campane e demolito quasi totalmente il
campanile; perfino le porte e gli stipiti marmorei dell’ingresso della
Basilica vennero sottratti e le stesse reliquie di S.Agapito vennero
trasferite a Corneto. Di Palestrina non rimase pietra su pietra. Grande fu
lo sdegno nel mondo culturale e religioso per questi crimini e così il
papa Eugenio IV, per dissociarsi dall’impresa, poco tempo dopo ordinò di
arrestare per tradimento il Vitelleschi il quale tradotto a Castel Sant’Angelo
morì quasi subito per le ferite riportate al momento della cattura.
Cambiati i rapporti tra i Colonna ed il potere temporale la città si
riprese lentamente: non conosciamo la data certa di riapertura della
cattedrale che però dovrebbe essere anteriore al 1456 come si arguisce da
un’epigrafe sepolcrale che si trova presso la porta d’ingresso sulla
Piazza. Tra il 1500 e il 1600 la Cattedrale venne ampliata con la
realizzazione di due nuove cappelle - quella del Sacramento e quella dei
Colonnesi, entrambe con ingresso dalla navata di sinistra - e nel 1700
restaurata. Successivamente, nel 1839, in corrispondenza dell’ingresso
principale, venne costruito un avancorpo o loggiato che occluse gran parte
del prospetto riportato poi alla luce nel 1957: oggi la facciata è quella
della originare basilica con le tracce della famosa meridiana solare ed i
sovrastanti elementi ornamentali, in stile romanico, apposti all’epoca del
vescovo Conone.
Bibliografia: (Palestrina, Guida storico-turistica - Circ. Cult.
Prenestino “R. Simeoni”)
monte compatri
La BCC di Palestrina arriva a Laghetto
(Federico Gentili) - Nel 95° anno della fondazione, la Banca di
Credito Cooperativo di Palestrina ha inaugurato, a Laghetto, nel Comune
di
Monte Compatri, una nuova filiale. Una Banca che, attraverso una strategia
di espansione sicura, ma al tempo stesso prudente, continua a debuttare su
nuovi palcoscenici e a raccogliere le sfide di piazze e mercati
importanti, in un momento in cui anche le grandi banche del paese e i loro
vertici sembrano non godere, proprio, di un buon appeal mediatico. Dopo la
conquista dell’importante piazza di Tivoli, nell’anno da poco concluso, il
29 dicembre scorso iniziava ad operare la filiale della BCC di Laghetto,
una zona industriale in crescente espansione e dunque una scelta che
denota un’intelligente lungimiranza da parte degli operatori.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta il 15 febbraio, presso i locali della
nuova agenzia, in via Lago di Bolsena, alla presenza del Sindaco di Monte
Compatri Franco Monti, dell’on. Luigi Zanda, del Consigliere Regionale
della Margherita Bruno Astorre e del presidente della Comunità Montana
Giuseppe De Righi. Presenti, naturalmente, anche i massimi dirigenti della
banca: il Presidente della BCC, Marcello Cola, il Direttore Generale,
Sergio Castellazzi e il Direttore della filiale, Marco Scaramella.
Lettera alla
redazione
Il Coro Sing Out è un gruppo musicale, composto da giovani di Frascati e
dintorni, che esegue un repertorio di musica gospel e spiritual,
partecipando a numerose iniziative a carattere benefico. Qualche giorno fa
si è concluso il nostro Tour invernale e vorremmo ringraziare chi ci ha
ospitati durante questo “viaggio”:
· La Parrocchia S. Anna di Morena, Suor Paola, la sua mamma e tutta la
comunità
· L’Associazione “La Musa” di Aprilia
· La chiesa di S. Maria in Aracoeli al Campidoglio e l’Ass. “Leo Club Roma
Aurelium”
· La Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore a Cocciano
· La Scuola Materna di Villa Innocenti di Frascati
· La Parrocchia S. Giuseppe Artigiano al Buero, don Joselito e tutta la
comunità
· L’ Auditorium delle Scuderie Aldobrandini di Frascati e il Comune di
Frascati
· Le suore e la comunità della chiesa di Nostra Signora del Suffragio a
Torre Maura
· Tutti coloro che ci hanno sempre amato ed aiutato per:
- adottare a distanza una bambina cambogiana e farla studiare per tre anni
- aiutare suor Paola ed i suoi bambini della missione cambogiana di Bimbo
- aiutare l’associazione italiana Persone down
- aiutare i bambini lebbrosi di Calcutta - fondazione “Dominique Lapierre”
- aiutare l’associazione genitori portatori di handicap (Agpha onlus)
- dare “un mattone” per San Giuseppe artigiano a Rocca Priora
g r a z i e !!!! |