Il Muro
(Cristina Stillitano)
- Papà, perché costruiscono questo muro così alto?
- Per
dividerci, figlio mio.
- Da
chi ci devono dividere?
- Da
quelli che stanno dall’altra parte.
- E
perché?
- Perché così non ci facciamo più del male gli uni con gli altri.
- Perché ci facciamo del male, papà?
- Perché abbiamo paura e abbiamo rabbia.
- E
con il muro ci passerà la paura?
- No,
diventerà grande come questa barriera e dura come questo cemento.
- E
non potremo più passare dall’altra parte?
- No,
il nostro sguardo e i nostri piedi si fermeranno su questo limite. E ogni
volta che vorranno oltrepassarlo, verrà loro in mente tutto ciò che non
possono fare. E avranno più rabbia e più paura. Forse anche più ricordi.
Basterà un’occhiata per rammentarsi del muro e, poi, nemmeno quella: il
muro sarà dentro di noi. A indurirci, a spezzarci, a renderci ciechi e
sordi.
- Ma
se io mi immagino che dall’altra parte c’è una terra incantata con gente
che sorride e tanti frutti colorati, non proverò più odio.
- Ma
forse vorrai spezzare il muro e unirti a loro. E passerai tutta la vita a
desiderare una cosa che non ti è concessa.
- E
se immagino che di là ci sono mostri terribili e sanguinari che uccidono i
bambini?
- Così avrai paura e starai sempre nel terrore.
- Allora, papà, cosa posso immaginarmi che ci sia oltre quel muro?
- Tutto quello che c’è qui. E un’alta barriera per impedirci di vedere che
tra questa e quella parte non c’è nessuna differenza. |