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Sommario anno XIII numero 1 - febbraio 2004

 I NOSTRI PAESI - pagina 14

marino
1°Premio Intern.le di Cultura “Citta’ di Marino”
(Eliana Rossi) - Lo scrittore romano Sangiuliano, studioso di lettere classiche e di pedagogia, con il suo saggio “Il tempo della finzione – Modi e orizzonti della creatività”, è stato il vincitore della 1a edizione del Premio Internazionale di cultura “Città di Marino”, riservata al Saggio Inedito e ad altre opere dell’ingegno. Concorso indetto dalla Banca di Credito Cooperativo “San Barnaba” di Marino (BCC), con il patrocinio del Comune di Marino, del Rotary Club “Albalonga” e della Società “Dante Alighieri”. L’opera di Sangiuliano, edita da Sovera Multimedia del Gruppo Editoriale Armando, nella collana “Pensiero creativo”, è stata selezionata da una Giuria di eminenti studiosi: S.E. Bruno Fabi, filosofo e scrittore, già ordinario di Diritto Romano all’Università di Camerino (Presidente); Alessandro Ferrara, Ordinario di Filosofia Politica all’Università “Tor Vergata” di Roma; Aldo Onorati, scrittore, Direttore editoriale di Sovera; Paolo Pinto, scrittore e giornalista; Rosalma Salina Borello, Docente di Letterature Comparate all’Università “Tor Vergata” di Roma e Franco Campegiani, scrittore e Segretario del Premio con diritto di voto. Presidenti Onorari del Premio letterario, la Prof.ssa Giuliana Iozzi Geronzi e il Dott. Alessandro Masi, Segretario Generale della Società “Dante Alighieri”.
Il saggio prescelto, esamina le condizioni della creatività (tema del Concorso), nei tempi della simulazione in cui viviamo e individua vie correttive nella direzione di una società estetica (quindi eudemonistica, e quindi etica) che sappia restituire il gusto ed il motivo di vivere, sottraendo le finzioni linguistiche al dominio del gratuito e del menzognero, per ricondurle nell’ambito cognitivo-metaforico che più loro compete.
L’opera di Sangiuliano, che tra l’altro è anche un noto esponente dell’avanguardia letteraria, verrà immessa nella rete distributiva di Sovera e l’Ente promotore ne ha anche voluto fare omaggio ai Soci come strenna natalizia.
Da che cosa è scaturita l’idea di promuovere un concorso letterario?
“Il concorso è nato come idea di poter valorizzare la cultura e gli studiosi di Marino – chiosa il Presidente della BCC “S.Barnaba” di Marino, prof. Carlo Moretti – in particolare, una serie di personaggi che sono noti fuori di questa città, ma al suo interno non hanno avuto alcun riconoscimento. Si è pensato a questa vetrina, per rilanciare il nome di Marino a livello internazionale. Negli anni Trenta, infatti, la nostra città era rinomata all’Estero per la Sagra dell’Uva, ora decaduta a rango locale e, per questo motivo, si è cercato di riportarla ai fasti di una volta, per ottenere altresì, un richiamo turistico. Eccetto l’Istituto d’Arte, a Marino non ci sono scuole superiori. Questo decreta la mancanza di un fulcro culturale attivo, di un polo di riferimento in cui far convergere le capacità creative di ognuno, ed è per questo motivo che i giovani evadono, per trovare altrove luoghi di ritrovo. La novità di questa situazione è che deve essere una banca ad occuparsene, un istituto di credito che cerca di interessarsi ai problemi dei più bisognosi, di quelle persone come gli artigiani, i coltivatori diretti, la piccola e media impresa, che non sapevano a chi rivolgersi se non agli usurai. Si cerca di agire come una guida, perché non c’è alcun legame tra la cultura e l’economia. Mancano i luoghi d’incontro, le occasioni per mettere in luce quei personaggi che si sono aperti una strada, riscuotendo fama e successo all’esterno di Marino, paese d’origine di tante personalità, che hanno avuto un forte rilievo in campo musicale, economico e finanziario e proprio in quest’ultimo settore, va menzionato Cesare Geronzi, Presidente di Capitalia”.
A questa prima edizione del Premio letterario, ne seguiranno delle altre?
“L’intento è quello di tracciare il solco di una tradizione, - spiega Moretti – contiamo di continuare, caratterizzare il Premio come punto di riferimento per tutti i personaggi di Marino e a questo punto colgo l’occasione per ringraziare la preziosa collaborazione del dott. Salvatore Merra  (psichiatra, scrittore e direttore della collana “Pensiero creativo” dell’Editrice Sovera Multimedia n.d.r.), Franco Campegiani e Aldo Onorati. Abbiamo optato per la sezione saggistica, perché è di per sé già selettiva, forse in futuro il concorso sarà ampliato ad altri settori, tali da poter attrarre ulteriore interesse su altri argomenti. Anche il Sindaco, Ugo Onorati, è deciso a risollevare le sorti culturali di Marino ed insieme stiamo cercando di collaborare a questo progetto”.
Franco Campegiani ha tenuto a precisare che “avere da parte di un Ente di credito un incentivo a fare cultura è un motivo meritorio. Il prof. Walter Mauro si è complimentato per l’unicità dell’iniziativa, poiché in Italia c’è solo un altro concorso sulla saggistica. Essendo un argomento particolare, le idee, la circolazione del pensiero, confluiscono proprio nella saggistica. Le idee sono anche nell’arte e colpiscono di più, perché legate ai sensi. Nella saggistica, invece, siamo nel campo dell’astrazione”.
Nella Sezione A (saggio inedito), va segnalata, inoltre, la Menzione speciale “Culture a confronto”, per Giorgio Carpaneto, Mauro Cavallini e Anna Manna, invece, la Menzione speciale “Violenza e società” è stata assegnata a Vera Fisogni. Il Premio, prevedeva altresì, una sezione B, fuori concorso, al merito culturale e l’Amministrazione comunale ha deciso di consegnare una targa del Comune di Marino, allo scrittore e critico letterario Walter Mauro, autore di saggi su Alvaro, Fenoglio, Gramsci, Sciascia, Soldati e soprattutto di testi fondamentali nell’ambito dell’ermeneutica contemporanea, quali “Realtà, mito e favola nel romanzo italiano del Novecento” e “Cultura e società nella narrativa meridionale”. Non meno importanti le sue biografie di Armstrong e Gershwin, nonché i volumi “Jazz e universo negro” e “Blues e l’America nera”.
Tra i premi fuori concorso, è stata conferita la targa “Nostri operatori culturali nel mondo” al musicista Vittorio Nocenzi, donata dalla BCC “S.Barnaba” di Marino; alla scrittrice Bianca Silvestri, elargita dalla Rivista “Terza Pagina” della Sovera Editrice e la Targa alla Carriera Artistica, donata dall’Associazione Pro Loco di Marino al poeta Carmelo Falchi.
La cerimonia di premiazione della 1a edizione del Premio Internazionale di cultura “Città di Marino”, si è svolta sabato 31 gennaio, alle ore 17, presso il Ristorante “Domus Caesari” in Marino, Via Romana, 23.
PROFILO DI SANGIULIANO
Nato a Roma nel 1942, ha pubblicato numerosi libri di poesia tra i quali citiamo Geometrie del cuore (1976), Teorema fragile con argomenti (1988), Ode a Balzani (1992), Il vestito di Arlecchino (1999); come saggista: Il mito America. Hollywood e Fitzgerald (1983), Quando Roma cantava. Forma e vicenda della canzone romana (1986), Balzani fra spettacolo e folklore (1986), Il tempo della finzione. Modi e orizzonti della creatività (2003); come antologista: Eidolon. Le rovine e il senso, Tanto pe’ cantà, I giorni della Fenice, Canzoniere per Borges. Ha rappresentato l’Italia e la città di Roma in vari incontri internazionali di poesia. Presiede il centro Internazionale di Cultura FLORIDA, con le relative edizioni, nonché le giurie dei premi di poesia e scultura omonimi. Vive nella campagna di Aprilia in un giardino botanico di interesse internazionale, gli Horti Sangiulianei, sede anche di un museo di scultura all’aperto. Studioso di lettere classiche e di pedagogia, ha scritto numerosi articoli seguendo i suoi interessi di umanista integrale su temi di romanistica, filologia, didattica, filosofia, critica e teoria della letteratura, scienze della comunicazione, sociologia e “fitosofia”, disciplina da lui fondata e trattata con la rivista Civiltà del giardino. Suoi lavori sono tradotti in inglese, spagnolo, portoghese e francese.


grottaferrata
Incontro con padre Alex Zanotelli
(Edoardo Longobardi) - “Noi siamo il risultato degli incontri che facciamo nella nostra vita”, così esordisce padre Alex Zanotelli, Padre Alex Zanotellicomboniano, nella biblioteca di Grottaferrata venerdì 9 gennaio scorso in una conferenza organizzata dall’associazione culturale “idee in movimento”. E così davvero è stato: l’incontro con lui ti segna profondamente, ne esci diverso, è sconvolgente in modo risolutivo.
Numerosissime le persone venute ad incontrare quest’uomo minuto, dalla barba bianca, dalla voce pacata, materna, quasi un soffio a volte, le cui parole pesano come macigni. La sala gremita, ben oltre ogni ragionevole capienza, per oltre un’ora e mezza ad ascoltare quest’uomo - molti lo considerano fra i maggiori profeti del nostro tempo - raccontare la sua personale esperienza nei “sotterranei della storia” a condividere la miseria “dei dannati della terra”.
Korogocho una delle 100 baraccopoli di Nairobi, ove decine di migliaia di poveri vivono ammassati come sardine in qualche chilometro quadrato di territorio, fra polvere e fango, liquami fognari, fumi nauseabondi dai fuochi appiccati nella vicina discarica. Korogocho è simbolo fra tanti della odiosa ingiustizia che governa i rapporti fra le nazioni ove “il 20 % del mondo continua a papparsi l’83% delle risorse del mondo” e dove “le armi servono oggi a garantire che pochi possano continuare a papparsi quasi tutto a spese dei molti morti di fame” - sostiene padre Zanotelli.
“Morti di fame” non è una immagine retorica: rapporti ufficiali di organismi internazionali ci dicono che ogni anno sul pianeta le vittime per fame, malnutrizione, malattie curabili uguagliano in numero le vittime provocate dall’ultimo conflitto mondiale; dunque ogni anno gli effetti devastanti di una guerra mondiale si manifestano sotto gli occhi - inconsapevoli o indifferenti? - di noi tutti .
Gli USA, la maggiore potenza mondiale, stanziano oltre 60 miliardi di dollari per rinnovare il proprio arsenale militare, e sono pronti ad usarlo per difendere il livello di vita dei propri cittadini (lo afferma il ministro della difesa americana Rumsfield).
Il capo del governo del nostro paese sostiene che è dovere primario dei paesi ricchi esportare e consolidare la democrazia e gli stili di vita occidentali nei paesi del Sud del mondo. Questa è evidentemente una falsità: gli studiosi del settore concordano tutti nel ritenere che per estendere gli stili di vita dei paesi occidentale all’intera popolazione mondiale non basterebbero le risorse di altri tre pianeti simili al nostro, ed altri due per accumularvi i rifiuti prodotti. Dunque “occorre scegliere, da che parte stare, se dalla parte della vita o della morte”.
“Siamo persone, non tubi digerenti come vorrebbero convincerci le imprese commerciali con i loro spot pubblicitari” esorta padre Zanotelli, e invita a riflettere sul valore irripetibile della persona umana, sul valore irrinunciabile dei suoi diritti fondamentali all’acqua, all’aria, alla salute, al riparo, al cibo, sul valore insostituibile della diversità, sulla necessità a riconoscere ed accogliere “il volto” di chi ci vive accanto. “Non c’è bisogno dell’ascesi” - aggiunge - basta apportare piccoli ma significativi cambiamenti ai nostri stili di vita; ridurre i consumi in eccesso, scegliere in modo responsabile prodotti e servizi che non siano coinvolti con lo sfruttamento di donne e minori, con il traffico di armi o di organi, con inquinamenti devastanti l’ambiente naturale.
“Non verrò più sui Castelli romani” dice congedandosi - se prima non avrete dato vita sul territorio ad un nodo di collegamento solidale fra associazioni, movimenti, comunità capace di stimolare cittadini, partiti politici, istituzioni ad azioni coordinate di boicottaggio e resistenza attiva non violenta per la costruzione di un mondo migliore.
La rete tuscolana per la pace si è costituita ed opera sul nostro territorio proprio con queste finalità; essa raccoglie la sfida di Alex Zanotelli, ed intensificherà nei prossimi mesi la sua azione a favore della giustizia, dei diritti umani e civili, del rispetto e salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile quali presupposti per la convivenza pacifica tra i popoli. Chiede per questo il concorso di tutti i cittadini, le associazioni, i movimenti, le comunità disposte a fare questo percorso insieme. Per approfondimenti su questa realtà si può consultare il sito: www.sanbonaventura.it


grottaferrata
Padre Zanotelli e i misteri della finanza
(Claudio Comandini) - Le riflessioni di Zanotelli non permettono di nascondersi dietro i luoghi comuni della fede. “Se la II Guerra Mondiale ha fatto 50 milioni di morti, il Nuovo Ordine Mondiale ne fa 40 milioni l’anno. Per la globalizazzione gestita dalla finanza internazionale tutto è business, tutto è fame, come la privatizzazione dell’acqua, che nega bisogni e diritti fondamentali.” Mentre 500 miliardi di dollari spesi in armi garantiscono i privilegi di pochi, ci sono guerre dimenticate come quella in Congo, con 4 milioni di morti in tre anni, che fornisce il coltan, minerale utile all’hi-tec, muovendo interessi che coinvolgono paesi dal Kazakistan al Belgio. Il progetto dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC), che per 1.760 Km dal Mar Caspio al Mediterraneo attraversa l’Azerbaijan, la Georgia e la Turchia, comporta rischi enormi sia sulla popolazione locale, espropriata delle sue terre, sia su aree già in guerra, come le zone kurde e la Cecenia. L’affare coinvolge la Banca Intesa, i cui vertici (Corrado Passera e Giovanni Bazoli) hanno ricevuto da parte di Zanotelli una lettera di dissuasione. Enron e Parmalat sono l’aspetto più evidente dei disastri della speculazione finanziaria: se l’Africa paga prima e più degli altri, il “sud del mondo” passa dal Medio Oriente e arriva fino a qui. “Occorre agire consapevoli dell’equivalenza fra consumo e politica, praticando soluzioni come quella del boicottaggio, che con la Del Mointe-Kenja, responsabile di cattivo trattamento dei dipendenti, ha dato i suoi risultati.”

 I NOSTRI PAESI - pagina 14

Sommario anno XIII numero 1 - febbraio 2004