marino
1°Premio
Intern.le di Cultura “Citta’ di Marino”
(Eliana Rossi) - Lo scrittore romano Sangiuliano, studioso
di lettere classiche e di pedagogia, con il suo saggio “Il tempo della
finzione – Modi e orizzonti della creatività”, è stato il vincitore della
1a edizione del Premio Internazionale di cultura “Città di Marino”,
riservata al Saggio Inedito e ad altre opere dell’ingegno. Concorso
indetto dalla Banca di Credito Cooperativo “San Barnaba” di Marino (BCC),
con il patrocinio del Comune di Marino, del Rotary Club “Albalonga” e
della Società “Dante Alighieri”. L’opera di Sangiuliano, edita da Sovera
Multimedia del Gruppo Editoriale Armando, nella collana “Pensiero
creativo”, è stata selezionata da una Giuria di eminenti studiosi: S.E.
Bruno Fabi, filosofo e scrittore, già ordinario di Diritto Romano
all’Università di Camerino (Presidente); Alessandro Ferrara, Ordinario di
Filosofia Politica all’Università “Tor Vergata” di Roma; Aldo Onorati,
scrittore, Direttore editoriale di Sovera; Paolo Pinto, scrittore e
giornalista; Rosalma Salina Borello, Docente di Letterature Comparate
all’Università “Tor Vergata” di Roma e Franco Campegiani, scrittore e
Segretario del Premio con diritto di voto. Presidenti Onorari del Premio
letterario, la Prof.ssa Giuliana Iozzi Geronzi e il Dott. Alessandro Masi,
Segretario Generale della Società “Dante Alighieri”.
Il saggio prescelto, esamina le condizioni della creatività (tema del
Concorso), nei tempi della simulazione in cui viviamo e individua vie
correttive nella direzione di una società estetica (quindi eudemonistica,
e quindi etica) che sappia restituire il gusto ed il motivo di vivere,
sottraendo le finzioni linguistiche al dominio del gratuito e del
menzognero, per ricondurle nell’ambito cognitivo-metaforico che più loro
compete.
L’opera di Sangiuliano, che tra l’altro è anche un noto esponente
dell’avanguardia letteraria, verrà immessa nella rete distributiva di
Sovera e l’Ente promotore ne ha anche voluto fare omaggio ai Soci come
strenna natalizia.
Da che cosa è scaturita l’idea di promuovere un concorso letterario?
“Il concorso è nato come idea di poter valorizzare la cultura e gli
studiosi di Marino – chiosa il Presidente della BCC “S.Barnaba” di Marino,
prof. Carlo Moretti – in particolare, una serie di personaggi che sono
noti fuori di questa città, ma al suo interno non hanno avuto alcun
riconoscimento. Si è pensato a questa vetrina, per rilanciare il nome di
Marino a livello internazionale. Negli anni Trenta, infatti, la nostra
città era rinomata all’Estero per la Sagra dell’Uva, ora decaduta a rango
locale e, per questo motivo, si è cercato di riportarla ai fasti di una
volta, per ottenere altresì, un richiamo turistico. Eccetto l’Istituto
d’Arte, a Marino non ci sono scuole superiori. Questo decreta la mancanza
di un fulcro culturale attivo, di un polo di riferimento in cui far
convergere le capacità creative di ognuno, ed è per questo motivo che i
giovani evadono, per trovare altrove luoghi di ritrovo. La novità di
questa situazione è che deve essere una banca ad occuparsene, un istituto
di credito che cerca di interessarsi ai problemi dei più bisognosi, di
quelle persone come gli artigiani, i coltivatori diretti, la piccola e
media impresa, che non sapevano a chi rivolgersi se non agli usurai. Si
cerca di agire come una guida, perché non c’è alcun legame tra la cultura
e l’economia. Mancano i luoghi d’incontro, le occasioni per mettere in
luce quei personaggi che si sono aperti una strada, riscuotendo fama e
successo all’esterno di Marino, paese d’origine di tante personalità, che
hanno avuto un forte rilievo in campo musicale, economico e finanziario e
proprio in quest’ultimo settore, va menzionato Cesare Geronzi, Presidente
di Capitalia”.
A questa prima edizione del Premio letterario, ne seguiranno delle altre?
“L’intento è quello di tracciare il solco di una tradizione, - spiega
Moretti – contiamo di continuare, caratterizzare il Premio come punto di
riferimento per tutti i personaggi di Marino e a questo punto colgo
l’occasione per ringraziare la preziosa collaborazione del dott. Salvatore
Merra (psichiatra, scrittore e direttore della collana “Pensiero
creativo” dell’Editrice Sovera Multimedia n.d.r.), Franco Campegiani e
Aldo Onorati. Abbiamo optato per la sezione saggistica, perché è di per sé
già selettiva, forse in futuro il concorso sarà ampliato ad altri settori,
tali da poter attrarre ulteriore interesse su altri argomenti. Anche il
Sindaco, Ugo Onorati, è deciso a risollevare le sorti culturali di Marino
ed insieme stiamo cercando di collaborare a questo progetto”.
Franco Campegiani ha tenuto a precisare che “avere da parte di un Ente di
credito un incentivo a fare cultura è un motivo meritorio. Il prof. Walter
Mauro si è complimentato per l’unicità dell’iniziativa, poiché in Italia
c’è solo un altro concorso sulla saggistica. Essendo un argomento
particolare, le idee, la circolazione del pensiero, confluiscono proprio
nella saggistica. Le idee sono anche nell’arte e colpiscono di più, perché
legate ai sensi. Nella saggistica, invece, siamo nel campo
dell’astrazione”.
Nella Sezione A (saggio inedito), va segnalata, inoltre, la Menzione
speciale “Culture a confronto”, per Giorgio Carpaneto, Mauro Cavallini e
Anna Manna, invece, la Menzione speciale “Violenza e società” è stata
assegnata a Vera Fisogni. Il Premio, prevedeva altresì, una sezione B,
fuori concorso, al merito culturale e l’Amministrazione comunale ha deciso
di consegnare una targa del Comune di Marino, allo scrittore e critico
letterario Walter Mauro, autore di saggi su Alvaro, Fenoglio, Gramsci,
Sciascia, Soldati e soprattutto di testi fondamentali nell’ambito
dell’ermeneutica contemporanea, quali “Realtà, mito e favola nel romanzo
italiano del Novecento” e “Cultura e società nella narrativa meridionale”.
Non meno importanti le sue biografie di Armstrong e Gershwin, nonché i
volumi “Jazz e universo negro” e “Blues e l’America nera”.
Tra i premi fuori concorso, è stata conferita la targa “Nostri operatori
culturali nel mondo” al musicista Vittorio Nocenzi, donata dalla BCC
“S.Barnaba” di Marino; alla scrittrice Bianca Silvestri, elargita dalla
Rivista “Terza Pagina” della Sovera Editrice e la Targa alla Carriera
Artistica, donata dall’Associazione Pro Loco di Marino al poeta Carmelo
Falchi.
La cerimonia di premiazione della 1a edizione del Premio Internazionale di
cultura “Città di Marino”, si è svolta sabato 31 gennaio, alle ore 17,
presso il Ristorante “Domus Caesari” in Marino, Via Romana, 23.
PROFILO DI SANGIULIANO
Nato a Roma nel 1942, ha pubblicato numerosi libri di poesia tra i quali
citiamo Geometrie del cuore (1976), Teorema fragile con argomenti (1988),
Ode a Balzani (1992), Il vestito di Arlecchino (1999); come saggista: Il
mito America. Hollywood e Fitzgerald (1983), Quando Roma cantava. Forma e
vicenda della canzone romana (1986), Balzani fra spettacolo e folklore
(1986), Il tempo della finzione. Modi e orizzonti della creatività (2003);
come antologista: Eidolon. Le rovine e il senso, Tanto pe’ cantà, I giorni
della Fenice, Canzoniere per Borges. Ha rappresentato l’Italia e la città
di Roma in vari incontri internazionali di poesia. Presiede il centro
Internazionale di Cultura FLORIDA, con le relative edizioni, nonché le
giurie dei premi di poesia e scultura omonimi. Vive nella campagna di
Aprilia in un giardino botanico di interesse internazionale, gli Horti
Sangiulianei, sede anche di un museo di scultura all’aperto. Studioso di
lettere classiche e di pedagogia, ha scritto numerosi articoli seguendo i
suoi interessi di umanista integrale su temi di romanistica, filologia,
didattica, filosofia, critica e teoria della letteratura, scienze della
comunicazione, sociologia e “fitosofia”, disciplina da lui fondata e
trattata con la rivista Civiltà del giardino. Suoi lavori sono tradotti in
inglese, spagnolo, portoghese e francese.
grottaferrata
Incontro con
padre Alex Zanotelli
(Edoardo Longobardi) - “Noi siamo il risultato degli
incontri che facciamo nella nostra vita”, così esordisce padre Alex
Zanotelli,
comboniano,
nella biblioteca di Grottaferrata venerdì 9 gennaio scorso in una
conferenza organizzata dall’associazione culturale “idee in movimento”. E
così davvero è stato: l’incontro con lui ti segna profondamente, ne esci
diverso, è sconvolgente in modo risolutivo.
Numerosissime le persone venute ad incontrare quest’uomo minuto, dalla
barba bianca, dalla voce pacata, materna, quasi un soffio a volte, le cui
parole pesano come macigni. La sala gremita, ben oltre ogni ragionevole
capienza, per oltre un’ora e mezza ad ascoltare quest’uomo - molti lo
considerano fra i maggiori profeti del nostro tempo - raccontare la sua
personale esperienza nei “sotterranei della storia” a condividere la
miseria “dei dannati della terra”.
Korogocho una delle 100 baraccopoli di Nairobi, ove decine di migliaia di
poveri vivono ammassati come sardine in qualche chilometro quadrato di
territorio, fra polvere e fango, liquami fognari, fumi nauseabondi dai
fuochi appiccati nella vicina discarica. Korogocho è simbolo fra tanti
della odiosa ingiustizia che governa i rapporti fra le nazioni ove “il 20
% del mondo continua a papparsi l’83% delle risorse del mondo” e dove “le
armi servono oggi a garantire che pochi possano continuare a papparsi
quasi tutto a spese dei molti morti di fame” - sostiene padre Zanotelli.
“Morti di fame” non è una immagine retorica: rapporti ufficiali di
organismi internazionali ci dicono che ogni anno sul pianeta le vittime
per fame, malnutrizione, malattie curabili uguagliano in numero le vittime
provocate dall’ultimo conflitto mondiale; dunque ogni anno gli effetti
devastanti di una guerra mondiale si manifestano sotto gli occhi -
inconsapevoli o indifferenti? - di noi tutti .
Gli USA, la maggiore potenza mondiale, stanziano oltre 60 miliardi di
dollari per rinnovare il proprio arsenale militare, e sono pronti ad
usarlo per difendere il livello di vita dei propri cittadini (lo afferma
il ministro della difesa americana Rumsfield).
Il capo del governo del nostro paese sostiene che è dovere primario dei
paesi ricchi esportare e consolidare la democrazia e gli stili di vita
occidentali nei paesi del Sud del mondo. Questa è evidentemente una
falsità: gli studiosi del settore concordano tutti nel ritenere che per
estendere gli stili di vita dei paesi occidentale all’intera popolazione
mondiale non basterebbero le risorse di altri tre pianeti simili al
nostro, ed altri due per accumularvi i rifiuti prodotti. Dunque “occorre
scegliere, da che parte stare, se dalla parte della vita o della morte”.
“Siamo persone, non tubi digerenti come vorrebbero convincerci le imprese
commerciali con i loro spot pubblicitari” esorta padre Zanotelli, e invita
a riflettere sul valore irripetibile della persona umana, sul valore
irrinunciabile dei suoi diritti fondamentali all’acqua, all’aria, alla
salute, al riparo, al cibo, sul valore insostituibile della diversità,
sulla necessità a riconoscere ed accogliere “il volto” di chi ci vive
accanto. “Non c’è bisogno dell’ascesi” - aggiunge - basta apportare
piccoli ma significativi cambiamenti ai nostri stili di vita; ridurre i
consumi in eccesso, scegliere in modo responsabile prodotti e servizi che
non siano coinvolti con lo sfruttamento di donne e minori, con il traffico
di armi o di organi, con inquinamenti devastanti l’ambiente naturale.
“Non verrò più sui Castelli romani” dice congedandosi - se prima non
avrete dato vita sul territorio ad un nodo di collegamento solidale fra
associazioni, movimenti, comunità capace di stimolare cittadini, partiti
politici, istituzioni ad azioni coordinate di boicottaggio e resistenza
attiva non violenta per la costruzione di un mondo migliore.
La rete tuscolana per la pace si è costituita ed opera sul nostro
territorio proprio con queste finalità; essa raccoglie la sfida di Alex
Zanotelli, ed intensificherà nei prossimi mesi la sua azione a favore
della giustizia, dei diritti umani e civili, del rispetto e salvaguardia
dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile quali presupposti per la
convivenza pacifica tra i popoli. Chiede per questo il concorso di tutti i
cittadini, le associazioni, i movimenti, le comunità disposte a fare
questo percorso insieme. Per approfondimenti su questa realtà si può
consultare il sito:
www.sanbonaventura.it
grottaferrata
Padre
Zanotelli e i misteri della finanza
(Claudio Comandini) - Le riflessioni di Zanotelli non
permettono di nascondersi dietro i luoghi comuni della fede. “Se la II
Guerra Mondiale ha fatto 50 milioni di morti, il Nuovo Ordine Mondiale ne
fa 40 milioni l’anno. Per la globalizazzione gestita dalla finanza
internazionale tutto è business, tutto è fame, come la privatizzazione
dell’acqua, che nega bisogni e diritti fondamentali.” Mentre 500 miliardi
di dollari spesi in armi garantiscono i privilegi di pochi, ci sono guerre
dimenticate come quella in Congo, con 4 milioni di morti in tre anni, che
fornisce il coltan, minerale utile all’hi-tec, muovendo interessi che
coinvolgono paesi dal Kazakistan al Belgio. Il progetto dell’oleodotto
Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC), che per 1.760 Km dal Mar Caspio al Mediterraneo
attraversa l’Azerbaijan, la Georgia e la Turchia, comporta rischi enormi
sia sulla popolazione locale, espropriata delle sue terre, sia su aree già
in guerra, come le zone kurde e la Cecenia. L’affare coinvolge la Banca
Intesa, i cui vertici (Corrado Passera e Giovanni Bazoli) hanno ricevuto
da parte di Zanotelli una lettera di dissuasione. Enron e Parmalat sono
l’aspetto più evidente dei disastri della speculazione finanziaria: se
l’Africa paga prima e più degli altri, il “sud del mondo” passa dal Medio
Oriente e arriva fino a qui. “Occorre agire consapevoli dell’equivalenza
fra consumo e politica, praticando soluzioni come quella del boicottaggio,
che con la Del Mointe-Kenja, responsabile di cattivo trattamento dei
dipendenti, ha dato i suoi risultati.” |