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Sommario anno XIII numero 1 - gennaio 2004

 L'ANGOLO DELLA POESIA

L’ora del tramonto
Quando la sera il sole è un poco stanco
cambia colore e scende piano piano,
e mentre che s’accoccola nel cielo
l’uccelli lo punticchiano de nero.
            i colori sfumati de quest’ora
            te fanno provà strane senzazioni;
            profumano de rose e fior d’arancio,
            risvegliano i ricordi ed i pensieri.
Poi quando vedi il sole tutto rosso
e l’aria colorata che rinfresca,
te senti il corpo fiacco, rassegnato,
e l’anima più dolce del tramonto.
            Se vivi assai vicino alla natura,
            e ti stupisci ad ogni suo mostrarsi,
            possiedi ancora quei valori persi
            da chi non riesce più a meravigliarsi.
Riccardo Simonetti


Ogni momento
è anello d’acqua
nello stagno della vita

Risonanza anche
di anelli d’acqua
generati nello stagno
nei momenti passati
Armando Guidoni

Nella quiete

vibrante
risiede l’origine
essenza di vita
centro avvolgente
Armando Guidoni

Com’è triste la vita

se privata del sogno
fonte d’illusione
che dà alito
all’anima
alveo di me
Armando Guidoni


Porto mediterraneo

Ancore calummate sul fondale
Scafi ormeggiati alla banchina
Dell’odore del mare intrisi

In fiamme i margini del mondo
Sotto i bastioni della città vecchia
Torbide le acque dell’approdo

E pescatori reti a riparare...
Claudio Comandini

(poesia premiata al
“Premio Frascati” 1999,
presente anche sul libro

Un giorno lungo un sogno,
noubs 2001)



Marea
Sfiora la mano
Un brivido gocciola
La schiena un cubetto
di ghiaccio scioglie
l’arsura e il desiderio
appaga la marea si
dilata nell’oceano e
bianca schiuma
approda a riva
Marco Saya



a disegnar propriocezione
scena d’azione avverto
che poi
dell’emozione
dinamicar
parte l’azione

d’immaginar corso di scena
lo schermo mio fatto del corpo
di rispecchiar m’annuncia

ma di restare ancora qui
scena che adesso ho intorno
dentro
rende d’altro disegno

che di differenziar di stesso schermo
dal risonar distorto
trovo squilibrio
e di cader
di sfruttamento
fo passo avanti
antonio


Novembre

Piange novembre
lacrime di pioggia
su foglie morte.
Melodie di ricordi:
si rianimano voci
e carezze perdute.
Sorda è la terra
ai segni del cielo.
L’affanno ci opprime
in una corsa
senza meta,
senza speranza.
Nicola Bottari


Il tarlo

Sei tu...
crudele e spietato tarlo
che divori la vita minando
desideri e passioni, riducendo
l’amore in cenere.
            Sei tu...
            che bruci in un gelido momento
            tutti i sentimenti ardenti
            dimenticando che anch’io respiro,
            mangio e bevo.
Sei tu...
che fai ritornare la notte
per offuscare il cuore e
nel buio assoluto fai uscire dalla tua tana
l’ultimo lupo.
Mario Ceccani


I miei pensieri
leggeri come foglie d’autunno
volano, volano,
per arrivare al tuo cuore.

E il vento forte e deciso
sembra voler spazzar via
tutti i miei pensieri,
che si affollano pigiando,
pigiando,
nella mia mente.
Iole Baroli


Lampeggio, polimorfo,

di variopinta luce acceco,
dialettico nel dislettico:
moviola di granuli di sabbia
gettati nell’occhio dello schermo.
Enrico Pietrangeli


Ovunque volto

l’occhio è una bussola
e la mente l’artico

dove i pensieri si distaccano
come grossi iceberg

verso parole spola
dal sicuro impatto
per la scarsa visibilità

sull’animo.
Biagio Salmeri

 L'ANGOLO DELLA POESIA

Sommario anno XIII numero 1 - gennaio 2004