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Sommario anno XII numero 11 - novembre 2003

 ATTUALITÀ E COSTUME

Il black out “riaccende” le stelle
(Servizio per la Cultura e l’Informazione Scientifica) - Uno dei numerosi effetti insoliti creati dal black out Una foto dal satellite con l'Italia oscurataè stato quello di generare su tutta Italia un cielo eccezionalmente buio. Purtroppo su gran parte del paese era presente una copertura nuvolosa, ma laddove il cielo presentava squarci di sereno, lo spettacolo del cielo stellato in una volta celeste priva di inquinamento luminoso ha offerto uno spettacolo eccezionale.
Numerose segnalazioni pervenute da diverse località, dal Veneto alla Sicilia, hanno testimoniato la visibilità di una splendida Via Lattea, di stelle al limite delle possibilità dell’occhio umano e l’osservazione ad occhio nudo - anche da località di pianura normalmente inquinate di oggetti del profondo cielo quali la Grande Nebulosa di Orione (M42) e la Galassia di Andromeda (M31)!
La comunità degli astrofili italiani una volta di più ha potuto verificare gli effetti deleteri dell’insensato spreco di luce artificiale rivolta verso il cielo, con la duplice conseguenza negativa in termini di deficit energetico e di impossibilità di svolgere attività scientifiche, culturali, didattiche e divulgative legate alle osservazioni astronomiche. L’evento del black out, come già ricordato in un nostro precedente comunicato diffuso l’estate scorsa, rappresenta una ulteriore ammonizione affinchè si ponga finalmente attenzione ad una maggiore razionalizzazione dei consumi energetici, anche nelle ore notturne.           Il dibattito sull’opportunità della costruzione di nuove centrali non può prescindere dall’adozione di misure finalizzate alla razionalizzazione dei consumi ed al risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso. Spesso si chiedono ai cittadini sacrifici e buon senso per adottare un uso moderato degli elettrodomestici; riteniamo doveroso un analogo impegno da parte delle amministrazioni pubbliche, e degli Enti Locali in particolare, affinchè facciano un uso altrettanto sensato dell’illuminazione pubblica. Non è quindi pensabile che ad una maggiore produzione di energia, se necessaria, non si unisca, fin da subito, una politica di risparmio energetico che colpisca gli sprechi più inutili, come quelli che si riscontrano frequentemente nel settore dell’illuminazione notturna laddove manca una efficace legislazione.
Merita inoltre una riflessione il concetto, a nostro avviso errato, che “luce è bello” e che “più luce = più sicurezza”. Molto spesso si è ricorso ad una illuminazione esagerata di aree abitate ritenendola utile ad una limitazione di furti e atti di violenza. Eppure, perfino in situazioni di eccezionale emergenza (si pensi alla folla presente alla manifestazione della Notte Bianca a Roma) non si sono verificati episodi particolarmente gravi di vandalismo, panico, aggressioni o altro.
Ovviamente nessuno auspica il paradosso di una sorta di “black out permanente” nelle ore notturne: si ribadisce semplicemente che una illuminazione corretta, razionale e rispettosa delle norme sul risparmio energetico è in grado di garantire maggiore sicurezza e visibilità ai cittadini senza danneggiare l’ambiente notturno e senza impedire la percezione dell’universo in cui ci troviamo a vivere.

 ATTUALITÀ E COSTUME

Sommario anno XII numero 11 - novembre 2003