Modesti consigli per una aspirante molestatrice
(Franca Rame) - Ricordati che cenare prima di andare a letto
con qualcuno permette di riflettere: moltissimi uomini è meglio
immaginarseli tornati nel loro lettino piuttosto che trovarseli nel
proprio, la mattina dopo.
Se la riflessione non t’è servita comportati così: Prima regola:
spiazzare totalmente il tipo che ti piace. Sfrutta tutte le sue
“incertezze- timidezze- insicurezze”. Sii implacabile. Sfoggiare tutta la
“tua” di insicurezza ti farà sembrare “un tipo sicurissimo” Funziona
sempre! Quasi. Seconda regola: cerca di mettere in atto la massima
di Oscar Wilde “Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni”.
Evita di mostrarti troppo colta o intelligente. Ti gradirà molto di più se
un po’ sperduta... un po’ sciocchina ma piena di candori infantili. Trova
il modo di farlo sentire stupendo... se è grasso... digli che adori il
rotondo e il ridondante. Se è magro... che sentire le ossa in un abbraccio
ti fa svenire, se è piccolo... digli che provi una tenerezza incredibile e
che il tuo sogno è di amare un nano.
Fallo sentire giovane se è vecchio: “Adoro i nonni... e poi tu sei
straordinariamente intelligente... così “insolito”... un cervellone,
insomma!”
Ogni tanto tira fuori una certa dose di strafalcioni perché lui ti possa
correggere... gongolante di sentirsi superiore. Ti troverà adorabile! Non
gli chiedere come si chiama la moglie. Parlagli della mamma, la sua.
Evita di guardarlo come un taxi libero. Evita di guardarlo con quello
sguardo che riesce ad aprire una stanza da letto da sessanta metri di
distanza.
Sola o in compagnia, non allungare mai le mani, evita, specie se c’è
gente, di precipitarti a slacciargli la braghetta, non strizzargli i
testicoli, non tirargli giù con forza la cerniera dei pantaloni. Rischi di
effettuare “strappi” dolorosi: “S. Bartolomeo con la sua pelle in
spalla... è il simbolo di un amante che ha incontrato una donna travolta
dalla voglia insaziabile di spogliarlo tutto, forse un po’ troppo!”
Non tirarti su le sottane, se non dando la colpa al vento, non sfilarti le
mutandine e non le calzare sulla testa gridando “dammelo- dammelo!!”
Potrebbe fraintenderti. Chiedigli di spogliarsi senza fare storie, e metti
via la pistola.
Se ti ritrovi in macchina e c’è la luna e tu lo desideri taaantiiissimo”,
evita assolutamente, appena lui volta il viso dalla tua parte e sta
parlando dell’Inter e della mamma, di ficcargli una spanna di lingua in
bocca e gridare “com’è che non ce l’hai ancora duro?”
Puoi anche, sempre in macchina con la luna, raccontargli, senza piangere
ma con gli occhi lucidi (tu sai come si fa)... che da poco hai perso tuo
padre... forse anche la mamma... che hai più di una casa, che ti ritrovi
travolta dal come gestire una eredità esagerata, che ti sei ritrovata con
una piccola isola nelle Eolie, che non ti sposerai mai, che prendi la
pillola anche se non pensi di fare all’amore... perché non c’è nessuno che
ti interessi, fagli intendere... senza dirlo, che sei intonsa... quasi
vergine (fa niente se non lo sei, tanto lui non se ne accorge) che ami i
bambini, ma per adesso no, per carità! non ne voglio avere: “voglio
godermi la vita, liberata!” Che tra due giorni partirai per un lungo
viaggio... non si sa per dove... forse senza ritorno. Drammatica sì...
orfana sì... ma non troppo, mi raccomando... altrimenti si spaventano e
addio erezione. Sono così sensibili!
Lui, convinto di essere “il primo” e oltretutto di realizzare una
“sveltina” simpatica e senza impegno, sarà tuo quel tanto che a “te”
basta. Forse. E non provare imbarazzo quando una settimana dopo lo
incontrerai mentre avvinghiata ad un altro stai dicendo “ho appena perso
mio padre... sono ricca, sono vergine...” Ridigli in faccia e gridagli:
“Questa è la vita, coglione!”
Se siete a cena, guardalo - sbircialo - puntalo - adocchialo, ma non
appena lui posa i suoi occhi su di te, scivola via come un’anguilla!
Chiedi con voce isterica una sigaretta. Fa niente se non fumi... anzi,
meglio.
Fatti sentire nervosa... turbata, indifesa... timida, tremante... Resisti
alla voglia di fare “piedino-ginocchino”, di pizzicargli il sedere e con
la banale scusa di frullargli un orecchio non gli bisbigliare: “Ma che bel
culo che hai!”.
Non strappargli le mutande con le dita dei piedi mentre lo mordi dietro la
nuca: lo fa sentire inferiore sessualmente.
Almeno all’inizio mostrati impacciata, titubante, inesperta come farfalla!
In poche parole, lascia che sia lui a strappartele, le mutande... e tu, mi
raccomando, dì “noo, nooo...” ma dagli una mano, altrimenti te le rompe
per davvero!
Se nonostante l’ammirazione adorante, l’interesse per la sua mamma, per l’Inter
e per il porco Giuda, lui non fa una piega prova con: “M’hanno detto che
sei impotente...” Ti dimostrerà immediatamente il contrario... capace che
ti fa un tre amori uno dietro l’altro (anche se siete al ristorante)
gridando: “A chi impotente?! Qui ce n’è per tutti!” e sviene.
Se dopo le tue avance, appostamenti vari spuntando anche dai tombini,
dichiarazioni di stupendezza e quelle 400 telefonate lui non ci sta,
lascialo perdere e che sia stramaledetto! Vuol dire che non è il tuo tipo!
Prova col suo amico, c’è sempre un uomo pronto a farsi raccontare che è
bello, intelligente, colto, spiritoso... Pronto a farsi circuire,
spogliare, baciare, leccare... Insomma, come si dice?
Ah sì... pronto ad essere usato... molestato!
Ps: Ricordarsi che è sempre bene avere in Banca quel milione di dollari.
Fonte: C@c@o della Domenica |