Scoop
a perdere
(Jacopo Fo) - Non c’è acqua nel Po, non c’è un minimo
di vento che rinfreschi le città. Non c’è abbastanza elettricità per
tutti i condizionatori d’aria.
Non c’è nessun intervento sensato per porre rimedio a questa
situazione ambientale. Ad eccezione di qualche sindaco che organizza la
distribuzione di riduttori del flusso dell’acqua dei rubinetti, come è
successo a Colorno e a Monsano, sono poche le iniziative concrete.
Si parla di nuove centrali nucleari o a carbone mentre basterebbe ridurre
lo spreco. Le case degli italiani sono sprovviste di un minimo di
isolamento termico, quasi la metà dell’acqua potabile si perde perché
le tubature sono bucate. Città come Milano non sono dotate di impianti di
riciclo dell’acqua delle fogne, così fiumi d’acqua che potrebbero
dissetare i campi vengono buttati via.
I nostri refrigeratori per produrre aria fredda usano calore prodotto
elettricamente, nello stesso momento fuori dalla finestra il sole ci sta
dando una quantità mostruosa di caldo che potremmo benissimo utilizzare
per ottenere il freddo. Basterebbe avere pannelli solari collegati ai
condizionatori...
Intanto in Parlamento stanno discutendo sulla legge che obbliga l’Enel
a comprare energia elettrica prodotta dal gas al doppio del prezzo di
mercato. Ne abbiamo parlato su Cacao (http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1771),
in breve una legge che era stata inventata per incentivare la produzione
di elettricità da sole, vento e acqua è stata utilizzata per strapagare
elettricità prodotta in modo convenzionale (con il gas fossile). Il costo
per noi cittadini è di 60 mila miliardi di lire. Cioè un aumento del 7%
sulle bollette elettriche per 15 anni. Ma in Parlamento non stanno
discutendo di abolire questa vergogna ma di estendere i vantaggi della
cuccagna ad altri loro amici. Infatti, probabilmente, diventerà ecologico
(per legge) anche ottenere energia “gassificando” gli scarti della
produzione del petrolio (altra fonte energetica notoriamente rinnovabile e
inesauribile).
Forse mi sbaglio ma su questa questione (che ritroveremo nelle prossime
bollette dell’Enel) non si discute un gran che. Anzi non se ne parla
proprio. A nessuno conviene discutere posizioni indifendibili. Ne ho letto
qualcosa, ad esempio sul penultimo numero dell’Espresso ma non c’è
nessuna mobilitazione.
E pochissimi sembrano interessati a far sapere tutto quanto detto fin
qui.
Non a caso le ultime speranze di vedere una tv diversa sulle frequenze di
Rete 4 si assottigliano di giorno in giorno. E il piccolo crimine contro
Europa 7 continua a essere dimenticato mentre la legge Gasparri avanza a
colpi di scimitarra. Pareva che l’Udc fosse disposta a dare battaglia.
Poi le hanno (pare) promesso un posto alla direzione della Rai.
E Ciampi? Firmerà? Non firmerà?
Cari amiche, cari amici, vi auguro una vacanza meravigliosa. Ma se vedete
qualche stella cadente, oltre a esprimere i desideri che vi riguardano
individualmente (salute, amore e soldi) buttate un istante di desiderio
anche nel sogno di avere una televisione libera in Italia. E preparatevi
perché, visto che non ce la regalerà nessuno, a settembre dovremo
decidere se farcela da soli.
Gentile concessione de: il c@c@o della domenica (www.alcatraz.it) |