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Sommario anno XII numero 2 - febbraio 2003

 NEUROSCIENZE

Quadro generale e cronologia storica

Con questo numero introduciamo, con piacere, una nuova rubrica monografica di una disciplina giovane ma molto promettente. La rubrica proseguirà su queste pagine per almeno un anno. La cura personalmente Silvia Coletti, laureata in Filosofia della Scienza. L’autrice si occupa di studi teorici e storici relativi alle origini delle scienze naturali antiche (Euclide, Pappo, Pitagora, Plinio il vecchio e Lucrezio) e delle scienze naturali moderne (Buffon, Lamarck, Darwin, Spencer, Mendel). Successivi studi di Filosofia della Mente l’hanno condotta a specializzarsi sul mondo logico e linguistico di John R. Searle, docente presso l’Università di California a Berkeley. Attualmente studia le interconnessioni tra scienze cognitive e robotica.

(Silvia Coletti) - 1. Una disciplina nata poco prima del 1970. Le neuroscienze costituiscono un insieme integrato di discipline che ha per oggetto lo studio del cervello e del sistema nervoso degli organismi viventi a livello molecolare, biochimico e genetico. Scopo delle neuroscienze è quello di evidenziare la base biologica delle espressioni mentali e comportamentali dell’animale e dell’uomo a partire Sir Charles Sherrington, padre della moderna neurofisiologiadallo studio dalle singole cellule nervose (neuroni) e di insiemi neuronali di ridotte dimensioni. Questo approccio è stato inaugurato da John C. Eccles nel suo volume Le basi neurofisiologiche della mente (1963). In esso si unificavano, sulla relazione portante instaurata tra neurobiologia (vale a dire lo studio di singole cellule nervose e ridotte assemblee neuronali) e neurochimica (cioé lo studio del sistema nervoso a livello molecolare e biochimico), informazioni precedentemente frammentate nei separati ambiti dell’anatomia patologica, della fisiologia e della clinica.  In un secondo tempo si sono aggiunti i contributi della fisica, della cibernetica, della psicologia e della filosofia, la quale costituisce la più antica delle neuroscienze. I risultati di questo matrimonio di discipline, e soprattutto dei loro diversi apporti metodologici, si è rivelato sorprendente ed esplosivo. Negli ultimi 30 anni, le neuroscienze hanno avuto visto fiorire un significativo sviluppo anche grazie alla introduzione di nuove tecniche non invasive di indagine del sistema nervoso.
2. La diagnostica strumentale.
Sono tecniche, in linea di massima, costituite dalla:
(1) tomografia assiale computerizzata (TAC);
(2) risonanza magnetica nucleare (RMN);
(3) tomografia a emissione di positroni (PET);
(4) tomografia a emissione di singoli positroni (SPET).
Questi strumenti, messi a punto nell’ambito della neuroradiologia, hanno consentito una conoscenza particolareggiata del funzionamento del sistema nervoso, rendendo necessaria una rilettura critica dei risultati delle singole discipline scientifiche. Esse forniscono inoltre utili indicazioni a discipline di confine come la:
(a) etologia;
(b) psicologia;
(c) psichiatria;
(d) neuropsicologia;
(e) neurologia.
Sigmund Freud - L’analistaMicroscopio di Robert HookLa diagnostica strumentale può essere considerata come il risultato della applicazione di una serie di tecniche di neuroimmagine (brain imaging  ) adottate per indagare le alterazioni strutturali e funzionali dell’encefalo. Messi a punto o perfezionati in anni recenti, questi nuovi strumenti di indagine del sistema nervoso, molto avanzati e sofisticati, permettono di visualizzare il cervello umano in modo non invasivo, consentendo una approfondita analisi degli elementi costitutivi e della dinamica di funzionamento dell’encefalo e del sistema nervoso. Da questi studi emerge con sempre maggiore chiarezza l’esistenza di una stretta correlazione tra attività mentali e processi chimico-fisici del cervello. Viene così avvalorata l’ipotesi che la malattia mentale come quella neurologica non sia altro che l’espressione di una alterazione a livello delle cellule nervose.
3. I grandi  contributi delle tante discipline costituenti.
Le diverse scienze biomediche che confluiscono nelle neuroscienze studiano il comportamento del sistema nervoso sotto punti di vista fortemente differenziati.
Essi possono venire classificati, come segue, secondo una scala di misura ascendente dal nanoscopico fino al macroscopico. I vari livelli sono quindi:
(i)  molecolare;
(ii) biologico;
(iii) genetico;
(iv) patologico;
(v) psicologico;
(vi) comportamentale.
Il livello microscopico comprende:
 - la biochimica della membrana cellulare;
 - la biochimica dei trasportatori di molecole;
 - la bioenergetica;
 - l’elettrofisiologia;
 - la neurofarmacologia
Il livello intermedio comprende:
 - la biologia cellulare;
 - la istologia
 - la neurofisiologia.
Il livello macroscopico comprende:
 - psicologia fisiologica;
 - la neuropsicologia;
 - la psicofisiologia.
4. Le teorie della mente. Negli ultimi decenni si sono fortemente sviluppati gli studi sulle funzioni superiori del sistema nervoso. Nel campo delle scienze cognitive sono state formulate diverse teorie della mente. Il presente breviario intende tracciare un sommario excursus  delle varie teorie e degli scienziati che si sono resi responsabili di studi e ricerche di notevole importanza per la comprensione dei fenomeni e dei processi inerenti all’encefalo e al sistema nervoso. Per cominciare, sembra il caso di fornire una succinta cronologia degli eventi caratteristici, la quale prende le mosse dai tempi precedenti all’epoca cristiana, a dimostrazione di come queste problematiche siano sempre state di primaria importanza nell’ambito del pensiero filosofico dei saggi e degli studiosi di tutti i tempi.
5. Cronologia degli studi sulla mente.  
Ca. 4000 A.C. - Documenti sumeri segnalano l’effetto euforizzante della pianta del papavero.
Ca. 2700 A.C. - Shen Nung inventa l’agopuntura.
460-379 A.C. - Ippocrate definisce l’epilessia come disturbo del cervello.
460-379 A.C. - Ippocrate dichiara che il cervello è coinvolto nelle sensazioni ed è la sede dell’intelligenza.
387 A.C. - Platone insegna a Atene: sostiene che il cervello sia sede del processo mentale.
280 A.C. - Erasistrato di Chio ipotizza le divisioni del cervello.
1316 - Mondino de’ Luzzi scrive il primo manuale europeo di anatomia (Anothomia).
1536 - Nicola Massa descrive il fluido cerebrospinale.
1586-Alessandro Piccolomini distingue la corteccia dalla materia bianca.
1604- Johannes Kepler descrive l’immagine retinica invertita.
1658 - Johann Jackof Wepfer teorizza che la rottura di un vaso sanguigno nel cervello può causare apoplessia.
1665 - Robert Hooke progetta in dettaglio il suo primo microscopio.
1681 - Thomas Willis conia il termine neurologia.
1721 - La parola anesthesia compare per la prima volta in un dizionario inglese.
1774 - Franz Anton Mesmer introduce il magnetismo animale (più tardi definito ipnosi).
1791 - Luigi Galvani pubblica un lavoro sulla stimolazione elettrica dei nervi della rana.
1800 - Alessandro Volta inventa la pila.
1803 - Fredrich Serturner isola la morfina dall’oppio.
1809 - Luigi Rolando usa la corrente galvanica per stimolare la corteccia.
1811 - Julien Jean Legallois scopre il centro respiratorio nel midollo.
1817 - James Parkinson pubblica un Saggio sulla paralisi tremula.
1821 - Charles Bell descrive la paralisi facciale ipsilaterale.
1824 - F. Magendie fornisce la prima prova del ruolo del cervelletto nell’equilibrio.
1836 - Charles Dickens, il romanziere, descrive l’apnea ostruttiva durante il sonno.
1837 - Jan Purkyne descrive le cellule cerebrali e identifica il nucleo del neurone.
1842 - Crawford W. Long usa l’etere sull’uomo.
1843 - James Braid conia il termine ipnosi.
1844 - Horace Wells usa il protossido d’azoto durante l’estrazione del dente.
1845 - William Morton dimostra l’anestesia da etere all’Ospedale Generale del Massachusetts.
1851 - Heinrich Muller è il primo a descrivere i pigmenti colorati nella retina.
1853 - W. B. Carpenter propone il ganglion sensoriale (talamo) come sede della coscienza.
1859 - Charles Darwin pubblica l’Origine delle specie.
1862 - Hermann Snellen inventa il metodo delle lettere (eyechart) per verificare la qualità della visione nell’esame oftalmico.
1866 - Julius Bernstein avanza la ipotesi che un impulso nervoso sia un’onda negativa.
1869 - Francis Galton sostiene che l’intelligenza è ereditaria e pubblica il Genio ereditario.
1875 - Richard Caton è il primo a registrare l’attività elettrica del cervello.
1879 - Camillo Golgi descrive il muscolo tendineo.
1879 - William Crookes inventa il tubo a raggi catodici.
1883 - Sir Victor Horsley descrive gli effetti dell’anestesia del protossido d’azoto.
1884 - Karl Koller scopre le proprietà anestetiche della cocaina.
1888 - William W.Keen è il primo a rimuovere il meningioma intracraniale.
1891 - Heinrick Quincke introduce la puntura lombare.
1894 - Franz Nissi contrassegna i neuroni con il viola della dalia.
1895 - Wilhelm Roentgen inventa i raggi X.
1895 - Heinrick Quincke effettua la puntura lombare per studiare il liquido cerebrospinale.
1897 - Felix Hoffmann sintetizza l’acido acetilsalicilico (aspirina).
1899 - Bier usa la cocaina per l’anestesia intraspinale.
1900 - Sigmund Freud pubblica l’Interpretazione dei sogni.
1900 - C.S.Sherrington dichiara che il cervelletto è il ganglion capo del sistema percettivo.
1903 - Ivan Pavlov conia il termine riflesso condizionato.
1906 - Alois Alzheimer descrive la degenerazione presenile.
1913 - Edwin E. Goldmann trova la barriera del cervelletto impermeabile alle grandi molecole.
1920 - Viene fondata la Società di Chirurgia Neurologica.
1928 - P. Bard suggerisce che il meccanismo neurale della collera è nel diencefalo.
1929 - Hans Berger pubblica i suoi risultati del primo elettroencefalogramma umano.
1932 - Max Knoll ed Ernest Ruska inventano il microscopio elettronico.
1932 - Smith, Klein e French introducono la prima anfetamina (Benzedrina).
1937 - James W. Papez sviluppa la teoria viscerale dell’emozione.
1937 - J.Z.Young suggerisce che l’assone gigante del calamaro può essere usato per capire le cellule nervose.
1946 - Il presidente Truman firma la Legge Nazionale sulla Salute Mentale.
1948 - Viene fondata l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
1949 - John Cade scopre che il litio è un trattamento efficace per la depressione bipolare.
1949 - Donald O.Hebb pubblica L’Organizzazione del Comportamento: una Teoria Neuropsicologica.
1953 - Eugene Aserinski e Nathaniel Kleitman descrivono i movimenti veloci dell’occhio (Rapid Eye Movement) durante la fase di sonno vicino al risveglio.
1956 - L.Leksell usa gli ultrasuoni per esaminare il cervello.
1956 - Rita Montalcini e Stanley Cohen isolano e purificano il fattore di crescita nervosa.
1960 - Olen Hornykiewicz indica che la dopamina nel cervello è più bassa del normale nei pazienti affetti dal morbo di Parkinson.
1969 - Si fonda la Società per le Neuroscienze.
1974 - Viene fondata la Associazione Internazionale per lo studio del dolore.
1987 - La Fluoxetina (il noto Prozac) viene introdotto come trattamento per la depressione.
2000 - Carlsson, Greenberg e Kandel si dividono il Premio Nobel per la Medicina per i loro studi sulla propagazione di segnali nel sistema nervoso.

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