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Sommario anno XII numero 2 - febbraio 2003

 I NOSTRI PAESI - pagina 9
rocca priora
G.S. Amici del Pedale
(Nicola Pacini) - Si sono riuniti, “dopo un anno di attività e molte soddisfazioni”, precisa il dinamico presidente del Gruppo Sportivo Amici del Pedale, Giovanni Corvesi, i soci del sodalizio per l’assemblea annuale e per discutere insieme il bilancio e preparare l’attività sociale per questo anno 2003.

Sono ormai passati diversi anni da quando un gruppo di ciclisti non professionisti diede vita al G.S. Amici del Pedale e radunò un folto numero di appassionati, provenienti da Rocca Priora, Monte Compatri, Monte Porzio, Frascati e Roma. Da allora il sodalizio è cresciuto, l’attività sociale è aumentata e si è arrivato ad organizzare anche una Gran Fondo per le ardue salite di Rocca Priora, giunta ormai alla quarta edizione ed avviata a diventare una classica regionale. “Durante lo scorso anno” dice il presidente Corvesi, abbiamo partecipato a varie manifestazioni amatoriali del nostro settore. Tra queste ricordiamo a giugno la Gran Fondo Ceramiche Appia Nuova-Cicli Viola, con partenza ed arrivo alle Capannelle, il Giro del Lazio per amatori, che ha visto la partecipazione di migliaia di appassionati. Ancora a Giugno un gruppo di nostri soci ha partecipato alla classica Gran Fondo “Trofeo Campagnolo”, con oltre 4.500 partecipanti. Dal 9 al 17 giugno inoltre abbiamo organizzato una settimana sulle dolomiti Bellunesi, con percorsi giornalieri su quelle impegnative salite.
Inoltre quasi tutte le domeniche, tempo permettendo, ci sono le uscite sociali con mete nei luoghi più caratteristiche detta nostra regione. Si parte al mattino in bici, poi alla meta ci raggiungono altri Soci spesso i familiari, si pranza sul posto e si ritorna in pulman. Questo è un buon sistema per coinvolgere il maggior numero di soci e le famiglie.
Chiediamo a Corvesi se tutta questa attività è realizzata in proprio oppure con il sostegno economico di qualcuno. “Il nostro Gruppo si autofinanzia, in quanto non abbiamo grandi spese. Una volta acquistato il materiale di consumo magliette, bici, non abbiamo altre necessità. Però abbiamo alcuni imprenditori locali che ci danno una mano: il Magazzino Edile Capretti, la Edilizia Palmieri e quella di Proietti. Voglio, in ultimo, sottolineare la grande coesione del nostro gruppo, composto in massima parte da over 60. Tutti appassionati dello sport ciclistico, e per questo seguono costanti allenamenti arrivando a percorrere, non di rado, fino a 200 Km ad uscita”.

castelli romani
2003: anno internazionale dell’acqua
(Franco Medici) - L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2003 “Anno Internazione dell’Acqua”. Il 22 marzo 2002, Kofi Annan, Segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione della giornata Mondiale dell’Acqua ha dichiarato: “Circa 1,1 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua sicura da bere, 2,5 miliardi di persone non hanno accesso a servizi adeguati, e più di 5 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie collegate all’acqua, 10 volte il  numero di persone che, in media, muoiono in guerra ogni anno. Troppo spesso, l’acqua è considerata come un bene gratuito ed inesauribile. Eppure anche dove le risorse idriche sono sufficienti o abbondanti, esse sono sempre più a rischio a causa dell’inquinamento e della domanda crescente. Entro il 2025, è probabile che due terzi della popolazione mondiale vivranno in paesi con una moderata o forte scarsità di risorse idriche. L’accanita concorrenza per le risorse idriche ha suscitato il timore che le questioni relative all’acqua racchiudano germi di violenti conflitti”.

Il quadro di riferimento è tutt’altro che confortante, la scarsezza d’acqua costituisce ormai un problema sociale: in Italia vengono erogati mediamente 383 litri per abitante al giorno (l/ab * di), con un record per noi negativo, se ci poniamo tra i paesi a sviluppo tecnologico avanzato, e se facciamo riferimento alla quantità d’acqua  utilizzata, cioè quella che arriva a destinazione, che è pari a 278 (l/ab * di): vale a dire una perdita nelle tubazioni pari a circa il 28%.
Scendiamo di scala e cerchiamo di capire cosa accade nel nostro territorio, facendo riferimento ai 15 comuni del recinto Tuscolano - Artemisio, ( cioè i comuni del parco dei Castelli), anche se un bilancio idrico corretto andrebbe esteso dalla zona dei laghi fino al mare essendo la falda di riferimento unica e contigua. Secondo uno studio della Regione Lazio del gennaio 1999, effettuato dallo Studio Lotti, il fabbisogno idrico complessivo secondo i tre settori tradizionali di utenza (industriale, agricolo, civile) è di circa 57 milioni di m3 (Mm3) per anno, in realtà il dato è sottostimato di almeno il 10% perché il calcolo fa riferimento a dati relativi al 1991, comunque lo studio citato risulta essere il  più aggiornato e completo. In altre parole abbiamo bisogno ogni anno di 57 Mm3 di acqua, il problema è ora capire come viene soddisfatta questa richiesta. 40 Mm3/anno vengono erogati da enti acquedottistici  che prelevano all’interno della nostra area, 7 Mm3/anno da un ente che preleva all’esterno (il Simbrivio), è evidente lo squilibrio: (57-47) = 10 Mm3/anno vengono prelevati autonomamente  dalla popolazione mediante prelievi diretti dalla falda. Il bilancio tra fabbisogno ed erogazione evidenzia uno squilibrio che è ancora più evidente se consideriamo il problema da un altro punto di vista, quello del bilancio delle risorse ambientali. In realtà in un sistema equilibrato da punto di vista ambientale è possibile prelevare dalla falda solo l’acqua di ricarica, cioè quella che deriva dalle precipitazioni: tale quantità, che costituisce la risorsa d’acqua disponibile al consumo,  è stimabile in 33 Mm3/anno. Se facciamo i conti: (57-33) = 24 Mm3/anno vengono emunti dalle riserve d’acqua, stiamo cioè prelevando dalle riserve d’acqua, vale a dire dal patrimonio lasciatoci in eredità.
Queste semplici considerazioni evidenziano la situazione, che  per altro è già nota agli addetti ai lavori: lo Studio Lotti dichiara, nel lavoro commissionato dalla Regione Lazio, che nell’area dei Castelli Romani la somma del deflusso sotterraneo e dei prelievi superano di circa 16 Mm3/anno il valore della ricarica. G. Capelli, dell’Università di Roma III, in una pubblicazione del 1998 sulla idrologia del distretto albano dichiara: ”Sembra evidente che l’equilibrio tra ricarica degli acquiferi e livelli dinamici si sia rotto. Tuttavia, pur di fronte ad un disastro ambientale di immensa portata, non esiste una documentazione delle perdite di risorsa idrica nel tempo, che andrebbe valutata sia quantitativamente che qualitativamente”.
Gli abitanti dei Comuni dei Castelli si sono accorti del problema assistendo sconcertati e impotenti all’ abbassamento progressivo del livello dei laghi Albano e di Nemi dovuto a prelievi diretti d’acqua e sovrasfruttamento della falda di ricarica. Italia Nostra, sollecitata da continue segnalazioni a riguardo, ha chiesto il 10 dicembre 2002, con atto formale di diffida, notificato alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e alle Autorità di Bacino Regionali di interdire, vista la carenza della risorsa idrica, i prelievi diretti d’acqua dai laghi Albano e di Nemi.
Chiediamo, nell’anno internazionale dell’acqua, di applicare la Legge n. 36 del 1994 (Legge Galli) che, nei principi generali richiamati all’art.1, suggerisce: “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.
Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale”.

frascati
Adolescenti e cibo: tra allarmi e “fai da te”
(La redazione) - Cosa mangiano gli adolescenti? Le diete fai da te, i Mac Donald’s, le pizzerie di quartiere, le multinazionali dell’alimentazione, sembrano aver conquistato uno spazio un tempo controllato esclusivamcnte dalla cucina di casa.

Quanti adolescenti fanno colazione al mattino? Quanti pranzano da soli? Come influisce l’alimentazione sul loro umore, sulla soglia della loro attenzione durante le lezioni scolastiche?
A queste domande stanno cercando una risposta i docenti dell’Istituto Salesiano Villa Sora di Frascati che accoglie 810 ragazzi e giovani dagli 11 ai 19 anni nella Scuola Media e nei Licei classico e scientifico. Un campione assai significativo della popolazione dei teen-agers.
Il prof. Roberto Innocenzi, dietista-nutrizionista, insegnante di educazione fisica e operatore corporeo di bioenergetica, sta sperimentando con loro una metodologia originale: non più lezioni teoriche su principi nutritivi e calorie, ma la ripresa del contatto con la propria corporeità e con le proprie emozioni. I cibi non sono descritti, ma vengono portati in aula, toccati, associati tra loro, si chiede quali sensazioni essi suscitano.
“La qualità e la quantità del cibo - afferma il prof. Innocenzi - condizionano pesantemente gli stati d’animo personali. Durante l’adolescenza il corpo, sotto la spinta dì pressioni sociali e psicologiche, diventa molto spesso oggetto di manipolazione e controllo. La dietomania, tanto diffusa tra i teen-agers alle prese con il continuo rimodellamento della propria immagine corporea può essere una causa importante degli squilibri alimentari ed ormonali”
Gli  incontri con gli adolescenti sono la prima fase di un progetto che coinvolgerà in seguito i genitori, e si proporrà come un servizio scolastico permanente. Esso comprenderà sia la valutazione dello stato nutrizionale e della qualità dell’alimentazione (con elaborazione di diete personalizzate), sia sedute orientate verso il riequilibrio delle energie bio-emozionali e del rapporto con il proprio corpo e l’immagine di sé.
Per informazioni: Prof. Roberto Innocenzi 06/942.1831  info@villasora.it
 I NOSTRI PAESI - pagina 9

Sommario anno XII numero 2 - febbraio 2003