rocca
priora
G.S.
Amici del Pedale
(Nicola Pacini) - Si sono riuniti, “dopo un anno di
attività e molte soddisfazioni”, precisa il dinamico presidente del
Gruppo Sportivo Amici del Pedale, Giovanni Corvesi, i soci del sodalizio
per l’assemblea annuale e per discutere insieme il bilancio e preparare
l’attività sociale per questo anno 2003.
Sono ormai passati diversi anni da quando un gruppo di ciclisti non
professionisti diede vita al G.S. Amici del Pedale e radunò un folto
numero di appassionati, provenienti da Rocca Priora, Monte Compatri, Monte
Porzio, Frascati e Roma. Da allora il sodalizio è cresciuto, l’attività
sociale è aumentata e si è arrivato ad organizzare anche una Gran Fondo
per le ardue salite di Rocca Priora, giunta ormai alla quarta edizione ed
avviata a diventare una classica regionale. “Durante lo scorso anno”
dice il presidente Corvesi, abbiamo partecipato a varie manifestazioni
amatoriali del nostro settore. Tra queste ricordiamo a giugno la Gran
Fondo Ceramiche Appia Nuova-Cicli Viola, con partenza ed arrivo alle
Capannelle, il Giro del Lazio per amatori, che ha visto la partecipazione
di migliaia di appassionati. Ancora a Giugno un gruppo di nostri soci ha
partecipato alla classica Gran Fondo “Trofeo Campagnolo”, con oltre
4.500 partecipanti. Dal 9 al 17 giugno inoltre abbiamo organizzato una
settimana sulle dolomiti Bellunesi, con percorsi giornalieri su quelle
impegnative salite.
Inoltre quasi tutte le domeniche, tempo permettendo, ci sono le uscite
sociali con mete nei luoghi più caratteristiche detta nostra regione. Si
parte al mattino in bici, poi alla meta ci raggiungono altri Soci spesso
i familiari, si pranza sul posto e si ritorna in pulman. Questo è un buon
sistema per coinvolgere il maggior numero di soci e le famiglie.
Chiediamo a Corvesi se tutta questa attività è realizzata in proprio
oppure con il sostegno economico di qualcuno. “Il nostro Gruppo si
autofinanzia, in quanto non abbiamo grandi spese. Una volta acquistato il
materiale di consumo magliette, bici, non abbiamo altre necessità. Però
abbiamo alcuni imprenditori locali che ci danno una mano: il Magazzino
Edile Capretti, la Edilizia Palmieri e quella di Proietti. Voglio, in
ultimo, sottolineare la grande coesione del nostro gruppo, composto in
massima parte da over 60. Tutti appassionati dello sport ciclistico, e per
questo seguono costanti allenamenti arrivando a percorrere, non di rado,
fino a 200 Km ad uscita”.
castelli
romani
2003:
anno internazionale dell’acqua
(Franco Medici) - L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
ha proclamato il 2003 “Anno Internazione dell’Acqua”. Il 22 marzo
2002, Kofi Annan, Segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione
della giornata Mondiale dell’Acqua ha dichiarato: “Circa 1,1 miliardi
di persone non hanno accesso all’acqua sicura da bere, 2,5 miliardi di
persone non hanno accesso a servizi adeguati, e più di 5 milioni di
persone muoiono ogni anno per malattie collegate all’acqua, 10 volte il
numero di persone che, in media, muoiono in guerra ogni anno.
Troppo spesso, l’acqua è considerata come un bene gratuito ed
inesauribile. Eppure anche dove le risorse idriche sono sufficienti o
abbondanti, esse sono sempre più a rischio a causa dell’inquinamento e
della domanda crescente. Entro il 2025, è probabile che due terzi della
popolazione mondiale vivranno in paesi con una moderata o forte scarsità
di risorse idriche. L’accanita concorrenza per le risorse idriche ha
suscitato il timore che le questioni relative all’acqua racchiudano
germi di violenti conflitti”.
Il quadro di riferimento è tutt’altro che confortante, la scarsezza
d’acqua costituisce ormai un problema sociale: in Italia vengono erogati
mediamente 383 litri per abitante al giorno (l/ab * di), con un record per
noi negativo, se ci poniamo tra i paesi a sviluppo tecnologico avanzato, e
se facciamo riferimento alla quantità d’acqua
utilizzata, cioè quella che arriva a destinazione, che è pari a
278 (l/ab * di): vale a dire una perdita nelle
tubazioni pari a circa il 28%.
Scendiamo di scala e cerchiamo di capire cosa accade nel nostro
territorio, facendo riferimento ai 15 comuni del recinto Tuscolano -
Artemisio, ( cioè i comuni del parco dei Castelli), anche se un bilancio
idrico corretto andrebbe esteso dalla zona dei laghi fino al mare essendo
la falda di riferimento unica e contigua. Secondo uno studio della Regione
Lazio del gennaio 1999, effettuato dallo Studio Lotti, il fabbisogno
idrico complessivo secondo i tre settori tradizionali di utenza
(industriale, agricolo, civile) è di circa 57 milioni di m3 (Mm3) per anno, in realtà il dato è sottostimato di almeno il
10% perché il calcolo fa riferimento a dati relativi al 1991, comunque lo
studio citato risulta essere il più
aggiornato e completo. In altre parole abbiamo bisogno ogni anno di 57 Mm3 di acqua, il problema è ora capire come viene soddisfatta
questa richiesta. 40 Mm3/anno vengono erogati da
enti acquedottistici che
prelevano all’interno della nostra area, 7 Mm3/anno
da un ente che preleva all’esterno (il Simbrivio), è evidente lo
squilibrio: (57-47) = 10 Mm3/anno vengono prelevati
autonomamente dalla
popolazione mediante prelievi diretti dalla falda. Il bilancio tra
fabbisogno ed erogazione evidenzia uno squilibrio che è ancora più
evidente se consideriamo il problema da un altro punto di vista, quello
del bilancio delle risorse ambientali. In realtà in un sistema
equilibrato da punto di vista ambientale è possibile prelevare dalla
falda solo l’acqua di ricarica, cioè quella che deriva dalle
precipitazioni: tale quantità, che costituisce la risorsa d’acqua
disponibile al consumo, è
stimabile in 33 Mm3/anno. Se facciamo i conti: (57-33) = 24 Mm3/anno vengono emunti dalle riserve d’acqua, stiamo cioè
prelevando dalle riserve d’acqua, vale a dire dal patrimonio lasciatoci
in eredità.
Queste semplici considerazioni evidenziano la situazione, che
per altro è già nota agli addetti ai lavori: lo Studio Lotti
dichiara, nel lavoro commissionato dalla Regione Lazio, che nell’area
dei Castelli Romani la somma del deflusso sotterraneo e dei prelievi
superano di circa 16 Mm3/anno il valore della
ricarica. G. Capelli, dell’Università di Roma III, in una pubblicazione
del 1998 sulla idrologia del distretto albano dichiara: ”Sembra evidente
che l’equilibrio tra ricarica degli acquiferi e livelli dinamici si sia
rotto. Tuttavia, pur di fronte ad un disastro ambientale di immensa
portata, non esiste una documentazione delle perdite di risorsa idrica nel
tempo, che andrebbe valutata sia quantitativamente che
qualitativamente”.
Gli abitanti dei Comuni dei Castelli si sono accorti del problema
assistendo sconcertati e impotenti all’ abbassamento progressivo del
livello dei laghi Albano e di Nemi dovuto a prelievi diretti d’acqua e
sovrasfruttamento della falda di ricarica. Italia Nostra, sollecitata da
continue segnalazioni a riguardo, ha chiesto il 10 dicembre 2002, con atto
formale di diffida, notificato alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma,
al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e alle
Autorità di Bacino Regionali di interdire, vista la carenza della risorsa
idrica, i prelievi diretti d’acqua dai laghi Albano e di Nemi.
Chiediamo, nell’anno internazionale dell’acqua, di applicare la Legge
n. 36 del 1994 (Legge Galli) che, nei principi generali richiamati
all’art.1, suggerisce: “Tutte le acque superficiali e sotterranee,
ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una
risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.
Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative ed
i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio
ambientale”.
frascati
Adolescenti
e cibo: tra allarmi e “fai da te”
(La redazione) - Cosa mangiano gli adolescenti? Le diete fai
da te, i Mac Donald’s, le pizzerie di quartiere, le multinazionali
dell’alimentazione, sembrano aver conquistato uno spazio un tempo
controllato esclusivamcnte dalla cucina di casa.
Quanti adolescenti fanno colazione al mattino? Quanti pranzano da soli?
Come influisce l’alimentazione sul loro umore, sulla soglia della loro
attenzione durante le lezioni scolastiche?
A queste domande stanno cercando una risposta i docenti dell’Istituto
Salesiano Villa Sora di Frascati che accoglie 810 ragazzi e giovani dagli
11 ai 19 anni nella Scuola Media e nei Licei classico e scientifico. Un
campione assai significativo della popolazione dei teen-agers.
Il prof. Roberto Innocenzi, dietista-nutrizionista, insegnante di
educazione fisica e operatore corporeo di bioenergetica, sta sperimentando
con loro una metodologia originale: non più lezioni teoriche su principi
nutritivi e calorie, ma la ripresa del contatto con la propria corporeità
e con le proprie emozioni. I cibi non sono descritti, ma vengono portati
in aula, toccati, associati tra loro, si chiede quali sensazioni essi
suscitano.
“La qualità e la quantità del cibo - afferma il prof. Innocenzi -
condizionano pesantemente gli stati d’animo personali. Durante
l’adolescenza il corpo, sotto la spinta dì pressioni sociali e
psicologiche, diventa molto spesso oggetto di manipolazione e controllo.
La dietomania, tanto diffusa tra i teen-agers alle prese con il continuo
rimodellamento della propria immagine corporea può essere una causa
importante degli squilibri alimentari ed ormonali”
Gli incontri con gli
adolescenti sono la prima fase di un progetto che coinvolgerà in seguito
i genitori, e si proporrà come un servizio scolastico permanente. Esso
comprenderà sia la valutazione dello stato nutrizionale e della qualità
dell’alimentazione (con elaborazione di diete personalizzate), sia
sedute orientate verso il riequilibrio delle energie bio-emozionali e del
rapporto con il proprio corpo e l’immagine di sé.
Per informazioni: Prof. Roberto Innocenzi 06/942.1831
info@villasora.it |