Le
ipotesi di sanatoria contenute in Finanziaria
(Legambiente) - “Il 2002 si potrebbe chiudere con 42mila
nuove case abusive, il 50% in più dell’anno scorso. Dobbiamo
ringraziare la Maggioranza, che coi suoi ripetuti e insistiti programmi di
condono edilizio fa lievitare il mercato del mattone illegale”. Così
Ermete Realacci, presidente di Legambiente, torna a criticare le proposte
di condono edilizio presentate da parlamentari della Maggioranza come
emendamenti alla Finanziaria. La semplice ipotesi di condono edilizio sia
all’epoca del provvedimento del Governo Craxi (ministro dei Lavori
pubblici Nicolazzi), sia all’epoca del precedente Governo Berlusconi
(ministro dei lavori pubblici Radice) ha determinato i maggiori picchi di
abusivismo edilizio. Negli anni in cui di discusse il primo condono
(varato poi nell’85) le costruzioni abusive superarono nel 1983 il tetto
delle 105mila (+50% rispetto all’82), nel 1984 la cifra di 125.000.
Erano state 70mila nell’82 e scesero a 60mila nel 1985. Lo stesso è
avvenuto nel 1994, seconda legge di sanatoria urbanistica. Durante i mesi
di discussione delle legge sono state costruite 83mila abitazioni
fuorilegge (+43% rispetto all’anno prima, in cui erano state 58mila;
l’anno successivo tornarono). “Dunque - spiega Realacci - è
realistico attendersi per l’anno in corso un aumento del 50% nel numero
delle costruzioni abusive realizzate nel nostro Paese: potremmo arrivare a
42.000 case illegali, una spianata di cemento di oltre 4mln di mq.”
Legambiente chiede dunque con forza il ritiro degli emendamenti alla
Finanziaria che prevedono, sotto varie forme, l’introduzione di
pericolose sanatorie edilizie. |