labico
Disinnescata
la bomba d’aereo
(Luca Marcantonio) - La tensione e la preoccupazione che si
erano accumulate per l’operazione sono state stemperate dalla grande
professionalità con la quale ognuno ha fatto la propria parte, e così
Labico è tornata alla quotidiana attività dopo aver vissuto qualche ora
di allerta. Ci riferiamo all’opera di disinnesco dell’ordigno bellico
lasciato cadere da un aereo durante il primo conflitto mondiale, e
ritrovato in un terreno durante uno scavo. La situazione è stata gestita
come meglio non si poteva, con grande attenzione ma senza creare inutili
allarmismi. Il sindaco di Labico Alfredo Galli ed il vice Andrea Giordani
hanno messo a punto tutte le misure necessarie per far disinnescare
l’ordigno senza compromettere la sicurezza pubblica. Sono stati quindi
allertati gli organi competenti ed emesse ordinanze di sgombero ed
evacuazione di strade, case e terreni che ricadevano in un raggio di ampia
sicurezza intorno alla zona del ritrovamento. I cittadini interessati sono
stati accompagnati presso un centro di accoglienza appositamente allestito
nel territorio comunale, il traffico sulla statale Casilina è stato
interrotto, come pure la circolazione dei treni e il passaggio di aerei a
quote inferiori ai trecento metri. Per gli amanti delle statistiche la
bomba è stata fabbricata in America o in Inghilterra, pesava 500 libbre e
conteneva ben 130 chili di esplosivo, mentre il nome del modello è AN-M.
E così, sotto l’attenta sorveglianza degli uomini della Protezione
Civile comandati dal Prefetto Fernando Santoriello, alla presenza di
Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Carabinieri e autorità civili, sono
iniziate le operazioni di disinnesco dell’ordigno. Incaricati della
delicata missione sono stati i militari del VI Reggimento Genio Pionieri,
agli ordini del capitano Giorgio Colombo. È stato interessante ed
incredibile scoprire che la spoletta ed il meccanismo interno erano in
perfetto stato di conservazione, con molle ancora funzionanti e
ottimamente lubrificate. Dopo essere stata resa inoffensiva, la bomba è
stata quindi trasportata presso una cava di Artena, dove è stata fatta
brillare senza correre rischi. Tutto bene, grazie alla collaborazione ed
alla preparazione degli uomini che hanno consentito la perfetta riuscita
dell’intervento.
frascati
Uno
sguardo retrospettivo sul Novecento
(Luca Ceccarelli) - Bisogna riconoscere che questo 2002 che
si avvia a conclusione è stato, per le Scuderie Aldobrandini di Frascati,
una stagione di esposizioni d’arte molto interessante, che ha avuto
nella mostra Abitare l’immagine un suo degno coronamento. La
mostra, che proseguirà fino al 12 gennaio, e gode tra l’altro
dell’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, presenta delle
pitture a olio e dei disegni di alcuni tra i più importanti scrittori e
poeti del Novecento italiano, come Eugenio Montale, Lalla Romano, Carlo
Levi, Dino Buzzati, Pier Paolo
Pasolini, Giovanni Testori, a cui è stato aggiunto Hermann Hesse,
scrittore tedesco, che spicca, tra l’altro, per la sua fertilità di
produzione artistico-pittorica.
Piuttosto che appesantire l’esposizione con dovizia di pannelli
esplicativi, gli organizzatori hanno preferito un documentario, elaborato
con spezzoni di repertorio di Rai Educational, e la collaborazione
dell’assessorato alla cultura del Comune di Frascati, contenente
interviste a ciascuno degli scrittori e poeti presentati, con
l’eccezione di Hermann Hesse che viene presentato con un’intervista
che Alessandro Baricco realizzò alcuni anni orsono, per la sua
trasmissione Barnum, al filosofo Gianni Vattimo.
L’esposizione permette di riconoscere, oltre alla scontata diversità
dello stile figurativo dei vari artisti-letterati, anche la profonda
affinità tra la rispettiva espressione figurativa e la poetica narrativa
o lirica. Il lirismo da elegia di Lalla Romano, il violento espressionismo
di Giovanni Testori, il surrealismo di Dino Buzzati.
Forse, non tutti sono al medesimo livello sul piano artistico: ad un
pittore a tutto tondo come Carlo Levi si affiancano degli appassionati
dilettanti come Eugenio Montale e Pier Paolo Pasolini. Ma non mancano le
sorprese. Giovanni Testori è uno scrittore meno conosciuto di quanto la
sua opera lirica e drammaturgica meriterebbero, che ha elaborato una
poesia di grandissima tensione mistica. E analoga, sofferta tensione,
ritroviamo nei suoi esperimenti di disegno della Testa del Battista,
e nei due acquerelli su carta che rappresentano il medesimo soggetto. Lo
stesso dicasi per le 10 Crocefissioni del 1985 in pastello grasso e matita
su carta, e per la Crocefissione ad olio del 1949. Tutte le norme e gli
steccati iconologici vi vengono superati, in favore di un accoglimento di
tutte le tensioni dell’arte figurativa del Novecento, onde restituire al
tema concretezza di vissuto, al di là di una vena mediocremente
devozionale.
Il documentario, che viene trasmesso senza interruzione, funge da degno
coronamento alla raccolta: interessante, tra le altre cose, una divertente
conversazione tra un Carlo Levi incantato dietro alle sue fantasticherie
di immagini e parole e un
Indro Montanelli che lo prende benevolmente in giro. La mostra, unita
documentario, offrono un panorama d’insieme sulla cultura e la civiltà
del Novecento. I sogni di rinnovamento della società di Pasolini (grande
operatore culturale, oltre che artista) sembrano, insieme, decisamente
datati, e dotati di una grandezza che difficilmente è stato possibile
riscontrare in epoca successiva. Le contadine di Carlo Levi, appartengono
anch’esse ad un mondo che, piano piano, si sta dissolvendo dietro di noi
con le sue miserie e le sue grandezze, la sua civiltà industriale e il
suo stile di vita frugale e contadino, le sue ideologie e il suo
conservatorismo.
rocca
priora
Didattica
ambientale nelle scuole
(Nicola Pacini) - È il decimo anno che la XI Comunità
Montana organizza corsi di
Didattica Ambientale nelle scuole medie ed elementari del territorio
montano.
Quest’anno sono interessate alle lezioni 70 classi delle scuole
elementari e 65 delle medie, per un totale di circa 2400 studenti. Un bel
successo! I corsi saranno tenuti da esperti del WWF e da obiettori di
coscienza che collaboreranno sia alle lezioni che alle escursioni nei
boschi del nostro territorio. A questo proposito il Parco dei Castelli
Romani, alcuni Comuni e alcune associazioni private, stanno operando per
curare e far conoscere gli antichi sentieri e le sorgenti nei nostri
boschi.
Durante le lezioni i ragazzi saranno aiutati a realizzare lavori
ecologici, dei quali in seguito verrà allestita una mostra.
I corsi saranno diretti alla conoscenza dell’ambiente, ai problemi
delle acque e delle problematiche legate allo sviluppo,
all’inquinamento, al riciclaggio dei rifiuti ed alla raccolta
differenziata, alla conoscenza approfondita del mondo forestale. Altri
argomenti che verranno trattati, la difesa delle risorse idriche e del
suolo, l’agricoltura biologica e naturale, la salute, l’alimentazione.
zagarolo
Mostra
dell’UPTER
(Carlo Marcantonio) - In quell’antico maniero dei
Rospigliosi, oggi acquistato dal Comune di Zagarolo, è stata inaugurata
una mostra di pittura di artisti dalle diverse estrazioni anagrafiche.
L’esposizione è stata organizzata dall’UPTER, la libera università
popolare aperta a tutti, il cui vicepresidente Tonino Tosto in veste di
relatore ha spiegato davanti ad un’attenta e numerosa platea
l’importanza delle varie attività promosse dal suo ateneo. Tale
concetto è stato ripreso e sviluppato dall’assessore Daria Mattogno e
dal sindaco di Palestrina Enrico Diacetti. A coordinare i concetti
pittorici e le scelte tematiche degli espositori è stato demandato il
noto artista Gino Guida. Tra i pittori presenti Massimo Bazzoffi che si
distingue per un elaborato in incisione particolarmente valido, Patrizia
Panzironi con un elegante notturno in cui tutto è silenzio e immobilità,
Emilia Corrente il cui ritratto di uomo è intelligente ed
intellettualistico oltre che interessante per la scelta del colore, e
Giulia Alese, una giovanissima che già dimostra un temperamento sicuro.
monte
porzio catone
V
Mostra Intercontinentale dell’Arte Presepiale
(Marco Primavera) - L’Associazione Amici del Presepe di
Monte Porzio Catone, organizzerà per il quinto anno consecutivo la bella
mostra dei presepi che avrà inizio il 18 dicembre e terminerà il 6
gennaio.
Per la prima volta avrà luogo all’interno di nuovi locali e non più
nei caratteristici locali nel centro storico del paese, dove saranno
esposti oltre cento presepi di provenienza sia nazionale che estera,
grazie al coinvolgimento di numerose Ambasciate anche presso la Santa
Sede.
I presepi si differenziano per dimensioni (anche grandi 40 mq),
materiali, tecniche di lavorazione e stili, tra i quali un ruolo
importante lo hanno le opere che rappresentano la migliore tradizione
napoletana, romana.
La preziosità della mostra, è anche rappresentata proprio dalla
presenza di diversi presepi provenienti da più parti del mondo, che vi
farà scoprire in che modo vengono realizzate tali opere all’estero.
Altro passaggio importante è la visita del presepe realizzato
all’interno del Duomo il quale si inaugurerà la sera del 24 dicembre.
Informazioni posso essere prese al numero 069447445 o scrivendo una
e-mail a gianlucaminucci@tiscali.it o visitando il sito
dell’associazione (www.amicidelpresepe.supereva.it) anche se in fase di
allestimento.
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