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Sommario anno XI numero 4 - aprile 2002

 L'ANGOLO DELLA POESIA - pag. 22

In occasione della premiazione del secondo "Concorso di Poesia Alfredo Michetti" organizzato dal Photo Club Controluce (vedi il servizio alle pagine 20 e 21), abbiamo dedicato questa pagina a tutti i "ragazzi" che hanno ricevuto un premio.


Matteo Ulizzi1° assoluto
3a C, S.M.S. Ungaretti – Marino

Ho pensato
Ho pensato alla vita di un bambino.
Ogni parola, un passo avanti.
            Ho desiderato volare nel cielo,
            ogni stella, una piccola vita.
Ho pensato a quei tramonti di fuoco,
ogni colore, una speranza.
            Ho chiesto solitudine,
            ogni ombra, un dubbio.
Ho desiderato donare tutto,
ogni dono, un bambino felice.


Marta Sacchetti2a assoluta
1a A, Ist. Compr. – Monte Compatri

11 Settembre
Era Settembre,
l’autunno rubava i colori
rimasti nei rimasugli dell’estate
spingeva le sue mani sulle foglie
facendole cadere sul terreno bagnato.
Lontano vicino
quel settembre era grigio di cenere,
rovente di polvere infuocata,
con ali nere di morte
che frantumavano cristalli
che sprofondavano scale infinite.
Pensavo a quei corpi straziati,
alle grida, alla disperazione,
ai percorsi senza uscita
di New York.
Il sole intanto,
attraversava la nebbia,
avanzava suIl’acqua
indifferente all’odio,
soltanto un po’ velato.
Pensavo alle macerie del mondo,
mentre l’autunno trasformava
gli ultimi colori dell’iilusione
e dava l’ultima
pennellata d’arancione.


Alice Di Paolo3a assoluta
2a A, S.M.S. Ungaretti – Marino

Capriccio di primavera
Il prato è uno smeraldo terso,
trapunto di bianco, di giallo e di blu.
Nell’aria tiepida un intreccio di voli
solca l’azzurro immenso dell’anima.

Ma la terra ha un brivido di freddo
e tremano i fragili steli,
si chiudono i timidi boccioli
sotto lo scroscio improvviso.

L’acqua incantatrice tutto trascolora,
bagliori e boati nel cinereo cielo
son festa per chiocciole, lente ballerine
tra l’erba fresca che sa di vento.

Un raggio prepotente squarcia la caligine
e anticipa il trionfo del sole.
Una goccia iridescente ha imprigionato
nel suo cuore l’arco che appare.


Alessandro Fratarcangeli
1a C, Ist. Comprens. di Cecchina

Io ed un bambino povero
Un bambino povero avanza
chiedendo a me qualche spicciolo
che sono, come lui, piccolo.
            Sua mamma vicino a me sta
            e dice: “Regalaci un po’ di felicità”.
Il mondo è pieno di povertà,
mentre io sono pieno di felicità.
A me niente manca
ma casa, cibo, playstation, computer
al povero manca.


Enrica Petrella
3a L, S.M.S. Nobile - Ciampino

Il mondo esterno e nella mia mente
È l’alba.
I miei occhi si socchiudono…
Apro la finestra: il mondo mi aspetta!
Ma… era solo un sogno?
Non ricordo di aver visto quel
cane affamato e infreddolito.
Non ricordo nei miei sogni
il visetto sporco della bimba
davanti la chiesa che chiedeva
l’elemosina.
Non ricordo il pianto del
neonato dentro il cassonetto.
Non ricordo le bombe
che cadono
uccidendo prati, fiori,
insetti e… uomini.
Dove sono finiti quei fantastici sogni
che riempivano la mia
mente questa notte?
Dove sono andati a finire i
colori dell’arcobaleno?
Dove sono finite
le favole ascoltate
da bambina?
Chi è il colpevole?
Chi è la vittima?
Perché il mondo degli uomini
è tanto diverso dal mio mondo?


Elisa Strabili
3a B, Colonna

Un piccolo mondo
Mentre il giorno se ne va,
e la notte arriva
io sono qui
a scrivere una poesia.
Ed è il suono perenne
di una chitarra
che mi accompagna
nel viaggio della mia vita.
            Sulle note
            di una favolosa melodia
            mi ritrovo a sognare
            dispersa
            in quello che si dice
            mondo dei pensieri.
Penso, penso, penso,
e vi sembrerà strano
penso
all’albero
che ogni mattina
mi saluta fuori
con i suoi rami
penso
all’uccellino
che ha perso la mamma
e penso
al melo
che non ha più mele.
            Cosi
            mentre gli altri dormono
            mangiano
            si disperano
            o si rallegrano
            io sono qui
            in questo mondo
            che spesso critico
            ma che ormai amo
            con la musica
            con la sua arte
            con i piaceri del sabato
            con i suoi uffici
            ma anche con i suoi alberi
            con le sue stanze bianche
            e con i suoi muri malinconici.
Sono qui seduta
davanti a un orologio,
il riflesso del tempo
riflesso del futuro
del presente
passato
questo mondo
così diverso
sempre in contrasto
che a volte
si mostra con una faccia
a volte con l’altra
che si fa odiare
ed amare
che può deludere
che ti illude
e che ti fa dubitare.
            È strano
            come ti possa ingannare
            nella tua mente
            come ti confonda
            come induca i gatti
            a pensare
            perché ce l’hanno tanto
            con i topi
            ed è così,
            con una semplicità assurda,
            che ti fa dimenticare
            il senso della vita
            che ti fa dubitare
            può raccontare storie
            storie
            che incutono terrore
            storie
            che inducono alla pazzia.
Spesso racconta
la storia della tua vita
che tu neanche sapevi
parla
dice parole
che diventano pugnalate al cuore
ti fa venire dubbi
comincia a chiederti
il perché
cominci a perdere
la partita della vita.
            Questo mondo
            dove succedono tragedie
            e felicità
            dove tutto continua
            e dove tutto
            non finirà mai.
Così mentre il giorno se ne va
e la notte arriva
io sono ancora qui
a scrivere una poesia
ed è sempre il suono perenne
di una chitarra
ad accompagnarmi
nel viaggio....
...della mia vita.


Eleonora Galdieri
3a A, Ist.Villa Sora – Frascati

Nella notte
Nella notte
il caso e il fato,
nel giorno
la realtà e la verità.
Nella mente la ragione,
nel cuore la passione.
Nell’anima
eterna ribellione.


Marta Sallusti
3a A, Ist.Villa Sora - Frascati

Ricerca
            Cerco una sola parola,
            per definire il mio mondo,...
            questo viaggio attraverso mille volti,
            fra cui certo
            non manca sofferenza,
            buio...
Forse illusione?
            Come meteore,
            meteore che illuminano il cielo
            per un brevissimo istante,
            e poi svaniscono nel nulla.
            Ma i tuoi occhi
            mi dicono di no...
            sanno piangere!
            Non fuggire,
            non fuggire ti prego
            a una risposta che ti cambierebbe la vita...
            forse stravolgerebbe
            il banale equilibrio del tuo spazio,
            troppo legato alla normalità.
E se fosse tutto un sogno?
            No,
            troppo spesso i sogni
            cadono a pezzi,
            come uno specchio in frantumi.
E finalmente la trovo dentro di me...
            è la speranza,
            questa speranza
            in un mondo migliore,
            che nonostante tutto
            non ci abbandona mai.


Francesca Barbasso
2a F, Scuola San Nilo - Grottaferrata

Prigione sconfinata
Evadere: evadere da un mondo che non mi appartiene;
riuscire a cambiare tutto, dare un senso a questa vita....
Mi sembra di essere in una sconfinata prigione,
dove tutti mi confinano,
ma non si accorgono di come urlo in silenzio
impotente come la mia disperazione.
Urlare: urlare a un mondo sconosciuto
La mia rabbia, il mio dolore e i miei “perché”.
Non ci vorrebbe niente a saltare fuori di quella finestra...
Ma cosa c’è fuori di queste quattro mura?...
Non lo so, questa è la risposta!
Io mi sento prigioniera di questo mondo
Però, vorrei essere accolta.


Sara Rocchi
3a D, Ist. Compr. - Laghetto

Purupuppù…
C’eri anche tu…
nei miei giochi di bambina,
ero il tuo cucciolo
che sfioravi delicatamente
con le tue grosse mani.
C’ero anche io…
quando piangevi
per quel figlio
che tu non hai mai conosciuto
ed io non capivo e ti
chiedevo il perché!
C’ero anche io…
Quando sei andato via,
e ancora una volta
non capivo il perché…
speravo avresti potuto
rispondere alle mie domande
ma non è stato così.
Ancora oggi non ho una
risposta
ma mi auguro
che tu le tue
le avrai trovate.
Chissà…
dicono che prima o poi
ci ritroveremo
e forse allora
potrò io parlarti
di quel bambino
che non sai chi è…
Sono sicura
che anche a lui
come a me manchi
ma credimi
tutto prima o poi
finisce
ma non il mio
amore per te.
Ciao purupuppù
Come vedi non ho
dimenticato il
tuo dolce modo
di chiamarmi.


Cristina Albertini
2a A, S.M.S. Ungaretti - Marino

Il mio passaggio
Io una bimba indifesa ingenua,
e “principiante” del mondo...
conoscevo un “solo” vizio: il gioco.
Nulla era oscuro;
ogni cosa, minima, aveva colore...
Il mondo aveva colore;
da sempre esistono momenti neri,
ma io con le mie treccine e il mio ciuccetto,
apparivo semplicemente stupenda;
tranquilla e serena.
Fiera di tutto ciò che mi circondava,
e beata, correvo, correvo e correvo,
incontro a un orizzonte nuovo.
Non sapevo che dietro quel nuovo orizzonte,
si nascondeva un futuro in bianco e nero...
tornare indietro, è impossibile...
in quel mondo colorato!
Vivo nell’ “oggi” un mondo diverso,
dove io, ormai adolescente,
continuo a farmi domande,
alle quali una risposta non esiste.
È questa la realtà: il mio passaggio


Luca Spuri
2a A, Ist. Antonio Rosmini – Monte Compatri

La Falciatrice di anime
Io non conosco questa falciatrice di anime,
non è la morte, ma è qualcosa di ancora più brutto
di cui io ignoravo l ‘esistenza
fino a quando uno dei miei amici
per gioco o per sfida
cadde in questo lugubre tranello della vita
e così venne falciato con fredda crudeltà,
con pura malvagità, che solo lei conosceva,
e purtroppo come una foglia al vento, la sua anima
volò via, spinta da lei verso il più profondo oblio.
se ne è andato, ma purtroppo lei vive ancora: la droga


Maria Mercedes Coli
3a A, Ist. Compr. - Rocca Priora

Un Mondo d’Oro e di Piombo
Dentro di me io sento un mondo
di luce d’oro e d’argento,
come all ‘alba, sul mare,
come, col sole basso, al tramonto.
            Allora il sogno è senza difetti,
            affollato di sorrisi,
            di genti, di popoli molto diversi, indivisi,
            in pace, liberi e perfetti.
…rumore stridente di freni
travolge il sogno e i pensieri
sereni,
di ieri…
            Ora vedo il mondo vero,
            di guerre e paure,
            di burka, di torri distrutte,
            di campi minati di piombo,
            di gente che esplode ripiena di chiodi,
            di potenti,
            violenti:
            di tanti bimbi, creature indifese,
            che non conoscono i giochi,
            con facce di terrore sospese,
            con armi enormi protese,
            schiavi, contro tutti i nemici...,
            che rubano e fuggono,
            in cerca di un tozzo di pane,
            che muion di fame,
            …nel mondo.
Allora il sogno del libero mondo
di sorrisi,
finisce, e si espande
e dilaga
in lacrime tante,
…ed un pianto lo allaga
di lacrime vere.


Giovanni Marinelli
Velletri

Dal mio mondo
Dal mio mondo
che è di tutti
aspetto frutti.
Passano anni mesi giorni ore
aspetto un mondo migliore.
Avanza senza arrestarsi
questo tempo di violenza
e di potenza;
io che sono giovane
non ho più pazienza.
Dico basta nel mio cuore
a queste scene d’orrore
di fratelli che sono partiti
e non sono più tornati.
Urlo basta con la bocca
il mio mondo non si tocca;
ma la voce è già spezzata
dal boato di una granata.
Chi ci sente
chi ci guida
e chi ci aiuta?
Nel mondo che sogno
sono grande
sono un genio
ho pazienza
ho potenza
prendo in mano
l’universo
per girano
nel giusto
verso.
Invento
il mio mondo
e so che non sarò solo
in questo grande volo.
Basta crederci
proviamo
basta prenderci
per mano
innalzarci
da questa terra
che non sia
solo di guerra.


Sommario anno XI numero 4 - aprile 2002