Sommario anno XI numero 2 - febbraio 2002
I
NOSTRI PAESI -
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pantano borghese
Passato e prospettive future
della Roma-Pantano
(Luca
Ceccarelli) - La ferrovia che
ancora oggi da via Giolitti, dietro la stazione Termini scorre per poche
decine di chilometri fino alla località di Pantano Borghese (Monte
Compatri), a tre chilometri e mezzo da Colonna, ha alle spalle una storia
gloriosa di oltre un settantennio, che l’ha vista giungere, nel suo
periodo d’oro, alla lunghezza di quasi 140 chilometri, fino a Fiuggi e a
Frosinone.
La linea fu in un primo tempo assegnata in concessione alla Società
Ferrovie Vicinali, fondata nel 1910. Inaugurata nel suo primo tratto nel
1916, aveva il capolinea di fronte alla via Cavour, e arrivava fino a
Genazzano, con una diramazione che da San Cesareo arrivava fino a
Frascati. Un anno dopo venne prolungata fino a Fiuggi e a Frosinone.
Analogamente a quanto accadeva per le tranvie dei Castelli (a proposito di
cui rimandiamo al bell’articolo pubblicato nel numero di giugno da
Crielesi e Curci), in quegli anni i benefici della nuova linea per gli
abitanti del basso Lazio furono assai elevati: non esisteva un servizio di
autolinee pubbliche, e la rete stradale della zona era assai arretrata,
cosa che rese preziosa la ferrovia anche per il trasporto delle merci e,
nei periodi invernali di intense nevicate rendeva la strada ferrata l’unico
mezzo per raggiungere molti comuni a sud di Roma e nella Ciociaria.
Nel 1924 la condizione di pesante passivo della Società delle Ferrovie
Vicinali costrinse quest’ultima a sospendere il servizio, ma le
pressioni delle comunità locali spinsero il governo a commissariare la
società (nel 1941, liquidata la SFV, la concessione passò alla STEFER).
I treni tornarono a circolare, e la linea venne arricchita di una
diramazione dalla via Casilina a piazza dei Mirti, e raddoppiata fino a
Grotte Celoni, per facilitare il trasporto merci verso il vicino
stabilimento della Breda. In quel periodo la linea trasportava fino a 2
milioni e 600mila passeggeri all’anno.
La vicinanza con il fronte di guerra danneggiò pesantemente la ferrovia,
analogamente a quanto avvenne per le tranvie dei Castelli. Ciò costrinse
tra l’altro, nel 1944, alla chiusura della diramazione da San Cesareo a
Frascati, che non verrà più riaperta.
Nel dopoguerra inizierà il processo di sempre più accelerato declino
della Roma-Fiuggi. La costruzione della Stazione Termini porterà allo
spostamento del capolinea romano a via Giolitti, mentre viene chiusa la
tratta Alatri-Frosinone. Tuttavia, fino alla fine degli anni Cinquanta la
linea continuerà a trasportare un’elevata quantità di passeggeri e di
merci.
Negli anni Sessanta e poi negli anni Settanta la motorizzazione
generalizzata e la nascita di autolinee pubbliche, provocheranno un calo
costante di viaggiatori sulla Roma-Fiuggi, i cui tempi di percorrenza,
senza un ammodernamento del tracciato (l’unica miglioria apportata nel
dopoguerra riguardava la messa in servizio di alcuni nuovi treni) si
riveleranno troppo lunghi.
Nel 1978 venne chiusa la tratta tra Fiuggi e Alatri, e poi, a seguito di
frane e alluvioni e atti di vandalismo a cui non si mise riparo, il
servizio venne limitato prima a Cave, poi a Genazzano e quindi a San
Cesareo, finché, dal 1984 la ferrovia (che dal 1976, dopo la liquidazione
della STEFER, era passata all’ACOTRAL e non faceva più il trasporto
merci) verrà limitata a Grotte Celoni, alla periferia di Roma, con alcune
corse che proseguono fino a Pantano Borghese (la diramazione per piazza
dei Mirti era stata soppressa nell’82).
A partire dal 1996 il servizio ferroviario, che resta ancora prezioso per
i residenti e i pendolari è stato interrotto tra Grotte Celoni e Pantano,
a causa di lavori che prevedono, tra l’altro, il raddoppio della linea,
che in questo tratto è ancora a binario unico. Dal 1999 l’interruzione
è stata estesa anche al tratto tra Grotte Celoni e Torrenova, anche qui
per lavori di potenziamento. Sul tratto tra Centocelle e Pantano verrebbe
instradata, in futuro, la nuova linea C della metropolitana (il percorso
rimanente sarebbe invece da sostituire con una tramvia urbana). Ma i
lavori proseguono da ormai cinque anni, molto a rilento, anche se
ultimamente da parte dell’Atac è stata annunciata l’imminente
riapertura almeno fino a Grotte Celoni. Sarà vero?
monte compatri
Concorso di Poesia
"Alfredo Michetti"
Con il patrocinio e sostegno economico di:
ENEA Centro Ricerche di Frascati, Proloco 2000 Monte Compatri, Comune
di Monte Compatri, XI Comunità Montana, Parco Regionale Castelli Romani,
Gruppo Culturale di Roma e del Lazio, Tipografia Sped.Im., Banca di Roma,
Rotary Club Castelli Romani
e con il patrocinio di:
Regione Lazio e Provincia di Roma
(Armando) - Visto il successo
ottenuto dalla manifestazione dello scorso anno, l’Associazione
Culturale Photo Club Controluce ha inteso ripetere il concorso anche per l’anno
corrente con la speranza che un secondo successo consenta di costruire una
via consolidata, anche per gli anni a seguire, per un evento culturale che
veda il paese di Monte Compatri in qualità di promotore.
Sabato 16 marzo 2002, alle ore 16.00, presso il convento di San Silvestro,
inizierà la manifestazione per la premiazione del secondo Concorso di
poesia che, con il lavoro del Comitato organizzatore coordinato da Franco
Gattari ha visto, ancora una volta, il coinvolgimento degli studenti delle
scuole medie inferiori dei Castelli Romani e dintorni.
- Nel corso della manifestazione, ad ogni ragazzo che, superando la
selezione della scuola, ha presentato poesie, sarà consegnato un’attestato
di partecipazione.
- I tre ragazzi che, attraverso il loro componimento, saranno riusciti ad
esprimere meglio le proprie emozioni e trasferirle al lettore, saranno
ospitati all’interno dei Laboratori di ricerca dell’ENEA di Frascati
e, inoltre, riceveranno:
· al 1° classificato: un Personal Computer
· al 2° classificato: un lettore DVD
· al 3° classificato: una fotocamera digitale
- Ogni scuola partecipante al concorso riceverà:
· una targa ricordo ed un libro per la biblioteca
- Per ogni scuola, al miglior "poeta in erba":
· una targa, un libro e materiale divulgativo
- Le opere migliori, infine, saranno pubblicate sul nostro giornale.
La Giuria, coordinata da Armando Guidoni, sarà composta da: Antonio
Botticelli, Renato Civello, Alessandro Di Manzano, Sergio Maria Faini,
Carlo Marcantonio, Elisa (Silvia) Michetti, Rosalma Salina Borrello.
Il programma dell’evento prevede, alle ore 16.00 una visita guidata alla
Pinacoteca del Convento; alle ore 16.30 cerimonia di premiazione; alleore
18.30 aperitivo.
La manifestazione, allietata dalla musica eseguita dal maestro Claudio
Ginobi, è aperta a tutti i partecipanti e alle loro famiglie. I ragazzi
designati per un premio saranno invitati espressamente, unitamente ad
esponenti della cultura e autorità.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno consentito di realizzare questa
iniziativa ed, in particolare: Enzo Annino, Mirco Buffi, Mauro Luppino,
Tarquinio Minotti, Valeria Scillieri, Consuelo Zampetti e, inoltre, i
Padri Carmelitani del convento di San Silvestro e il maestro Claudio
Ginobi.
genzano
Infiorata 2002 - Simboli di
pace e solidarietà
(Silvia Del Prete) - Questo
è il tema dell’Infiorata 2002, che si svolgerà nei giorni 22, 23 e 24
giugno sulla via Livia.
E per realizzarla quest’anno cambiano le regole: infatti sarà
necessario presentare un bozzetto, e per farlo vanno seguite regole
ferree! Sembra ormai diventato un concorso a pieno titolo piuttosto che
una sentita realizzazione in nome del Corpus Domini! Comunque, i tempi
evolvono e bisogna organizzarsi.
Coloro che vogliano provare a realizzare un tappeto di fiori devono
presentare un bozzetto (se ne possono presentare anche 2 purché siano
diversi nel genere: 1 tappeto /1 opera figurativa) su un cartoncino di
50X70 cm, realizzato in scala 1:25 (il disegno dovrà essere 28X44 cm) che
verrà quindi realizzato a dimensione reale di 7X11 Metri.
I bozzetti vanno presentati a colori, in qualsiasi tecnica da chiunque sia
interessato alla realizzazione, purché abbia accanto a sé un infioratore
con almeno 5 anni di esperienza o lo sia il candidato stesso che presenta
l’opera. Il processo di scelta garantirà l’anonimato.
Infatti i bozzetti vanno presentati entro il 22 febbraio in busta
chiusa contente il bozzetto e una busta chiusa dentro la quale dovranno
esserci: titolo dell’opera, dati personali dell’autore e numeri ai
quali poterlo contattare, il curriculum, una scheda – da ritirarsi
presso l’Istituzione del Comune di Genzano- per segnalare il computo dei
fiori necessari alla realizzazione, divisi per colori e segnalandone la
necessità in metri quadri.
Tutti i bozzetti andranno a far parte dell’archivio storico dell’Infiorata
di Genzano.
Chi vuole tentare e sentirsi parte della nostra meravigliosa tradizione
può contattare l’Istituzione per le Attività Culturali, ricreative e
Sportive del comune di Genzano al numero 06 93711307/252.
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anno XI numero 1 - gennaio 2002 |