Sommario
anno X numero 6 - giugno 2001
MEDICINA - ragade -
pag.22
La ragade anale
Una piccola ferita che fa tanto male!
a cura di Giovanni Milito e Marco Gargiani
La ragade anale è una piccola ferita localizzata nel canale anale, che causa intenso
dolore, sanguinamento e/o prurito. Colpisce prevalentemente individui tra i 20 ed i 40
anni con netta prevalenza del sesso maschile. Nella sola fascia detà tra 0 e 19
anni le donne presentano unincidenza 2,5 volte maggiore.
La causa esatta
della ragade anale è sconosciuta, ma sicuramente lipertono del muscolo sfintere
anale interno è una condizione predisponente a cui saggiungono come fattori
scatenanti, la stipsi ostinata, gli stati infiammatori della regione anorettale e la
diarrea. Almeno il 50% delle ragadi anali guariscono da sole o mediante una terapia medica
(pomate da applicare localmente, integratori di fibre da aggiungere alla dieta) ed
accurate norme igienico alimentari (evitare la stitichezza ed effettuare semicupi
frequenti in acqua tiepida della durata di almeno 20 minuti per più volte al giorno). Se
la ragade non guarisce dopo aver effettuato la terapia medica, bisogna intervenire sul
fattore predisponente e perseverare nelleliminare i fattori scatenanti. Negli ultimi
tempi studi controllati hanno dimostrato una buona efficacia nel curare tale patologia
mediante lutilizzo di una pomata alla nitroglicerina, o tramite lapplicazione
della tossina botulinica. Lutilizzo dei dilatatori anali crioterapici offre ottimi
risultati (applicazioni quotidiane endoanali per circa 30 giorni con una valida ginnastica
del muscolo sfintere anale interno). Tali trattamenti agiscono sulla causa scatenante
della ragade anale, ossia lipertono sfinteriale e la scarsa vascolarizzazione.
Quando tali metodi falliscono, lintervento chirurgico diventa la terapia di scelta.
Esso deve essere eseguito da un chirurgo colorettale, ossia da un chirurgo che ha per
formazione scientifica e per pratica chirurgica una elevata esperienza nel campo.
Lintervento consiste nel sezionare in maniera modulata la parte inferiore delle
fibre del muscolo sfintere anale interno. Ciò consente alla ragade anale di guarire con
una degenza di appena 12 ore. Tale metodica valutata singolarmente su ogni paziente,
raramente può causare incontinenza ai gas e/o alle feci. La guarigione completa si
ottiene in 4, 6 settimane ed il dolore scompare nei primi giorni post operatori.
Tel: 06-32479514; 06-324791 E-mail: militogiovanni@libero.it
E-mail: marcogargiani@katamail.com
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