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Sommario anno X numero 6 - giugno 2001

CURIOSITÀ STORICHE - pag.17

La Madonna del pianto al Portico d’Ottavia
di Luca Ceccarelli

17Madonna-porticocolore.jpg (25703 byte)La chiesa di Santa Maria del Pianto, priva di facciata, è stata eretta nel 1612 su disegno di Nicola Segrebondi. Ha due ingressi, uno su piazza Cenci, l’altro sulla strada oggi ad essa intitolata. Non è certo una delle più belle di Roma, ma la sua vicenda è ugualmente curiosa. La via di Santa Maria del Pianto una volta si chiamava semplicemente via del Pianto. È situata proprio all’ingresso dell’antichissimo ghetto di Roma, nel rione Sant’Angelo.  Si potrebbe pensare che il Pianto a cui si fa riferimento è quello degli ebrei, nella loro condizione sciagurata di esuli, raminghi per paesi in cui non sono bene accetti.
Ma si potrebbe anche pensare che il pianto è quello della Vergine Maria, di fronte all’ostinazione dei giudei medesimi nel seguire una falsa religione. In realtà, sembra che la spiegazione sia diversa. Il 10 gennaio 1546 era scoppiata una baruffa al Portico d’Ottavia tra due uomini. Uno dei due aveva alzato il coltello per ferire l’altro, quando quest’ultimo lo aveva supplicato di fermarsi, in nome di Dio e della Vergine che li stava guardando. I due uomini erano venuti alle mani dinnanzi ad un’immagine ad affresco della Madonna del XV secolo. L’uomo che stava per ferire, vista l’immagine di Maria si placò, ripose il coltello, aiutò il rivale ad alzarsi e gli porse la mano in segno di riconciliazione. Ma l’altro, incurante della sua volontà di pace, e dello sguardo della Vergine Maria da lui stesso invocata, estrasse il proprio coltello e glielo immerse nel petto.
Dinnanzi a tanta viltà, l’immagine dipinta della Madonna fu vista spargere lacrime, ed è da qui che deriva il Pianto che per secoli ha dato il nome alla via, e che ancora dà il nome alla chiesa di  Santa Maria del Pianto, retta dai padri oblati. All’epoca, la notizia del pianto miracoloso della Madonna del Portico d’Ottavia si propagò rapidamente per tutta Roma, e diede impulso alla costruzione della Chiesa che ancor oggi esiste. Senza dubbio risiedendo nel ghetto, in epoca successiva la Vergine doveva assistere a vicende ben più che lacrimevoli, ma la sua vicenda resta senza dubbio più affascinante di quella di certe Madonnine piangenti dei giorni nostri.


Sommario anno X numero 6 - giugno 2001