Sommario anno X numero 6 - giugno 2001
I NOSTRI PAESI -
pag. 07
rocca di papa
Grigio naturale con fiocchi
di Gianfranco Botti
A brutta stagione passata,
riguardo alla sistemazione del Corso, si possono tirare le somme. Gli sfracelli annunciati
non si sono registrati. Ciò sarà pure dispiaciuto a chi cadute e fratture in serie aveva
pronosticato, ma conferma che lintervento, al di la dei pregiudizi, è positivo per
funzionalità ed estetica, non peggiora la percorribilità, storicamente disagevole. Lo
testimonia Tenerelli, che nel 1988 scrivendo Il Prossimo Mio riferendosi al
Corso afferma: Dinverno, quando nevica
o quando gela, le scivolate si sprecano, come su una vera e propria pista di sci.
Ma, Alberto non andava per punti. A potermi spiazzare nella difesa in solitario del lavoro
resta, se resta, il costo. Però, non tremo. Ricordo, a proposito, una delle tante
preghiere della Vedova Scaltra: Signore mio,
fammi vedere una spesa del Comune pagata poco o giusto e poi raccoglimi pure accanto alla
buonanima di mio marito.
Lo so che a pensar male si fa peccato ma si indovina, pure, non credo che quelli della
Spiga volessero porsi denigratori-istigatori contro di me quando ad Aprile hanno definito
eccessiva una mia posizione su una storia di cassetta. Lhanno fatto un po per
supponenza, un po per ingenuità, la giustezza di un intervento non è mai facile a
misurarsi. Mancando un riferimento certo, il giudizio resta sempre opinabile. Essi non
sanno che di fronte agli stessi casi trovi una che dice: basta, unaltra che incita: chi più ne ha più ne metta. Senza
contare che la regola chi pensa per sé campa
centanni è sempre valida. Comunque, a proposito di eccessi,
unassicurazione voglio darla: mai userò la chiesa per darmi arie.
Domanda. Ad aprile hai scritto che per giudicare
unamministratore va guardata pure la qualità delle persone scelte a collaborare. Se
dipendesse da te, chi delegheresti?
Risposta. Per non alimentare malafede, sempre in agguato, tralascio quelli che con me
hanno comunanza. Tra gli altri segnalo: il dott. Edmondo Santangeli (Via Roma), per
competenza ed applicazione; il dott. Carlo Giovanetti (ex Bancoper), per esperienza e
affidabilità; Enrico Pizzicannella (Via del Tufo), per intelligenza e serietà; la
dott.ssa Simonetta Spaccia (Vigne), per chiarezza di idee e concretezza.
Domanda. Secondo te, la modernizzazione amministrativa di
Rocca di Papa è negata da antichismi vecchi e nuovi. Quali?
Risposta. Tra i vecchi: i
miliardi di contributi non incassati per pigrizia e imperizia, labusivismo, la cava
di lapillo, gli intrallazzi, il clientelismo. Tra i nuovi: lo stato dellex Albergo
Righi, la staccionata di belvedere, una stanza delledificio comunale di Viale Enrico
Ferri alla Strana Compagnia, il caso Leodori, labbandono del monumento rupestre di
Palazzola, il non aver sfidato Bordon, ministro leone con le antenne del Vaticano, cieco e
muto con quelle di Monte Cavo.
Fiocchi di rifinitura.
Il 20 aprile 2001, compie 90 anni la scrittrice tedesca Luise Rinser, nostra concittadina.
Auguri. È stata la moglie di Carl Orff, quello de I Carmina Burana, a sentir
chi se ne intende la musica più rappresentativa del secolo appena trascorso. Se fosse
vero che in arte sovrano è il pubblico, Toto Cotugno sarebbe più glorioso di lui, lo
straccerebbe.
1° aprile, concerto di
musiche verdiane al Sacro Cuore, attuale per il centenario della morte del compositore,
culturalmente provvido per la promozione di valori autentici. Musica eccellente, esecutori
in gamba, pubblico poco poco. Se fosse vero quello di prima, Verdi non sarebbe una gloria
nazionale, universalmente riconosciuta. Lo sarebbe Ligabue.
Ricorrono questanno i
500 anni della nascita di Perin del Vaga (1501-1547), un campione di quella prima
brillante generazione di manieristi cresciuta a contatto diretto tra Raffaello e
Michelangelo. Con Rocca di Papa è agganciato da sempre: in parrocchia centrale abbiamo un
suo Cristo in trono
Nella biblioteca comunale
è disponibile il romanzo La banca di Giorgio De Angelis, con cui
lautore si è aggiudicato il premio Millenium del nostro giornale.
frascati
Se Dio cè
di Annabella Clemente
Sabato 24 marzo
lAuditorium delle Scuderie Aldobrandini di Frascati ha ospitato il giornalista
Sergio Zavoli, reduce dalla sua ultima fatica letteraria dal titolo Se Dio
cè edito Mondadori. Il sindaco di Frascati Franco Posa, nel presentarlo al
pubblico, ha definito il famoso scrittore più che giornalista un divulgatore
culturale, una delle figure più significative e interessanti che la televisione e i
mass media hanno fatto conoscere in Italia e oltre.
Dopo il saluto del Sindaco la parola è passata a don Piero Coda, teologo e docente alla
Lateranense. Egli ha spiegato la genesi di questo testo: un dialogo serrato ed incalzante
ma che forse è anche un parlare di Dio con
se stesso. Piero Coda infatti è il creatore di Se Dio cè. Un
libro quindi scritto a quattro mani e che, leggendo attentamente, sviluppa una singolare
unitarietà non riscontrabile in altri testi di questo genere. Proseguendo, il teologo
Coda ha detto che se SantAgostino affermava che bisogna credere a ciò che non cè,
in effetti noi dovremmo cercare ciò che si deve trovare: questo dovrebbe esser valido sia
per chi crede che per colui che non crede o è convinto di non credere.
Da una iniziale ritrosia di don Piero di fronte ai numerosi quesiti che Sergio
Zavoli gli ha rivolto su Dio e il mistero delluomo, è scaturito un testo che
raccoglie ben cinquecento domande, seguite da altrettante risposte, alcune delle quali
sono poi, a loro volta, diventate altre domande. Ed è forse qui il successo per
lobiettivo di una vera intervista: stimolare, con il dialogo a due, un continuo
lavoro di studio e ricerca sulla materia in argomento. Ciò è stato sottolineato da
Zavoli nel suo intervento.
Don Piero Coda ha confessato anche delle difficoltà personali nel rispondere al suo
interlocutore/scrittore ma, poi, superate con molta umiltà e volontà di esprimere i
concetti anche più difficili.
Sergio Zavoli, nel suo intervento, è partito dalla personalità e dal carisma di
SantAgostino, forse, il Santo che oggi meglio di ogni altro rappresenta ed è più
vicino alla modernità e al passo con lesigenza e lessenza delluomo che
vive il proprio tempo.
Luomo infatti è da sempre alle prese con il discorso su Dio e si interroga e svela
il proprio scetticismo, lagnosticismo o anche lateismo attraverso dubbi
naturali di fronte al mistero della Creazione e del Creatore.
È certo che Se Dio cè è un libro aperto a infinite disquisizioni e
molto ancora se ne dovrebbe parlare. Ciò che comunque è emerso è la grande capacità
dello scrittore e del suo amico-teologo don Coda di esplicare attraverso il dialogo i
tormentati, assillanti, eterni dubbi delluomo.
Così come è, invece, indubbio che se a tutti noi non è data la certezza del credere
ciecamente e/o coscientemente in Dio e nel suo Mistero, per tutti, però, si potrebbe
augurare e sperare che un domani nasca un nuovo testo dove quel se possa
scomparire definitivamente.
zagarolo
Nuove sedi per la mensa sociale
Alcuni miliardi sono
stati messi a disposizione dalla Regione Lazio per Zagarolo, chiesti e ottenuti
dallassessore ai Servizi Sociali, Maurizio Colabucci. I fondi, quantomai necessari,
sono stati erogati per potenziare il servizio di mensa sociale a favore di emarginati,
anziani, bisognosi in genere che, non potendoselo permettere per i più svariati motivi,
necessitano di un pasto sicuro. Il servizio verrà assicurato laddove già, in qualche modo, con sacrifici e
grazie agli insostituibili volontari, si tentava ugualmente di non far mancare qualcosa da
mangiare a chi ne avesse bisogno, e cioè presso i centri anziani di Zagarolo e Valle
Martella, e la Parrocchia del Divin Salvatore. Grazie a questo stanziamento, inoltre,
verrà potenziato il servizio di fornitura di pasti caldi a domicilio a favore degli
anziani.
monte porzio
catone
Riapre la Biblioteca Comunale
Dopo tredici mesi di
restauri, il 21 aprile a Monte Porzio catone in via Garibaldi 1, è stata riaperta la
biblioteca Comunale intitolata a Marco Albertazzi, personaggio monteporziano che,
nellarco della sua vita, sempre si è adoperato per il bene del paese. La
Biblioteca, associata al Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, presidente
Alberto Ludovico Dionisi e diretto da Diego Cesaroni, dispone di 8.800 volumi, di un
moderno sistema informatico accessibile agli utenti ed è gestito da personale altamente
specializzato coordinato dalla responsabile Cristina Catervi. la Biblioteca è accessibile
il lunedì e il giovedì dalle ore 9,00 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 19,15, il martedì
dalle ore 15,00 alle 19,15, e mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle 13,30.
Per informazioni Tel. 16/9447528, e-mail: bicom.monteporzio@tiscalinet.it.
Il sindaco Urilli, da noi intervistato, con piena soddisfazione ha sottolineato come
la nuova struttura, che si trova nel centro del paese, può ospitare, grazie ai suoi ampi
locali, anche manifestazioni culturali, perciò non sarà solo una biblioteca ma fungerà
anche da centro polifunzionale. Liniziativa, prosegue il sindaco, va vista come una
rivalutazione dei beni culturali del Comune e conclude informando che sono stati presi
contatti per collegare la Biblioteca con quella dellUniversità di Tor Vergata e di
riflesso con quelle che a loro volta sono collegate con essa, questo per rendere ancora
più ricco ed efficiente il servizio bibliotecario di Monte Porzio Catone. Una crescita culturale coincide con una crescita
civile e noi questo vogliamo dare a Monte Porzio Catone. Con queste parole il
sindaco Urilli termina anche il suo intervento allinaugurazione della Biblioteca.
Alla manifestazione coordinata da Renato Santia sono intervenuti: Alberto Bolletta,
Virgilio Filippi, Luigi Devoti e Renato Marini, i quali hanno commentato le opere della
scrittrice Elia Baldassare che ha omaggiato i presenti con copia dei suoi libri.
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