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Anno IX
numero 3 – marzo 2000

 DOVE VIVIAMO?

Si apre la strada verso la brevettazione dell' organismo umano
Circa 90 attivisti di Greenpeace hanno bloccato l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) a Monaco

«Abbiamo bloccato l’attività dell’EPO per ostacolare la concessione di brevetti sugli organismi viventi più a lungo possibile» ha detto a Monaco Christoph Then, esperto di ingegneria genetica di Greenpeace.  «L’EPO sta permettendo all’industria dell’ingegneria genetica di usare animali, piante ed esseri umani per i propri interessi economici».
Il 21 febbraio Greenpeace ha reso pubblico il testo di un brevetto concesso dall’EPO lo scorso dicembre all’Università di Edimburgo in Gran Bretagna, a cui è riservata la proprietà intellettuale per un processo che permette l’estrazione di cellule da embrioni animali, uomo incluso, in prima fase di differenziazione, la loro manipolazione genetica e la coltivazione del nuovo organismo.
L’EPO ha ammesso pubblicamente di aver commesso «un grave errore» e che l’inclusione di embrioni umani è stato frutto di «un incidente». Secondo le ricerche di Greenpeace, questo scandalo non è stato un caso isolato e non è successo per errore. Già nel gennaio 1998 l’EPO si è scusato per aver concesso un brevetto sui geni per la suscettibilità allo stress, nei quali era inclusa la manipolazione genetica degli esseri umani, presumibilmente «per errore». Nel 1998, inoltre l’EPO ha concesso un brevetto per manipolare geneticamente i mammiferi in maniera da conferire proprietà medicamentose al latte prodotto dalle femmine. Non essendo esplicitamente vietata l’applicazione della tecnica all’uomo, questo brevetto consentirebbe, in linea teorica, di agire anche sulle donne.
Nessuno di questi brevetti sugli esseri umani è stato fino ad oggi revocato, e finora l’EPO non ha mai affrontato le numerose obiezioni legali sollevate.
«Le scuse, le promesse e le correzioni di facciata non sono abbastanza. Tutti i brevetti sulla vita concessi dall’EPO devono essere revocati» ha affermato Then di Greenpeace. «La legislazione europea sui brevetti deve essere riformata e l’EPO deve essere soggetto al rigido controllo pubblico. La brevettabilità degli esseri umani non è il risultato della negligenza dell’EPO, è la politica del cinismo», ha aggiunto. In meno di vent’anni, i brevetti sono stati sistematicamente estesi dalle lampadine agli esseri viventi: prima sono stati i batteri, poi le piante, dopo gli animali e parti degli esseri umani. Ora si concede anche la brevettabilità degli embrioni umani.
«L’ufficio brevetti è stato creato per proteggere le invenzioni tecniche. Ma gli organismi viventi non sono invenzioni, anche se sono stati manipolati geneticamente. Quindi non possono essere brevettati» continua Then.
Greenpeace ha sollecitato l’EPO diverse volte per fermare la brevettabilità degli organismi viventi. Ma il presidente dell’EPO Ingo Kober ha ignorato tutti gli appelli e le critiche. «Greenpeace oggi ha chiuso gli uffici dell’EPO perché i leaders politici europei hanno fallito nell’attribuirgli le responsabilità giuridiche del suo operato. La Convenzione Europea per il Brevetto (EPC, Art. 53a) vieta la concessione di brevetti su invenzioni che vanno contro la pubblica moralita e l’ordine pubblico. La concessione di brevetti sulla manipolazione di linee germinali di esseri umani e l’uso di embrioni umani a fini commerciali sono vietati dalla Convenzione Europea sulla Brevettabilità degli organismi viventi» ha concluso Then.


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