SATIRA E
COSTUME
Ndo sta via dei Cocomeri?
di FRANCESCO BARBONE
È questa (più o meno
) la domanda che mi aspetto mi venga
rivolta dallautomobilista che rallenta affiancandomisi, mentre passeggio per le
strade del più alto dei Castelli Romani. Peggio per me che mi ostino in questa attività
deambulatoria, illudendomi che sia possibile rilassarsi e ossigenarsi, passeggiando nel
verde di un paese che punta sul turismo: so proprio un Cajano! Faccio invece parte
di una sparuta specie in via di estinzione, rigorosamente NON protetta e vittima
predestinata di automobilisti e motociclisti pazzi, di cani randagi, nonché di cani da
guardia ai quali i padroni aprono premurosamente i cancelli delle ville onde mandarli in
mezzo alla strada per il bisognino. E peggio per chi non va in macchina!
Al pedone, poi, tocca inesorabilmente la mansione dì stradario. Per assolvere a questo
compito, nel più alto dei Castelli, occorrerebbe una laurea in scienze naturali e una
specializzazione in toponomastica.
Toponomastica! Da piccolo credevo che fosse una festa per lonomastico del topo
e immaginavo che un biglietto di invito a tale trattenimento fosse il desiderio proibito
di ogni gatto! La toponomastica è misteriosa: a Roma qualunque pellegrino avrebbe il
diritto di trovare Piazza Cavour in fondo a Via Cavour
E chi conosce un po di
storia, passeggiando per i Prati di Castello si chiede che ci azzeccano Crescenzio e Cola
di Rienzo con gli illustri Romani titolari delle vie ortogonali, nati 1.500 anni prima e
praticanti tuttaltra professione (Orazio, Boezio e compagni).
E vengo al dunque. Nel vastissimo verde territorio del mio paese dadozione le vie si
chiamano per lo più con nomi di fiori, frutti ed erbe. Ma, in omaggio alla misteriosa
toponomastica, può accadere che via della Fava si trovi a venti chilometri da via del
Pisello e via dei Salici vicino a via dei Cedri. E per me passeggiante: Ciak! Si rigira
sempre la stessa scena. Esterno giorno: auto che rallenta, navigatore che si sporge: «Ndo
sta via dei Cocomeri? (ovvero via delle Thuje, ovvero via dei Ciclamini, ovvero via delle
Margherite?)». Io comunico la mia ignoranza; la delusione (con un pizzico di schifo) si
dipinge sul volto del navigatore; lauto riparte con un gioioso sbuffo di diesel
rigorosamente NON revisionato. E così la mia passeggiata continua in simbiosi con
lautomobilista ignoto. Suoi Cocomeri, mia ignoranza, sua delusione, suo sbuffo
diesel. Suoi Cocomeri, mia ignoranza, sua delusione, suo sbuffo diesel. AMEN!
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