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anno IX n. 1
gennaio 2000

indice di gennaio

 DALLA REGIONE

Governo del territorio
La Legge Urbanistica del Lazio e il Piano Territoriale Paesistico Regionale
di ARMANDO

Il 12 novembre 1999, su proposta dell’assessore all’Urbanistica della Regione Lazio Salvatore Buonadonna, è stata approvata la Legge Urbanistica del Lazio che emana le nuove norme per il governo del territorio regionale.
Il 21 gennaio 2000, presso il Centro Congressi Conte di Cavour, si è tenuto un convegno-dibattito,Scorcio di un ponte a Blera organizzato dall’Anci del Lazio, dove gli amministratori dei comuni hanno discusso insieme agli amministratori regionali e provinciali su questi nuovi strumenti per la pianificazione territoriale e dove Buonadonna ha dichiarato: «Si tratta di un atto storico per il Lazio, che non ha mai avuto un’organica legge urbanistica. Questo atteso provvedimento, grazie alla semplificazione degli iter procedurali e all’eliminazione dei possibili arbitrii nella definizione delle scelte di piano e nell’approvazione regionale, avrà l’immediato risultato di rendere più responsabili in materia urbanistica i Comuni, le Province e la stessa Regione».
Procede intanto a ritmo serrato il lavoro del gruppo di progettazione regionale incaricato dall’assessorato all’Urbanistica di redigere il Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr), strumento di pianificazione in grado di individuare tutte le aree del Lazio sottoposte a vincolo, di classificare con precisione e certificare i vincoli stessi e di individuare le modalità di tutela delle diverse zone.
Il primo piano paesistico regionale del Lazio sarà adottato dalla giunta regionale entro giugno quindi, entro 7 mesi dalla sua pubblicazione, i comuni, le associazioni e i singoli cittadini potranno presentare le proprie osservazioni che, una volta controdedotte, saranno portate al voto del Consiglio regionale.
«Con l’approvazione del Piano paesistico regionale definiamo finalmente una materia estremamente complessa e controversa, sulla quale le precedenti amministrazioni hanno preferito non intervenire, lasciando il territorio all’arbitrio delle scelte non pianificate. La formulazione del piano si sta svolgendo in collaborazione non solo con il ministero dei Beni Culturali, le Sovrintendenze e la Terza Università, ma anche con la partecipazione attiva degli enti locali, in una visione di piena sussidiarietà. Le amministrazioni comunali e provinciali sono oggi protagoniste della propria pianificazione. Come anche prevede la nuova legge urbanistica del Lazio, nei processi di pianificazione gli enti minori oggi sono “in conformità” rispetto alle previsioni dettate a livello regionale, senza più dovere attendere approvazioni  a posteriori.»
Queste le principali novità tecniche del nuovo strumento urbanistico, illustrate dall’architetto Daniele Iacovone:
– Passaggio dalla scala 1:25.000 (pari a 45 fogli cartografici Igm) alla scala 1:10.000 (pari a 537 fogli o sezioni). Nella descrizione delle aree e dei relativi vincoli si avrà dunque un dettaglio molto maggiore e ulteriori precisazioni e prescrizioni.
– Unificazione dei criteri dei redazione del piano, superamento delle incoerenze degli attuali 24 Ptp vigenti, di cui 7 ricadenti nel Comune di Roma. Omogeneità delle norme e dei riferimenti cartografici.
– Trasferimento delle informazioni anche su supporto informatico. Un unico cd-rom conterrà la cartografia e il relativo database contenente la descrizione del vincolo, la normativa di riferimento, la superficie, l’ufficio amministrativo che ha inserito il vincolo e altre informazioni.
Il Piano territoriale paesistico regionale sarà inoltre inserito in Internet, nel sito dell’assessorato:
http://www.sirio.regione.lazio.it/urbanistica.


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