ENERGIA PER TUTTI
Breve storia dell'energia
Una facile esposizione per capire tutto sull'energia
Proseguiamo con la presentazione di una serie di
articoli divulgativi relativi al tema «energia».
Questa volta cercheremo di esporre una sorta di evoluzione storica dellenergia.
La prima forma di energia, il fuoco, è stata scoperta dalluomo circa 300.000 anni
fa. Da questa prima scoperta, attraverso varie tappe, si è arrivati allenergia
nucleare. E il cammino continua ancora
La scienza che studia le nostre remote origini si chiama
paleoantropologia. È una scienza in continua
evoluzione, nella quale nuove scoperte spesso ribaltano completamente ipotesi che
sembravano certissime. Inoltre, non esiste ancora uniformità di pensiero tra gli
scienziati che studiano questa materia, per cui quella che viene riferita qui di seguito
è soltanto una delle tante ipotesi.
La comparsa delluomo sulla Terra si fa risalire a circa 5 milioni di anni fa. Non
era certo luomo che conosciamo oggi, ma una specie di incrocio tra una scimmia e un
uomo, che però cominciava a differenziarsi dalla scimmia. È stato chiamato
Australopiteco, e si è estinto «appena» un milione di anni fa.
Il primo uomo con caratteristiche simili a quelle attuali fu lhomo abilis, (uomo
abile). Risale a circa 2 milioni di anni fa, ed è chiamato con questo nome per la sua
abilità nel fabbricare utensili. Dopo di lui, compare lhomo erectus, (uomo eretto);
compare un milione e mezzo di anni fa, ma sopravvive come tipo fino a trecentomila anni
fa. Infine, abbiamo lhomo sapiens, luomo attuale; dapprima, quello di
Neanderthal, vissuto tra i 130.000 e i 35.000 anni fa; e in seguito, lhomo sapiens
sapiens, comparso circa 100.000 anni fa, e tuttora vivente. La prima fonte di energia,
secondo gli scienziati, è dovuta allhomo erectus, e quindi è stata scoperta oltre
trecentomila anni fa. Secondo altri, la scoperta sarebbe più recente, e risalirebbe a
circa 70.000 anni. Ma, ai fini di quello che stiamo trattando, la cosa non riveste molta
importanza. È invece importante sapere che per alcuni milioni di anni luomo, ovvero
i suoi antenati, non usava alcuna forma di energia se non quella delle proprie braccia, o
di ciò che allora ne esercitava le funzioni. Possiamo immaginare, con qualche volo di
fantasia, che, in questo lunghissimo cammino, cominciato 5 milioni di anni fa, siano
esisititi alcuni esseri eccezionali che, con il loro spirito di iniziativa, hanno dato
spinte decisive alla storia dellumanità. Forse, uno di costoro ha scoperto la
primissima fonte di energia e ha cominciato a comprendere a cosa poteva servire e come
poteva essere utilizzata e migliorata. Possiamo suddividere la storia dellenergia in
sette grandi tappe, e per scandire i tempi di questo lunghissimo cammino partiamo da un
milione e mezzo di anni fa. Per un periodo di ben un milione e duecentomila anni,
lhomo erectus ha vissuto a livello animale o poco più, senza costruirsi ripari o
vestiti e dipendendo dagli animali stessi per tutto quello che gli occorreva. Finché, un
giorno
1a tappa Luomo scopre il fuoco. Doveva certamente già conoscerlo,
perché anche allora esistevano i fulmini, i vulcani e le autocombustioni, anche se non
esistevano gitanti che fumavano nei boschi. Ma, in quel giorno di incerta collocazione nel
tempo, luomo per la prima volta impara a innescarlo da solo, battendo una selce
contro un minerale di ferro. Devessere stata unimmensa emozione per lui vedere
scaturire, per la prima volta, una scintilla provocata da lui stesso, forse scoperta per
puro caso. Quel fuoco non è soltanto la prima forma di energia sotto forma di energia
termica, ma è anche la prima barriera artificiale contro le fiere. Al primo uomo che è
riuscito ad accendere il fuoco se ne affianca un altro, che vuole proteggersi dai pericoli
della natura come il freddo e le belve, poi un altro e un altro ancora: comincia un primo
embrione di società organizzata, ma ancora nomade, perché non cè ancora alcun
motivo di rimanere fissi nello stesso luogo. Si va dove conviene andare e ci si ferma dove
si sta meglio, dove è più facile e meno pericoloso cacciare o trovare prodotti della
terra da mangiare; finché
2a tappa Luomo scopre lagricoltura, nel 7.000 a.C. Nella
Bibbia e nei Vangeli i paragoni che si riferiscono allagricoltura sono
numerosissimi. Luomo comincia a rendersi conto che nella natura è presente
unenergia che è in grado di motiplicare i vegetali, che può ricavare tanto
prodotto da un piccolo seme. Molti, a questo punto, cominciano a trovare inutile il
nomadismo, perché possono procurarsi il loro fabbisigno senza necessità di spostarsi
troppo. Inoltre, le coltivazioni possono deteriorarsi o essere devastate dagli animali:
conviene raccoglierle quando sono pronte e conservarle in recipienti di terracotta. Il
lavoro da fare è tantissimo, occorre molta mano dopera: quindi, occorre fare molti
figli, perché sono una ricchezza e danno più di quanto richiedono. Luomo diventa
prolifico, sociale; nascono le prime comunità e le prime rudimentali città. Si comincia
a scoprire che talvolta, unendosi, i pericoli sono fronteggiati più efficacemente. Si
cominciano anche ad apprezzare le cose belle, e comincia a nascere qualche primitiva forma
di arte. Per esempio, si scopre che i vasi di terracotta possono essere decorati
utilizzando dei minerali di rame. E viene fatta unaltra eccezionale scoperta: con il
calore il metallo, che sembra così difficile da lavorare, diventa lavorabilissimo! E
così
3a tappa Nasce la metallurgia, allincirca nel 4.000 a.C. È
un periodo particolare, questo, nel quale cominciano ad essere applicati i primi processi
della metallurgia, perché, almeno per quanto si riferisce alla nostra ricerca nel campo
energetico, è singolarmente più lungo di quelli che lo precedono e lo seguono. Ma è un
periodo della massima importanza, perché è proprio dallinizio di questo periodo,
dalletà del ferro in particolare, successiva alletà del bronzo, che comincia
la storia dellumanità così come noi la conosciamo. Nascono le prime
specializzazioni tecniche, e il maschio comincia a pravalere sulla femmina nella società,
mentre fino a quel momento era stata la femmina a primeggiare per la sua insostituibile
funzione riproduttiva; nascono anche le prime suddivisioni del lavoro e le classi sociali;
nasce la scrittura, con la quale si può cominciare a comunicare a distanza di spazio e di
tempo, e inoltre si può catalogare, ricordare, e anche farsi ricordare dagli altri. È un
periodo denso di avvenimenti, tra cui la nascita della schiavitù e linizio
dellera crsitiana, la scoperta che lenergia fornita da alcuni animali è
superiore a quella umana, linizio delluso dellenergia dellacqua e
del vento per lazionamento dei mulini
4a tappa La testimonianza più antica sullesistenza del mulino ad
acqua è contenuta in un poema di Antipatro di Tessalonica, nel I sec. a.C. La
testimonianza successiva, di Strabone, ci informa sul mulino ad acqua fatto costruire da
Mitridate nel 65 a.C.: il mulino greco, scarsamente efficiente, fu però trasformato dagli
ingegneri romani del I sec. d.C. nel modello «Vitruviano», più complesso
costruttivamente, perché dotato di ingranaggi di trasmissione e riduttori. La potenza
arrivava a 3 cavalli, equivalente a 2,2 kW. Il mulino ad acqua si diffonderà maggiormente
dopo il III sec. d.C. come motore primario. Verso il 370, si parla addirittura della nave
azionata dalla ruota a pale. In questo caso, non è lacqua che fa muovere la ruota,
ma viceversa. Un principio molto simile a quello del mulino ad acqua verrà usato per le
turbine idrauliche.
5a tappa Lapplicazione del vento come energia motrice risale
addirittura alla preistoria, forse a 3.000-4.000 anni a.C., con la scoperta delle vele e
della navigazione a vela. Ma dovranno passare alcune migliaia di anni per scoprire
che il vento è in grado di far girare anche le pale di un mulino. Il merito di aver
introdotto il mulino a vento va agli Arabi, verso il 650 d.C. Sembra peraltro che lo
sfruttamento del vento fosse già di uso corrente nel 400 d.C., limitatamente alla Persia
e allAfghanistan. Linconveniente del vento è comunque quello di essere
presente solo in modo discontinuo e imprevedibile, e luomo continua ad essere ancora
fortemente soggetto alla natura e ai suoi capricci, finché, prima in Cina, poi in
Europa
6a tappa Nasce la povere da sparo, agli inizi dellanno 1.300
d.C. È la prima vera e propria energia di tipo artificiale, creata per sintesi, cioè
mescolando tra loro sostanze naturali. Contrariamente alle altre forme scoperte fino ad
allora, la polvere da sparo non esiste in natura, per cui è più uninvenzione che
una scoperta. Limportanza di questa scoperta risiede nel fatto nuovo che in un
duello ora non vince chi è più forte fisicamente, come è sempre avvenuto, ma chi è
meglio attrezzato o più abile. Con unarma da fuoco in mano, qualunque Davide potrà
sconfiggere il suo Golia. Culturalmente, levento è di grandissima importanza,
perché riabilita i deboli contro larroganza dei forti, e precorre la nuova
organizzazione bellica dei popoli. La polvere da sparo può naturalmente
essere impiegata in altri modi, non solo per uccidere altri uomini: può per esempio
essere utilizzata per far saltare strati di roccia finora inattaccabili, o per rivelare i
misteri del sottosuolo. E ancora, oltre che come esplosivo, può essere usata come
propulsore per i proiettili di cannone. Occorrono quindi cannoni, e la siderurgia trova
ora un altro sbocco inaspettato, il cui principio era già noto da qualche secolo: la
fusione dellacciaio. Ma occorrono enormi quantità di calore, e la legna delle
foreste non ne fornisce a sufficienza. Inoltre, il legno può essere utilizzato per tanti
altri scopi, ed è un vero peccato sciuparlo come combustibile. Così, nellEuropa
settentrionale
7a tappa Nasce, verso il 1.600, lutilizzazione del carbon
fossile. e con il carbon fossile, nasce anche la produzione industriale, cioè una
produzione su scala inaccessibile al singolo individuo. Si scopre lenergia contenuta
nel vapor dacqua, e viene inventata, nel 1.800, la macchina a vapore, ulteriore
affrancamento dal lavoro fisico e dalle forze spontanee della natura. Lenergia
comincia finalmente ad essere incanalata secondo le esigenze del momento. Sembra quasi che
luomo sia arrivato allultima scoperta possibile e che ormai non si possa
andare oltre; invece, agli inizi del ventesimo secolo, ormai ai giorni nostri
8a tappa Nasce lutilizzazione del petrolio. I collegamenti
diventano sempre più veloci, con lautomobile e laereo. La tarversata
dellAtlantico, che richiedeva dieci giorni e più, ormai richiede meno di una
giornata, e questo incentiva sempre più gli scambi commerciali e culturali con popoli
lontani. Ancora una volta, cè chi sostiene che sia stato raggiunto il traguardo
finale: in questo campo, non sono possibili ulteriori progressi. E invece, sia pure in
modo tragico
9a tappa Nel 1945, nasce lenergia nucleare. Dicevamo in modo
tragico, perché purtroppo la prima applicazione di questa energia, come tutti ricordiamo,
è stata per scopi distruttivi, ed è per questo soprattutto che ancor oggi il suo uso per
scopi pacifici risveglia timori comprensibili, anche se spesso del tutto ingiustificati,
perché derivanti da una non completa informazione sulla sua vera natura.
10a tappa La decima tappa non è stata ancora raggiunta. Ma sembra di
poter dire che molto probabilmente sarà lo sfruttamento dellenergia di fusione
nucleare, simile come origine a quella di fissione della 9a tappa, ma basata su un
principio complementare. Gli esperimenti che si stanno facendo dei vari tipi di fusione (a
confinamento magnetico, a confinamento inerziale e la fusione fredda) lasciano ben sperare
per il futuro. Dalla scoperta della generazione di energia nucleare con la fissione sono
passati cinquantanni, cioè quanti ne sono passati tra 8a e 9a tappa, e questo
contraddice il principio della progressiva concentrazione nel tempo delle grandi scoperte.
Attualmente, moltissimi progressi si stanno facendo nei sistemi di trattamento delle
informazioni (comunicazioni, informatica, telematica etc.), mentre ben pochi se ne stanno
facendo nella scoperta di nuovi sistemi per produrre energia.
Questa breve storia è servita a dimostrare come progresso umano e scoperta di nuove fonti
di energia siano andate di pari passo nel corso della storia dellumanità. Con
loccasione, sono state citate anche molte applicazioni, cioè utilizzazioni
dellenergia. Si tratta, naturalmente, di applicazioni elementari: il problema verrà
approfondito quando si parlerà della politica dellenergia.
Giovanni Vitagliano
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