Notizie in Controluce

Per i diritti delle donne
A metà del mese di settembre è stato costituito il nuovo organismo all’interno dell’Onu UN Women, che dovrà promuovere i diritti delle donne. Nata dopo anni di dibattiti allo scopo di riunire i tanti organi che si occupavano delle questioni femminili all’interno dell’Onu, la nuova agenzia dovrà promuovere e monitorare, anche in collaborazione con le agenzie nazionali, che la parità dei diritti sia rispettata e finisca ogni tipo di discriminazione di genere contro le donne.

Alla guida del nuovo organismo è stata nominata Michelle Bachelet, ex-presidente del Cile, pediatra, 58 anni, che durante il regime del generale Augusto Pinochet (1973-1990) fu incarcerata e torturata. La Bachelet ha dichiarato che UN Women sosterrà in modo particolare i paesi poveri e in via di sviluppo che promuovono la parità di genere e lottano contro le discriminazioni. L’ex capo di Stato assumerà il nuovo incarico il 1° luglio 2011 e resterà alla guida dell’organismo Onu, con sede a New York, per due anni. Formeranno la struttura 41 paesi così ripartiti: 10 per l’Africa e per l’Asia, quattro per l’Europa orientale, 6 per l’America Latina e i Caraibi, 5 per l’Europa Occidentale e 6 per i paesi promotori. UN Women è appena nato e già sorgono le prime polemiche: infatti tra i membri che compongono il consiglio direttivo della nuova agenzia c’è l’Arabia Saudita. Come ha dichiarato Hillel Neuer, direttore dell’organizzazione non governativa Un Watch, «è un paradosso avere nel comitato esecutivo di un’agenzia che si propone di eliminare la discriminazione di genere, un paese che impedisce alle donne di viaggiare e guidare l’auto». Le osservazioni di Neuer giungono a poche ore dall’annuncio dei nomi dei 41 paesi che comporranno il consiglio di UN Women. All’approvazione dell’Arabia Saudita, è corrisposta un’esclusione dell’Iran, la cui candidatura aveva provocato aspre polemiche. «Giustificare le motivazioni di questa scelta non è che un esercizio astratto e imbarazzate, poiché tutti sanno che dietro si celano questioni politiche ed economiche che ben poco hanno a che vedere con i diritti umani e femminili» aggiunge Neuer e prosegue «Benché sia necessario tenere vivo il dialogo con i paesi nei quali i diritti delle donne non sono pienamente rispettati, non è mai stato dimostrato che concedergli un seggio in istituzioni di prestigio abbia determinato un cambiamento significativo nelle loro politiche interne». In conclusione, osserva Neuer, «la realpolitik del petrolio non dovrebbe mai giustificare azioni che legittimino la discriminazione femminile a discapito delle future battaglie che le organizzazioni locali avvieranno per migliorare la condizione di vita di quei paesi». Ci piace concludere con una frase del matematico, filosofo, economista e politico francese A. De Condorcet (1743-1794), tratta dal libro La Nottola di Minerva, La filosofia incontra la realtà, ed. ridotta ad uso degli studenti, (a cura di T. Serra e A. Meccariello, Edizioni Nuova Cultura): «Gli uomini non possono essere liberi ed eguali se la metà del genere umano non è liberata dalle sue pastoie secolari».

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2010
La Giornata Mondiale dei Diritti Umani, che si celebra il 10 dicembre, è dedicata quest’anno a tutti coloro che sono impegnati nella difesa dei diritti umani per porre fine alle discriminazioni. In questa giornata si renderà onore a tutti i sostenitori dei diritti umani che lottano contro la discriminazione, esponendo spesso a gravi rischi non soltanto la loro persona, ma anche le loro famiglie. Gli attivisti nel campo dei diritti umani denunciano ogni tipo di abuso e violazione come discriminazioni, situazioni di emarginazione, sopraffazione e violenza. Si impegnano al massimo per promuovere la giustizia e cercano in ogni modo di proteggere le vittime che subiscono gravi violazioni dei diritti umani. Reclamano a gran voce che vengano portati davanti alla giustizia i responsabili di queste violazioni chiedendo più trasparenza nelle azioni dei governi; tutte queste azioni mettono a repentaglio la loro sicurezza e quella delle loro famiglie. Soltanto una piccola parte dei difensori dei diritti umani è nota al grande pubblico; lavorano in ogni parte del mondo, operando da soli e in gruppo, a tutti i livelli: nelle comunità locali, negli ambienti politici nazionali e a livello internazionale. La Giornata Mondiale dei Diritti Umani di quest’anno intende dare luce e sottolineare i risultati raggiunti dai sostenitori dei diritti umani, sottolineando ancora una volta il ruolo fondamentale che i governi devono assumere per rafforzare e proteggere il ruolo di coloro che si spendono per la difesa dei diritti irrinunciabili. Scopo di questa giornata è anche quello di creare una nuova generazione di difensori dei diritti umani, motivandoli a denunciarne le violazioni e ad operare per porre fine alle discriminazioni in tutte le sue forme. Questo cammino non si conclude il 10 dicembre 2010. L’obiettivo sarà puntato sull’attività di chi, in ogni parte del mondo, opera per questo fine.
(dal sito Onu Italia)