Notizie brevi
Giordania – Un canale collegherà il Mar Rosso al Mar Morto:
è il grandioso progetto la cui costruzione è stata approvata dal governo di Amman e che si propone di eliminare la scarsità d’acqua per il reame e il restringimento del “mare chiuso”, senza trovare un accordo con Israele. Lo ha annunciato il primo Ministro Nsour in una conferenza ad Amman spiegando che “dopo anni di studi politici, economici e geologici, il governo giordano ha deciso di approvare il progetto che prevede un collegamento tra il Mar Rosso e il Mar Morto” per la cui realizzazione saranno necessari 980 milioni di dollari. La Giordania è per il 92% desertica e ha una popolazione di quasi 7 milioni di abitanti a cui vanno aggiunti gli attuali 500 mila profughi siriani in fuga dalla guerra. Si preleverà acqua marina, quindi salata, dal golfo di Aqaba, nel Mar Rosso settentrionale, la si fa transitare lungo il confine israeliano fino al Mar Morto, dove verrà installato un impianto di desalinizzazione. “L’acqua desalinizzata sarà reindirizzata nell’area di Aqaba, mentre quella salata sarà impiegata per ingrossare la portata del Mar Morto”, ha spiegato il premier. Ogni anno, a partire dagli anni ’60, il livello del Mar Morto cala di circa un metro cioè da quando Siria, Israele e Giordania deviarono il corso delle acque del fiume Giordano, che alimenta il Mar Morto, per le proprie necessità idriche. Inoltre ci sono numerosi bacini di evaporazione lungo le sue coste che forniscono vari minerali. Gli esperti prevedono che il lago potrebbe seccarsi entro il 2050.
India – Un imam dell’Uttar Pradesh, rispondendo ad alcune domande via internet, ha dichiarato che pubblicare la proprie foto su Facebook o Twitter è contro la shari’a, sopratutto se a farlo sono le donne. Il problema è stato dibattuto anche con altri imam: i social network sono stati definiti “una perdita di tempo” le cui “interazioni sono irreali e potrebbero nel tempo portare a problemi” (e questo, dal mio punto di vista, è verissimo – come sempre tutti gli “strumenti” si devono saper usare). Ma il punto su cui l’imam e i suoi colleghi hanno insistito è che le donne non possono violare la “purdah”, cioè mostrare il volto ad estranei che non siano padri, fratelli o mariti (peccato che la “purdah” venga interpretata come un principio di “totale possesso”, per cui le donne delle famiglie più integraliste o quando fa comodo, diventano oggetti nelle mani dei padri, fratelli, mariti. Basti pensare alle donne “punite” con l’acido o ammazzate perché non ubbidienti o semplicemente sospettate di qualche mancanza).
Uganda – Matibabu, cioè in lingua swahili “centro medico”, è la nuova App per smartphone che diagnostica la malaria. Gli inventori sono quattro paurosi studenti ugandesi che pur di non sottoporsi a prelievi sanguigni hanno ideato questo software di analisi che prevede l’utilizzo di un “matiscopio”, congegno a infrarossi che attraverso la pelle del dito analizza la quantità di globuli rossi presenti nel sangue potendo anche individuare i globuli infetti da malaria. Il tutto potrebbe entrare in commercio entro due anni: Matibabu sarà gratuita, il congegno a infrarossi costerà l’equivalente di 20euro. Potrebbe essere un’ottima soluzione, a basso costo, per i villaggi sparsi nella foresta e per le popolazioni rurali del Nord, perché diagnosticare in tempo la malaria, in Africa, significa salvare vite umane.
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