Notizie in Controluce

L’elenco telefonico degli accolli di Zerocalcare – Ed. Bao Publishing 2015 € 17,00 isbn 9788865435014 disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net

Il genere fumetto raggiunge con questo artista vette di bellezza inusitate di questi tempi. Non inusitate in assoluto, per carità, poiché molti talenti resteranno di nicchia laddove qualche volta è difficile coniugare qualità e popolarità. Pochi generano l’evento (non desiderandolo minimamente) come Michele Rech, nome di battesimo di Zerocalcare, franco-romano de’ Rebibbia. Ragionando fra sé e sé degli scorni della vita moderna, da trentenne, ma è a vent’anni che esordisce, o con l’inseparabile alter ego armadillo (avrà amato Calvin & Hobbes anche lui come noialtri?) racconta quanto la tecnologia, lo stare sempre connessi possa rovinare l’esistenza anche di chi ci è praticamente nato in mezzo. Il se stesso che disegna porta fardelli impensati su per una vetta il cui cammino è lastricato di uova, e con lo stesso afflato affronta gli spinosi argomenti: perché è vero che si può non sopportare più di essere connessi, il dover consegnare il lavoro, che prima era un piacere ma è diventato un ‘accollo’ (per i neofiti di gerghi giovanili, l’accollo è qualcuno/qualcosa che s’appiccica come la colla e non lo stacchi, è gravoso); ma bisogna pur fare i conti, in primis, con chi ci vuole bene (la mamma ha sempre le fattezze d’una simil disneyana Lady Cocca), con gli amici quelli veri (e conoscenti) che potrebbero pensare che te la stai tirando e basta o con i mali di stagione come l’influenza. Zerocalcare è stato uno scolaro come tanti che spesso ha desiderato di prendere una febbre da cavallo pur di evitare la scuola. Lui stesso ha inviato le suppliche a un ‘dio della febbre’ a cui sono arrivate sotto forma di e-mail, ma bloccate da un server stracarico. Dio impossibilitato a leggerle e Zerocalcare studente sempre in perfetta salute. Un giorno il server riparte e le richieste scaricate tutte assieme, da ‘dio della febbre’ e assistenti, ed esaudite, svuotano sulla testa del malcapitato richiedente tutte le influenze mai esaudite per anni…in un solo inverno, da adulto, ormai pieno di cose da fare e responsabilità. Le trovate di queste tavole sono infinite, con la partecipazione di filosofi, scrittori, icone della scienza e della letteratura utilizzate per mettere ‘in chiaro’ un pensiero che altrimenti resterebbe nella caverna platonica delle idee. Ad ogni riga si legge, s’impara anche più di qualcosa e nella riga dopo il fumettista si schernisce della serie ‘che cosa può saperne lui da trentenne da poco smammato dell’esistenza tutta e d’un cosmo tanto più grande di noi; dispensatore di disgrazie dove s’attendevano felicità, o il contrario, perciò con la serendipità sempre acquattata dietro l’angolo, (ma subito davanti alla sfiga)?’.Questo uno fra i tanti piani di lettura possibili delle sue storie oltre il divertimento puro che elargiscono. Zerocalcare Finora è stato capace di portare le domande, i dubbi, le debolezze, l’umanità, l’attenzione possibile d’una generazione, in raccolte memorabili tra cui si segnala Kobane calling, reportage grafico sull’assedio di Kobane da parte delle forze dello Stato Islamico. Se pensate che faccia punti (chi scrive lo pensa) pare sia stimatissimo anche da Makkox (Marco Dambrosio) tra i protagonisti, con le sue bellissime tavole, della striscia TV Gazebo social nius con Diego Bianchi (Zoro) e Andrea Salerno. Buona lettura e…pace interiore! (Serena Grizi)