#Nonleggeteilibri – La rete di protezione, ‘cold case’ per Montalbano
La rete di protezione di Andrea Camilleri, Sellerio 2017 € 14,00 isbn 9788838936555 e-book € 9,99 – disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net
Nel suo ultimo libro, uscita strategica estiva, protagonista Salvo Montalbano, Andrea Camilleri ci racconta alcune stanchezze esistenziali del commissario e anche di Livia. Dimentica cose, regala rose ad una Livia esageratamente commossa, crede d’aver colpito in malo modo con una pietruzza il suo granchio confidente, ama sempre meno le novità….Forse perché è nei casi freddi che le suggestioni camilleriane riescono meglio, ovvero, in tutto quello che c’è di umano e inenarrabile nell’umano, ma poi narrabilissimo e godibile come la capacità di inventare una storia dalla visione d’un muro bianco (lo immaginiamo abbacinante nella semplicità del bianco e nero, colpito da un solleone simile a quello di questi giorni). La realtà poi richiama all’ordine: nella scuola frequentata da Salvuzzo, figlio di Augello, ragazzini praticano bullismo, qualcuno li sovrasta praticando violenze di cui s’immagina poco il mandante. Catarella fa sempre la sua figura generoso com’è di strafalcioni e circonlocuzioni complicate, e conoscenza del computero. A Salvo senior gli hanno stracangiato i connotati di Vigata perché una produzione svedese sta girando una ficzion e lui proprio non ci si ritrova. Intanto a scuola, un commando di uomini con la maschera degli attivisti di Anonymous inscena una mattinata di terrore, invadendo un’aula in particolare e sparando colpi d’arma intimidatori. Montalbano, indagando sui fatti, s’accorge di non sapere più cos’è l’adolescenza e per parlare coi ragazzi deve farsi in fretta una cultura social che non possiede. In questo gli dà una mano Salvo junior, figlio di Mimì, adolescente chiuso a riccio e comunicante solo coi suoi coevi, ma alla fine simpatico e collaborativo e col sogno, forse, di diventare commissario anche lui. In tutte e due le storie, in modi completamente diversi, si è messa in moto una ‘rete di protezione’: l’una di dubbia onestà ed efficacia, nata da un appello social che si credeva caduto nel nulla, l’altra stretta per solidarietà nei confronti d’un dramma lontano e dimenticato e che torna a far riflettere Montalbano sul concetto di verità. Qui di verità su ogni fatto ne esistono tante: sui tradimenti coniugali di Augello, sull’animo d’un ragazzino solo che aspetta suo padre, persino sul paesaggio quotidiano che facilmente può cambiare sotto i nostri occhi, per non parlare di quelle contrabbandate da ognuno per tali sui nuovi mezzi di comunicazione. «No, no, era da tempo che sapiva che la virità, certe vote, è meglio tinirla allo scuro, allo scuro cchiù fitto, senza manco la luci di un fiammifiro». (Serena Grizi)
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