#Nonleggeteilibri – “Elogio dell’aberrazione”, gocce di eternità per i viventi…
«Non leggete i libri fateveli raccontare» (Luciano Bianciardi)
(Serena Grizi) Elogio dell’aberrazione e altre piccole infamie: novella fabula milesia con due ritratti di Pier Paolo Pasolini eseguiti dal pittore Luca Del Baldo di Francesco Permunian, Ponte alle Grazie ed. 2022 – € 16,80 isbn 9788868338749, e-book 10,99. Disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR https://sbcr.comperio.it/
Ad ogni lettore, oggi, sembrerà d’incontrare un Francesco Permunian più nero di qualche anno fa in quanto a visione d’insieme delle cose, o magari, invece, anche più giocoso. Oppure accade soltanto che, trascorrendo il tempo, se ne interpreti ‘finalmente’ la reale vena scura, e oscura, in bilico tra erudizione, letteratura dell’impossibile e una visione precaria e sconvolta dell’esistenza, osservata da occhio spietato, con annessa galleria fantasma-gorica di…’morti viventi’. Rispetto al precariato esistenziale, crediamo però, che l’erudizione immessa in sottili rivoli per tutto l’ultimo scritto, ma anche nei precedenti, contribuisca a mitigarlo, donando al genere umano una ‘giusta dose’ di eternità (il lavoro di cesello è stato ben descritto dalle molte recensioni colte su Elogio dell’aberrazione che hanno scovato e calzato agli scritti di Permunian i modelli letterari di riferimento). Figure ilari o nefaste sopravvivono nero su bianco alla scura cortina della damnatio ed è certo che di alcune di queste, anche solo per il disgusto, se ne ricorderanno molti lettori. Padri e madri della chiesa, hanno varcato i secoli per ‘imprese’ che oggi, sottratte ad una lettura penitenziale, sembrano ottimo materiale da film horror, scomparso il substrato culturale, ‘il mondo’, che le rendeva accettabili perché avvenute in vite destinate a Dio. I viventi di questo indecifrabile presente, non vi aiuterà leggere questo autore per illuminarvi, come forse non aiuterebbero altri autori, hanno una concezione del peccato quasi esclusivamente come trasgressione carnale e pazienza che poi abbiano degli ego smisurati (vena più viziosa di quella carnale che oggi va richiamando molto anche il Papa presso i ministri della Chiesa). Atteso in uscita a marzo Stradario sentimentale del lago di Garda e del monte Baldo con le fotografie di Pino Mongiello per i tipi Oligo (alla peregrinazione ambientale-antropologica, con corredo di fotografie, ci ha già abituati il nostro): qui conosciamo i percorsi dell’affetto e dell’abitudine amati dall’autore, le ombre sono finalmente ‘care ombre’. Ne scriveremo.
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