#Nonleggeteilibri – E’ solo l’inizio, commissario Soneri
È solo l’inizio, commissario Soneri di Valerio Varesi, Biblioteca di Repubblica/L’Espresso 2016 – € 7,90 isbn 9771128609321 e-book Sperling & Kupfer € 6,99 – disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net
L’efferato omicidio di Elmo Boselli ex leader del Sessantotto parmigiano, uomo noto e amante della vita e delle donne, e lo strano suicidio d’un povero ragazzo abbandonato da ogni fortuna nella sua breve esistenza, sono le corde sulle quali Valerio Varesi costruisce un intreccio valido e corale; particolare com’è, perché giocato fra le nebbie della Bassa e la fredda ma soleggiata costa nella Liguria delle Cinque Terre che il commissario raggiunge per seguire il filo delle proprie indagini. L’ex leader politico è stato ucciso con decine di coltellate proprio sotto casa, convocato direttamente dal suo assassino in un pomeriggio piovoso: nessuno ha visto niente, neppure la sua compagna che a quell’ora prendeva un bagno. Il ragazzo trovato impiccato, invece, morto nello stesso giorno, indossa vestiti troppo costosi per le sue tasche prelevati da una bella valigia rinvenuta sul posto, e gli abiti risultano essere almeno d’un taglia più grandi. Il giallo si colora, in molte pagine, nel soliloquio ‘istruttorio’ di Soneri, personaggio fortemente provato dalla vita, di osservazioni sociali, ricostruzioni politiche su un’epoca di grandi passioni, del sano rimpianto per la stagione dei dibattiti, dei figli dei fiori e della ricerca di se stessi, magari in India. Il pensoso commissario si chiede quanti e quali sbagli furono commessi allora e com’era ora la vita dell’ex leader sessantottino, che aveva sposato una ereditiera molto più giovane di lui, un seduttore lo era sempre stato, ed era andato a ricercare un secondo figlio il cui ricordo lo tormentava; e dei giovani, infatti, voleva sempre parlare con una suora, recente amicizia dell’età della ragione. Soneri si domanda quanto gli errori dei padri ricadano sui figli e quant’è giusta la ribellione dei figli nati da genitori sessantottini: quelli che per ripicca sono divenuti, a loro volta, perditempo rabbiosi o esponenti di estrema destra o pedine di quel sistema che i genitori avrebbero voluto evitargli. Più di qualche volta, sapendo che lei ama il mare, chiede all’amata Angela di accompagnarlo nel suo girovagare tra Emilia e Liguria, domandandole evidentemente anche vicinanza e conforto in una indagine scura e difficile, coinvolgente per i cambiamenti epocali avvenuti e per l’evidenza del trascorrere del tempo che pone davanti agli occhi. Ragionando, fumando un po’ del suo sigaro, fedele agli anolini e ai buoni vini, Soneri troverà il bandolo dell’intricata matassa, anche facendo tappa in uno strano salotto, mondo di mezzo tra la società alto e medio borghese e ciò che non potrà mai raccontare di se stessa, complice un oste, un camino, le bevute e la neve fuori, fra pagine davvero suggestive da leggere, come nella migliore tradizione noir che si rispetti. (Serena Grizi)
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