#Nonleggeteilibri – “Bad chili”, storie per palati forti!
(Serena Grizi) Bad Chili di Joe R. Lansdale, Einaudi 2003 € 11,50 isbn 9788806180355 e-book NO – Disponibile al prestito inter bibliotecario SBCR www.consorziosbcr.net
Nei lavori di Joe R. Lansdale, intercettato per la prima volta con L’anno dell’uragano, ed eravamo vicini all’uragano Katrina (2005) per cui l’impressione scaturita da quella lettura fu fortissima, titolo che per altro non è parte, come questo, del ciclo dei detectives Hap & Leonard, bisogna superare il pugno allo stomaco del linguaggio, dei particolari rivoltanti o macabri e dei dialoghi forti come il chili, piatto texano per eccellenza (Lansdale ripeterà con Steinbeck che «il Texas è uno stato mentale»). Perché imporsi di ‘superare’ si fa per dire, tanto linguaggio: intanto perché condito di una ironia senza eguali, le situazioni sono divertenti e la scrittura scorre in maniera mirabile, e poi perché crea terreno per il contrasto forte con la bella umanità dei nostri detectives, comprensivi con tutte le miserie della provincia americana, che scrutano con sguardo vivo e intelligente, ma non con il crimine e la reiterazione dello stesso, soprattutto con le ‘scusanti’ del contesto e del ‘non si poteva fare diversamente’. L’America di Lansdale, scrittore e sceneggiatore, è più vicina a quella che potrebbe spiegare i delitti efferati dei cecchini, le stragi periodiche nelle scuole, che non tutte le città sono New York e i gay bianchi o neri, fanno violenza ad altri gay, tanto per ribadire che nell’odio i gusti sessuali contano poco. In Bad chili, Raoul, di cui Leonard Pine era innamoratissimo, viene trovato morto, almeno all’apparenza a causa d’un brutto incidente, mentre arrivano con una spedizione postale le tracce di probabili furti di grasso animale e video di pestaggi a danni di gay, video che dovrebbero essere di finzione ma che sembrano davvero troppo realistici. Seppure presi dalle loro vite, Leonard addolorato per la perdita, Hap Collins felice per l’incontro casuale con una bella infermiera mentre si trovava in ospedale per i morsi rabbiosi d’uno scoiattolo, cominciano ad indagare da par loro sempre in contatto con l’amico poliziotto Charlie…L’indagine conduce il lettore in luoghi paludosi, remote baracche, lustri uffici di potenti capitani d’azienda e scene cariche di tensione che sono la specialità di questo scrittore che spazia tra noir e pulp. Una catastrofe naturale non può mancare, oltre ‘l’uragano’ di rabbia Big Man, tanto per gettare grani di poesia su un finale che appare apocalittico e dal quale i nostri dovranno quasi ricominciare da capo…come sempre. Divertimento assicurato e una riflessione mai banale sull’America di oggi, sui rapporti umani, sull’amicizia vera, nell’attesa d’altre avventure.
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