#Nonleggeteilibri – Accelerazione e alienazione
Accelerazione e alienazione – Per una teoria critica del tempo nella tarda modernità (titolo originale Alienation and Acceleration) di Hartmut Rosa, Traduttrice: Elisa Leonzio – Einaudi 2015 € 18,00 e-book disponibile € 9,99 isbn 9788806226626
“Non leggete i libri
fateveli raccontare” (Luciano Bianciardi)
Nel breve e intenso saggio di H. Rosa, se non si troverà una risposta alla domanda intrinseca al titolo (l’accelerazione della nostra società comporta alienazione, e a che livelli?) se ne troveranno molte altre, assieme ad altre domande, come si conviene ad un buon lavoro. Rosa scrive per un pubblico interessato ai dilemmi della sociologia e a quello sguardo ‘tecnico’ che studia, per l’appunto, i modelli sociali e loro implicazioni, ma si rivolge anche ai suoi colleghi con diversi rimandi a proprie pubblicazioni e ad altri lavori, eppure in maniera piuttosto lineare. Troveremo il rapporto fra Internet, strumento tecnologico contemporaneo per eccellenza e l’accelerazione con relativi mutamenti e nuova forme di identità sociale; diverse considerazioni interessanti sull’assunto: «in una società competitiva con ritmi accelerati di mutamento sociale in tutte le sfere della vita, gli individui hanno sempre la sensazione di trovarsi su una ’china scivolosa’: fare una lunga pausa significa diventare fuori moda, antiquati, anacronistici nell’esperienza e nella conoscenza, negli accessori e nell’abbigliamento, negli orientamenti e persino nella lingua.». Nel capitolo L’altra faccia dell’accelerazione sociale: l’inerzia culturale e strutturale, lo studioso mostra come, pur coinvolti all’apparenza in una corsa senza sosta: «non sia di fatto più possibile alcun cambiamento ‘reale’, come il sistema della società moderna si stia chiudendo e la storia stia arrivando alla sua fine» sulla scorta di esimi teorizzatori di questa ‘diagnosi’ come Virilio, Baudrillard, Jameson, Fukuyama. La decelerazione culturale sembra essere l’unica categoria di decelerazione non derivata dalla accelerazione: «È l’altra faccia della medaglia, che caratterizza paradossalmente tutte le forze tipiche della modernità. Così l’individualizzazione ha prodotto la paura della cultura e della società di massa sradicando forme di individualismo ‘vero’, l’addomesticamento della natura ha prodotto la paura della distruzione della natura…». Infine una riflessione sul termine di Taylor ‘risonanza’ (fra i teorici del comunitarismo contemporaneo), da cui una vita ricca di esperienze multidimensionali di ‘risonanza’, quell’esperienza che può venirci dall’essere (già) nel mondo precognitivo: «Se credete nelle teorie della scelta razionale, le quali sostengono che l’unico obiettivo degli esseri umani sia soddisfare (in maniera strumentale) le proprie preferenze e funzioni-utilità, non dovreste sorprendervi di trovare il mondo estremamente ‘silenzioso’». Il saggio moltiplica le curiosità sul tempo e sulle nostre relazioni con esso. (Serena Grizi)
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