Non vediamo sempre nero
Non tutto va male o malissimo in Italia in questo momento; sicuramente abbiamo vissuto periodi migliori, tutti. Proprio questo, però, dovrebbe darci la scossa, la situazione che fa scattare la molla, per ‘darsi una mossa’ e non continuare a pensare sempre e solo in negativo. Esempi ce ne sono diversi: basta pensare a tutti quei giovani che, magari unendo le proprie forze, competenze e creatività, si inventano nuovi lavori e nuove professioni, in crowdfunding (finanziamento collettivo), attraverso il web e così via.
Il fenomeno non è molto pubblicizzato, perché i nostri media sono ancorati a concetti un po’ antiquati di ‘comunicazione’ e poi, per usare una bellissima espressione del sud, ‘il lagno rende‘, cioè la lamentela, piangere, rende.
C’è disoccupazione, ma le cosiddette ‘professioni verdi’ nel 2014 hanno registrato 3 milioni di nuovi occupati, più del 13% delle assunzioni totali. Professionisti e green jobs (lavori verdi), energy manager, biologo ambientale, certificatore e consulente energetico, progettista ambientale… Studi accademici specialistici, ma non sempre. Fondamentale è la formazione continua, fornita da enti specifici, università, scuole di formazione. Corsi di aggiornamento in genere di breve durata, finalizzati a rispondere ai bisogni emergenti del mercato del lavoro e a fornire una riqualificazione delle competenze dei professionisti. E le retribuzioni sono di tutto rispetto.
Altra iniziativa è quella del mini-jobs, ovvero lavoro a chiamata, e secondo la Cgia di Mestre il 2014 ha prodotto una vendita di oltre 71mila ore di lavoro, che hanno interessato un milione di persone nei settori del commercio, ristorazione, turismo e servizi.
Destinatari dell’offerta occupazionale sono stati casalinghe, pensionati, studenti, disoccupati e ‘dopolavorisiti’, tutte persone che usufruiscono dei voucher. Si può essere assunti per qualche ora da un committente con una retribuzione netta di 7,5 euro/ora, con copertura previdenziale presso l’Inps e quota assicurativa con l’Inail. Grazie all’introduzione di questa formula è stato possibile far emergere una quota di lavoro sommerso e anche i piccoli lavori saltuari sono tutelati. Chi viene assunto per poche ore con questi buoni (con ora, data e numerati progressivamente) può menzionare l’esperienza nel suo curriculum.
Non abbiamo sicuramente risolto il problema del lavoro in Italia, che richiede scelte coraggiose e talvolta scomode. Ma sono pur sempre iniziative positive…
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